le prostitute del far west big

LE PROSTITUTE DEL FAR WEST – NELLA FRONTIERA AMERICANA LE "DONNE DI DUBBIA REPUTAZIONE" SI POTEVANO TROVARE FAICLMENTE IN QUALUNQUE CITTADINA: QUESTE IMMAGINI RIVELANO LA VITA QUOTIDIANA DELLE "DONNE DI MALAFFARE" NEI FREQUENTATISSIMI, E RISPETTABILI, BORDELLI DELL'EPOCA

DAGONEWS

 

le prostitute del far west

La vita nel Vecchio West non era facile e molti uomini arrivavano alla frontiera americana alla ricerca di lavoro e fortuna, in un ambiente in cui le donne erano in larga minoranza.

 

Quella fu infatti un’epoca d’oro per i bordelli, che venivano gestiti da donne astute e si potevano trovare in ogni paese.

 

Queste fotografie del XVIII° secolo ritraggono delle 'donne di malaffare' dentro alle loro camere da letto, mentre si accordano con i potenziali clienti o mettono in mostra il loro guardaroba per la macchina fotografica. 

 

Queste donne andavano a letto con alcuni dei criminali più ricercati dell’epoca, e alcune di loro si unirono perfino ad alcune delle loro bande, come fu il caso per Laura Bullion, una prostituta che lavorava nel celebre bordello di Fannie Porter. 

 

Le vecchie mappe e i dati sulla popolazione dimostrano che gli uomini erano circa il 20% in più delle donne in molte di quelle aree e qualunque campo di minatori, città in crescita o piccola cittadina ospitava, quasi senza eccezione, almeno un paio di prostitute, se non un vero e proprio quartiere a luci rosse.

 

le prostitute del far west 2

La prostituzione infatti contribuì cospicuamente alle economie locali grazie alle molte licenze commerciali, tariffe sui locali e contravvenzioni che fecero fiorire molti quartieri a luci rosse trasformandoli in veri e propri epicentri sociali delle comunità.

 

Un giudice distrettuale che visitò il Montana, nel 1881, descrisse una piccola cittadina di un migliaio di abitanti come un luogo “senza morale e senza legge:”

 

“Non è sicuro girare per strada di notte. Ci sono 42 saloon e una media di sei risse ogni sera.”

 

le prostitute del far west 3

Pur essendo un’attività dichiaratamente illegale, i visitatori potevano facilmente trovare delle donne di “dubbia reputazione” aprendo semplicemente i registri pubblici statali o cercando nelle guide locali, come quella per i viaggiatori in Colorado del 1895, un vero e proprio compendio di 66 pagine che aiutava i clienti a scegliere il bordello più adatto ai loro gusti.

 

Alla crescita del settore, si accompagnò anche un crescente numero di donne che si avvicinava alla prostituzione come a una vera e propria professione aziendale, pur essendo un mestiere pericoloso in cui molte di esse morivano di parto o a causa di malattie veneree.

 

Alcune però divennero talmente benestanti da guadagnarsi una certa notorietà e venire considerate come cittadine rispettabili e di alto rango.

 

una guida AI BORDELLI dell epoca

 

 

Nelle foto, sono ritratte proprio alcune di quelle donne che divennero delle vere e proprie celebrità locali.  

 

le prostitute del far west 8le prostitute del far west 10le prostitute del far west 11le prostitute del far west 12le prostitute del far west 13le prostitute del far west 14le prostitute del far west 15le prostitute del far west 16le prostitute del far west 4le prostitute del far west 5le prostitute del far west 6le prostitute del far west 7le prostitute del far west 9

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…