“DOPO L’OFFENSIVA A KURSK NON PARLEREMO CON KIEV” – LA MOSSA DI ZELENSKY FA SALTARE LA TRATTATIVA SEGRETA CON PUTIN, FINITA ANCORA PRIMA DI COMINCIARE: MOSCA E KIEV SI SAREBBERO DOVUTE SEDERE AL TAVOLO PER PORRE FINE AGLI ATTACCHI RECIPROCI SU CENTRALI IDROELETTRICHE E RAFFINERIE DI PETROLIO - ORA PER MOSCA “UN PROCESSO NEGOZIALE SAREBBE DEL TUTTO INAPPROPRIATO”. PERCHÉ ZELENSKY HA DECISO DI ROMPERE GLI INDUGI E AVANZARE IN TERRITORIO RUSSO? LA MOSSA SERVE A RAFFORZARE LA POSIZIONE UCRAINA A LIVELLO NEGOZIALE, NON TANTO NEL BREVE, MA NEL MEDIO-LUNGO PERIODO...
1. MOSCA, 'DOPO L'OFFENSIVA A KURSK NON PARLEREMO CON KIEV'
'UN PROCESSO NEGOZIALE ORA SAREBBE DEL TUTTO INAPPROPRIATO'
(ANSA) - Alla luce dell'offensiva ucraina nella regione russa di Kursk, "al momento il processo negoziale è completamente inappropriato": lo ha dichiarato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov in un'intervista al canale Telegram Shot citata dalle agenzie di stampa russe Tass e Interfax. "A questo punto, data questa impresa, non parleremo", ha detto Ushakov secondo la Tass rispondendo a una domanda sulla possibilità di negoziati con Kiev. Ushakov ha dichiarato che le proposte di Putin "non sono state annullate, ma al momento il processo negoziale è del tutto inappropriato".
A giugno, Putin ha affermato che la Russia metterà fine alla guerra se Kiev rinuncerà a un eventuale ingresso nella Nato e cederà interamente a Mosca le regioni ucraine parzialmente occupate dalle truppe del Cremlino.
OFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO IN RUSSIA
2. ZELENSKY E IL COLPO A SORPRESA: COSÌ LA TRATTATIVA «SEGRETA» È FINITA PRIMA DI COMINCIARE
Estratto dell’articolo di Marta Serafini per il “Corriere della Sera”
Un accordo che avrebbe potuto mettere fine agli attacchi alle rispettive infrastrutture energetiche e un importante primo passo verso la pace.
Era questo lo scenario — emerso grazie alle rivelazioni del Washington Post — sul tavolo la settimana prima dell’attacco ucraino nella regione di Kursk. Secondo il quotidiano statunitense, i colloqui tra ucraini e russi avrebbero dovuto svolgersi in modo indiretto con la mediazione qatarina ma poi, il 6 agosto, giorno in cui le truppe di Kiev hanno varcato il confine in direzione di Sudzha, ogni spiraglio si è richiuso.
Obiettivo della mediazione, — spiega ancora il Post — porre fine allo scambio di colpi su centrali idroelettriche e sulle raffinerie di petrolio. Per più di un anno, la Russia ha martellato la rete elettrica ucraina con una raffica di missili da crociera e attacchi di droni, causando danni irreparabili alle centrali elettriche e blackout a rotazione in tutto il Paese. Nel frattempo, l’Ucraina ha colpito gli impianti petroliferi russi con attacchi di droni a lungo raggio che hanno incendiato raffinerie, depositi e bacini, riducendo la raffinazione del petrolio di Mosca di circa il 15 per cento e aumentando i prezzi del gas in tutto il mondo.
GLI UCRAINI RECENSISCONO I RISTORANTI DI KURSK IN RUSSIA
Se la speranza dei mediatori era di arrivare ad un primo compromesso dopo il fallimento della conferenza in Svizzera, già prima del 6 agosto le due parti hanno ribadito le loro posizioni: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato di non poter prendere in considerazione un cessate il fuoco senza il ritiro russo dal territorio ucraino, inclusa la penisola di Crimea, mentre il presidente russo Vladimir Putin ha rivendicato il controllo di quattro regioni ucraine. Poi, dopo l’attacco nella regione di Kursk, i funzionari russi hanno rinviato il loro incontro con i funzionari del Qatar, non senza denunciare l’escalation. Rinviato, però.
AVANZATA DELLE TRUPPE UCRAINE IN RUSSIA - AGOSTO 2024
[…] Perché Kiev ha deciso di passare all’azione se c’era una mediazione sul tavolo? Secondo gli analisti, la mossa mira a rafforzare la posizione ucraina a livello negoziale. Tanto più che gli analisti militari hanno fin qui espresso scetticismo sul fatto che le forze ucraine possano mantenere il controllo del territorio russo mentre Mosca negli ultimi giorni ha continuato a fare progressi nella regione di Donetsk. Gli esperti sottolineano come difficilmente Putin possa essere disponibile al negoziato mentre è sotto pressione. E, anzi, Mosca potrebbe essere meno motivata poiché ritiene di poter infliggere più danni alle infrastrutture energetiche ucraine di quanto Kiev sia stata in grado di fare alle raffinerie di petrolio russe.
bomba termobarica sganciata dai russi a kursk
[…] Dunque difficile che l’operazione nel Kursk possa giovare alle trattative nel breve periodo. Ma a medio e lungo termine potrebbe permettere a Kiev di spezzare una spirale negativa iniziata almeno un anno fa. […] Che l’Ucraina sia allora finalmente riuscita a rompere questa formula ottenendo territorio russo da scambiare?
