test missile trident

GLI INGLESI HANNO IL RAZZO MOSCIO. E A MOSCA LI PRENDONO PER IL CULO – DOPO IL FLOP DEL LANCIO DEL MISSILE NUCLEARE “TRIDENT”, SPARATO DA UN SOMMERGIBILE DELLA MARINA BRITANNICA, I TG RUSSI SE LA RIDONO: “NESSUNO SI È FATTO MALE, A PARTE LA REPUTAZIONE DELLA ROYAL NAVY”IL CLAMOROSO FALLIMENTO HA MESSO IN DISCUSSIONE LA CAPACITÀ DI DETERRENZA NUCLEARE DELLA GRAN BRETAGNA, IN UNA FASE STORICA IN CUI E' TORNATA A ESSERE AL CENTRO DEL DIBATTITO...

Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”

 

sommergibile hms vanguard

Una Britannia affranta, con lo scudo consunto, le pezze al sedere e il tridente afflosciato, contempla sconsolata il razzo che si inabissa davanti a lei: la vignetta di ieri del Telegraph raccontava più di mille parole lo stato d’animo di un Paese il cui ultimo, clamoroso fiasco ha dato la stura a costernazione ed esami di coscienza.

 

missile trident 3

È emerso che a gennaio il test di un missile nucleare lanciato da un sottomarino è stato un flop, in senso letterale: il Trident sparato da un sommergibile Vanguard, invece di volare per 6 mila chilometri sopra l’Oceano Atlantico, è finito in acqua a poche centinaia di metri dall’unità navale, il tutto sotto gli occhi del ministro della Difesa Grant Schapps, che era venuto ad assistere di persona alla prodigiosa manovra.

missile trident 1

 

Il clamoroso fallimento ha prima di tutto messo in questione la capacità di deterrenza nucleare della Gran Bretagna, in una fase storica in cui ci si trova ad affrontare le minacce russa e cinese: ma, soprattutto, l’arsenale atomico è una delle ultime vestigia cui Londra si aggrappa per reclamare lo status di grande potenza. […]

 

missile trident 2

Pure la propaganda del Cremlino si è affrettata a fare dell’ironia: «Nessuno si è fatto male, a parte la reputazione della Royal Navy», ha detto il loro telegiornale. Ma c’è di più: la diminuita capacità bellica è il riflesso di un declino che investe tutti i piani della società; la settimana scorsa è stato annunciato che a fine 2023 l’economia britannica era entrata in recessione. […]

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