fratelli bianchi

LE CHIACCHIERE NON CONTANO: LO HANNO MASSACRATO E UCCISO - DOPO OLTRE UN ANNO DALL'OMICIDIO DI WILLY MONTEIRO, LA BANDA DEI FRATELLI BIANCHI SI AZZANNA IN UN GIOCO DI SCARICABARILE PER CONFONDERE LE ACQUE E NASCONDERE LA BARBARIE DI QUELLA NOTTE - LO STRAZIO DELLA MADRE DI WILLY CHE, PRESENTE IN AULA, ABBASSA LA TESTA OGNI QUALVOLTA SI PARLA DI COLPI, CALCI, PUGNI: "VEDO SOLO INDIFFERENZA, TANTE PAROLE, NESSUN PENTIMENTO, RICHIESTA DI PERDONO"

WILLY MONTEIRO

Raffaella Troili per "il Messaggero"

 

La mistificazione della disperazione o la ribellione spocchiosa dell'innocenza. La difesa del sangue, del fratello, perché insieme sono sempre stati i più forti. A scrutarli anche tutto il giorno, non se ne viene a capo, anche se un nutrito numero di persone punta l'indice su di loro, anche gli amici: gli spietati fratelli Bianchi. Ripuliti, preparati, lucidi.

 

MARCO BIANCHI

Non è il massimo per chi dopo oltre un anno si presenta in aula per non passare «per mostro», per aiutare a capire come e perché è morto Willy Monteiro Duarte, 21enne capoverdiano massacrato di botte a Colleferro il 5 settembre 2020. I fratelli Marco e Gabriele Bianchi, ieri si sono rivisti e abbracciati, in una cella di sicurezza del Tribunale di Frosinone.

 

E per la prima volta hanno raccontato la loro versione. Presenti tutti e quattro gli imputati che per carità, seppur in giacca e cravatta - vedi Francesco Belleggia - non hanno convinto. Alla fine s'intravede un banale pestaggio, e si comprende l'amarezza di mamma Lucia che a fianco della figlia è rimasta tutto il giorno in aula.

GABRIELE BIANCHI

 

TUTTI CONTRO TUTTI

«Non siamo dei mostri». I fratelli Bianchi si sussurrano all'orecchio, spavaldi, gran voglia di parlare, finora tenuti a freno dai legali. Attaccano gli amici di quella notte tragica: «Noi accusati ingiustamente, Francesco Belleggia non si assume responsabilità».

 

In breve: dopo oltre un anno, tutti contro tutti, per confondere le acque, nascondere il marcio di quella notte. I fratelli Bianchi si presentano pressoché vestiti uguali: maglia bianca, jeans, sneakers bianche, Marco non toglie lo smanicato. È lui il primo a parlare: «Non ho colpito al petto Willy gli ho dato un colpo al fianco e si è rialzato».

 

Puntiglioso, leone in gabbia, si descrive come «un semplice ragazzo: lavoro casa e sport», la passione per la Mma, arti marziali praticate già dai 9 anni, maestro lo zio, passione di famiglia. Il sogno di farne un lavoro. «È uno sport come tutti gli altri ci sono regole non si possono tirare colpi alla testa ai testicoli ecc.».

I FRATELLI BIANCHI CON I GENITORI

 

Mamma Lucia ascolta, abbassa la testa, si copre il volto, si affloscia sulle spalle della figlia. Sul volto di Marco composto serio e ripulito non c'è traccia di Maldito il maledetto come era soprannominato per le sue imprese sportive. Eppure alla fine tutti puntano il dito su di lui.

 

Che ripercorre quella sera, la cena con amici compagne e mogli, il dopocena solo uomini a Colleferro con un fuoriprogramma in uno spiazzale vicino al cimitero con tre ragazze, interrotto da varie telefonate. Perché c'era una rissa in corso, servivano rinforzi. Servivano loro. «Istintivamente da stupido ho dato una spinta e un calcio al fianco a Willy, si è rialzato. Se lo avessi colpito al petto o al viso mi sarei preso le mie responsabilità».