3. DIALOGO ARMATO
Estratto dell'articolo di Monica Perosino e Francesco Semprini per “la Stampa”
GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK
[...] l'Ucraina continua ad avanzare nel Kursk e a consolidare posizioni per creare quella zona cuscinetto che ha il doppio vantaggio di impedire gli attacchi su Sumy e costringere la Russia ad aprire una trattativa: territori occupati per territori occupati. Ma prima, il nodo da sciogliere è ben lontano dal campo di battaglia: la paura di una possibile escalation ha sfaldato quella compattezza di massima degli alleati che ora mettono in dubbio l'opportunità che Kyiv utilizzi armi occidentali al di fuori dei confini dell'Ucraina
.
Una cosa, sembrano dire, è sparare per difendersi, un'altra è attaccare per difendersi.
volodymyr zelensky - vertice nato a washington
Una delle poche posizioni nette arriva dal Canada: «Gli ucraini sanno meglio di chiunque altro come difendere la propria patria. Il Canada non pone alcuna restrizione geografica all'uso delle attrezzature militari che doniamo all'Ucraina», ha detto Andrée-Anne Poulin, portavoce del dipartimento della Difesa, dopo che alcuni video hanno mostrato un veicolo di fabbricazione canadese mentre attraversava il confine con la Russia.
[...] gli Stati Uniti avrebbero deciso tra maggio e giugno per una revisione delle restrizioni stabilendo un limite. Secondo le "nuove regole" l'Ucraina può utilizzare armi Usa per centrare obiettivi militari nel territorio della Russia entro 100 km dal confine tra i due Paesi. Ma allora l'operazione del Kursk non era ancora iniziata
GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK
Ad oggi non esiste un protocollo al riguardo, sebbene il Pentagono abbia detto che l'impiego in questo senso deve essere circoscritto a una eventuale risposta in caso di aggressione. Non però in fasi offensive, sembra di capire, come quella nel Kursk, sebbene vi sia una frangia trasversale nel Congresso che vorrebbe "liberalizzare" l'impiego degli armamenti da parte di Kyiv.
GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK
Lo scorso aprile Joe Biden ha approvato un piano di supporto militare in favore dell'Ucraina per un valore di quasi 61 miliardi di dollari che prevede la fornitura di sistemi di difesa aerea, pezzi di artiglieria, missili antiaerei e sistemi missilistici ad alta mobilità e lungo raggio. Lo stanziamento si somma ai 46,2 miliardi di dollari che - secondo il Kiel Institute - Washington aveva speso nei primi due anni di conflitto. Le forniture riguardano anche MGM-140 Army Tactical Missile System (Atacms) e anche a più lungo raggio, in grado di percorrere 300 km. Da qui è nata la polemica sull'utilizzo di tali armamenti oltre i confini.
Apparente cambio di rotta in Germania: il ministero delle Finanze ha richiesto alla Difesa di ridurre gli aiuti militari all'Ucraina [...]
All'ultimo vertice Nato Francia, Polonia, Germania e Italia hanno sottoscritto un'iniziativa incentrata sullo sviluppo di «capacità di fuoco a lungo raggio e in profondità». Il giorno prima gli Stati Uniti e diversi alleati Nato avevano annunciato piani relativi alle capacità di attacco a lungo raggio. Washington ha detto che avrebbe piazzato nuovi sistemi a lungo raggio in Germania a partire dal 2026 con dispiegamenti episodici «come parte della pianificazione per il posizionamento duraturo di queste capacità in futuro». Le armi convenzionali includono l'SM-6, il Tomahawk e le armi ipersoniche in fase di sviluppo, «che hanno una gittata significativamente maggiore». «La guerra in Ucraina dimostra che gli attacchi a lungo raggio sono una questione chiave per la difesa dell'Europa», ha detto il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu.
Qualche settimana dopo diversi Paesi europei hanno firmato un'iniziativa congiunta per sviluppare nuovi missili da crociera. Queste iniziative mostrano che gli Usa e alcuni dei loro più stretti alleati stanno puntando tutto sulle armi a lungo raggio. Una mossa che servirebbe a colmare le fragilità difensive a scopo deterrente, ma che portano la nuova Guerra Fredda a temperature altissime.
VOLODYMYR ZELENSKY AL PARLAMENTO FRANCESEI missili Storm Shadow - volodymyr zelensky - ucrainavolodymyr zelensky - vertice nato a washington