UNA DONNA CON PALLE E PALLOTTOLE – LA STORIA DI DANTE "TEX" GILL, IL GANGSTER TRANS CHE TENNE IN MANO I BORDELLI DI PITTSBURGH NEGLI ANNI ’70, RIVIVE NEL FILM “RUB AND TUG” – DIVENTATA UOMO, DECISE DI SFIDARE LA MAFIA CHE VOLEVA SOTTRARGLI LE ATTIVITÀ CHE GLI FRUTTAVANO MILIONI DI DOLLARI – COME AL CAPONE, ALLA FINE VENNE INCASTRATO DAL FISCO – LA SUA VITA VERRÀ INTERPRETATA DA SCARLETT JOHANSSON, MA SCOPPIANO LE POLEMICHE PER…
DAGONEWS
A Pittsburgh è ormai entrata nella leggenda la storia di Dante "Tex" Gill, gangster degli anni ’70: nata donna, una volta diventata uomo si trasformò in un temibile boss del crimine che arrivò a sfidare la mafia, intenzionata a sottrargli il suo “impero”.
Adesso la sua vita torna agli onori delle cronache con il film "Rub and Tug", progetto già accompagnato dalle polemiche dopo l'annuncio che sarà Scarlett Johansson a interpretare il ruolo di Mr. Gill: molti critici avrebbero preferito che il ruolo fosse affidato a un transgender.
Polemiche a parte, comunque, fuori dagli States non sono in molti a conoscere la storia del trans che cambiò le regole della criminalità di Pittsburgh negli anni ’70.
Mr. Gill nacque come Lois Jean Gill nel 1931. Per anni lavorò prima come fabbro e poi come commerciante in un negozio di mobili per bambini, prima di intraprendere la carriera criminale.
Nata donna, negli anni capì che la sua strada era un’altra e negli anni ’60, con una cerimonia nuziale alle Hawaii, sposò Cynthia Bruno. Il matrimonio non durò molto e pochi anni dopo Mr. Gill aveva iniziato a dilettarsi con la gestione di alcune prostitute.
Ma fu quando sua madre si ammalò di cancro, nel 1973, che si dedicò al crimine a tempo pieno. Quando nel 1977 il vice governatore George Lee fu ucciso mentre usciva dal suo ristorante italiano preferito, Gill vide la sua occasione di svolta e rilevò una serie di “centri massaggi” di Pittsburgh, bordelli dai nomi improbabili come Maya, Gemini e Spartacus.
Da quel momento iniziò anche la sua guerra con la mafia che non accettava la presenza di Gill sullo stesso mercato: ma né gli omicidi di alcuni dipendenti, né un pacco bomba nel Natale del 1977 riuscirono a fermarlo.
Il suo impero continuò a crescere e per molti anni gli affari andarono bene: Gill guadagnava milioni di dollari, viaggiava per il mondo indossando abiti su misura, collezionando animali esotici e cenando nei migliori ristoranti.
Era famoso per la sua generosità con le sue prostitute preferite: regalava loro stole di visone e anelli di diamanti, anche se poteva essere spietato quando sentiva vacillare la loro fedeltà, al punto da costringerle a sottoporsi al test della macchina della verità.
Come Al Capone prima di lui, Mr. Gill venne incastrato dall’IRS, l’Internal Revenue Service, che trovò delle discrepanze tra i 60mila dollari che dichiarava di possedere e la vita di lusso che si concedeva: dalle indagini emerse che ciascuno dei suoi “salotti” poteva fruttare oltre mezzo milione di dollari ogni anno.
Nel 1984 Gill fu arrestato e incarcerato per 13 anni per evasione fiscale. Morì a 72 anni, solo sette anni dopo la sua condanna. Adesso la sua storia verrà portata sul grande schermo nel film “Rub & Tug”.
Alessandra Baldini per "Ansa"
Bufera su Scarlett Johansson per il suo nuovo ruolo nel film Rub and Tugbasato sulla vera storia di un gangster trans. Dante Tex Gill, donna alla nascita, era un boss del crimine degli anni Sessanta a Pittsburgh che ha vissuto l'ultima parte della sua vita come un uomo.
Diretto da Rupert Sanders di Ghost in the Shell, il film ha suscitato polemiche nella comunità trans che si è chiesta come mai uno di loro non sia stato preso in considerazione per il ruolo.
Alla richiesta di un commento, un portavoce della diva ha peggiorato le cose: "Ditegli che possono parlare con Jeffrey Tambor, Jared Leto e Felicity Huffman", e' stato il messaggio che elencava altre star di Hollywood "cisgender" (che si identificano nel genere in cui sono nate) a cui sono state affidate parti di trans.
Nota per il suo lavoro nella serie "Transparent", Trace Lysett ha usato twitter per sfogare la sua rabbia: "Non sarei cosi' adirata se mi fossi mai trovata in competizione con Jennifer Lawrence o Scarlett Johansson per un ruolo 'cis'.
Sappiamo che non e' successo. Voi potete continuare a interpretare noi ma noi non voi?". E sempre Trace ha accusato il sistema del cinema: "Non solo ci rubate la nostra storia, ma vi date pacche sulle spalle e vincete trofei scimmiottando quello che abbiamo vissuto".
Anche Jamie Clayton di "Sense8" e "Neon Demon" ha protestato sulla stessa linea: "Gli attori trans non hanno provini se non per ruoli di personaggi trans". Non ha aiutato l'iniziale descrizione del personaggio interpretato dalla Johansson come una "donna che voleva essere conosciuta come uomo".
Mr. Gill, che gestiva una rete di locali per massaggi collegati alla prostituzione, "aveva avviato il processo per il cambio di sesso", si legge nel necrologio pubblicato alla morte del gangster nel 2003.
Non e' la prima volta che la Johansson viene criticata per una parte che avrebbe potuto esser affidata a un membro di una minoranza. "Fa il trans perche' il suo ultimo obiettivo di carriera e' interpretare la parte di ciascun gruppo marginalizzato dalla societa", ha polemizzato un utente di Twitter ricordando quando l'attrice si fece gli occhi a mandorla per il ruolo dell'iconica eroina giapponese Motoko Kusanagi in "Ghost in the Shell".