 

I FRATELLI BIANCHI

Era al fianco dell'amico Omar che gli ha detto «guarda che non c'entra niente». Arrivare e menare, questo solo si evince per certo. La ricostruzione più lunga, la sua. «Io se sbaglio alzo la mano e pago, non siamo mostri noi Bianchi, non auguro a nessuno quello che stanno provando i genitori di Willy ma neanche quello che sto passando io». Perché aspettare tanto per parlare? «Pensavo che gli altri dicessero la verità poi dalla tv ho scoperto che i colpevoli eravamo noi».

 

Poi c'è Belleggia, karateca allora con il braccio ingessato, ieri vestito per la prima comunione. Aveva dato fastidio a delle ragazze ed era stato preso di mira, accerchiato, i Bianchi dicono «umiliato». Piccole beghe che si trasformano in tragedia. «Come mai ha scelto Willy? - incalza però il pm - anche i suoi amici dicono che lo ha colpito forte al petto facendolo cadere».

 

I FRATELLI BIANCHI

E lui: «Solo perché era davanti al mio amico poteva essere qualsiasi altro». Poi la fuga in macchina verso Artena, «regà quel ragazzo è andato in coma» dice Marco Bianchi, anche Belleggia si rifugia da loro, perché mezza Colleferro li insegue, c'è un ragazzo esanime a terra. Lo stop in un parcheggio per chiarire responsabilità e colpe, ma il piano di fatto salterà.

 

Di certo Belleggia ha chiesto aiuto e si è fatto forte, chissà forse ha infierito anche lui: piange in auto con gli amici che lo offendono, «sei un pezzo di m... perché hai colpito il ragazzo che era a terra? Poi ci vanno di mezzo i Bianchi». A un certo punto nella mischia ci sono Mario Pincarelli («ero ubriaco, ho dato due pizze a uno che mi aveva fatto cadere, non so chi fosse»). Rivolgerà parole di cordoglio alla famiglia di Willy.

fratelli bianchi

 

IL DOLORE

Mamma Lucia abbassa la testa ogni qualvolta si parla di colpi, dieci, venti «vedo solo indifferenza, tante parole, nessun pentimento, richiesta di perdono». È la volta di Gabriele Bianchi, il più convincente: «Io è un anno e due mesi che voglio dire la verità, che aspetto questo momento, non vedo l'ora di rispondere a tutte le vostre domande». Poi chiede perdono all'amico di Willy a «Cenciarelli perché l'ho colpito al petto.

 

Ma è stato Belleggia a sferrare il colpo al mento e alla mandibola di Willy: è caduto a terra ma era cosciente, stava per rialzarsi quando Belleggia ha preso la rincorsa e lo ha colpito al collo con un calcio senza pietà. Un infame vigliacco. Sono vicino al dolore della famiglia di Willy poteva essere un mio fratello un figlio».

 

i fratelli bianchi

Allora: Gabriele non ha toccato Willy ma Cenciarelli, Bianchi l'ha solo colpito al fianco. Invece Belleggia dirà dietro gli occhiali da Clark Kent che Marco Bianchi ha infierito su di lui con un «calcio frontale al petto e un altro al collo mentre stava per rialzarsi» e un altro e un altro ancora mentre il fratello prendeva di petto l'amico Cenciarelli. Pincarelli era così ubriaco che non ricorda nulla. Forse tra le righe, la banalità di questa storia sta nello scambio tra Cenciarelli e l'amico Federico Zurma: «Ma che cosa ho fatto?»; «Mi hai guardato storto».

FRANCESCO BELLEGGIA mario pincarelliFRANCESCO BELLEGGIA

fratelli bianchifratelli bianchi 2WILLY E I FRATELLI BIANCHIi fratelli bianchi a miami

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”