monaco

1. DOPO NIZZA, MONACO DI BAVIERA SOTTO ATTACCO TERRORISTICO. CITTÀ SOTTO ASSEDIO 2. SAREBBERO PIÙ DI SEI I MORTI AL CENTRO COMMERCIALE ‘OLYMPIA’. TRE KILLER. EVACUATA LA STAZIONE CENTRALE. “GLI ASSALITORI SONO ANCORA IN FUGA. EVITATE I LUOGHI PUBBLICI” 3. LE AUTORITÀ HANNO DICHIARATO ‘LO STATO D’EMERGENZA’ IN TUTTA LA CITTÀ, DOVE SONO INTERVENUTI I GSG9, IL CORPO D’ÉLITE ANTI-TERRORISMO DELLA POLIZIA FEDERALE TEDESCA 4. SECONDO 'BILD', UNO DEI KILLER SI E' SPARATO ALLA TESTA NEL CENTRO COMMERCIALE

 

Salvatore Frequente per Corriere.it

 

Sarebbero più di sei i morti al centro commerciale «Olympia» nel quartiere Moosach, di Monaco di Baviera, in Germania dove, nel pomeriggio, si è verificata una sparatoria. In precedenza il ministero dell'Interno bavarese aveva parlato di 3 morti accertati.

STRAGE DI MONACO  -STRAGE DI MONACO -

 

«Gli assalitori sono ancora in fuga. Evitate i luoghi pubblici», scrive su Twitter la polizia di Monaco. È in corso, infatti, una grossa operazione in un’altra zona della città: Monaco di Baviera è sotto assedio. Le autorità hanno dichiarato «lo stato d’emergenza» in tutta la città , dove sono intervenuti i GSG 9, il corpo d’élite anti-terrorismo e operazioni speciali appartenente alla polizia federale tedesca.

 

Fonti dei servizi di sicurezza tedeschi citati dalla Dpa per la prima volta non escludono che quello avvenuto a Monaco possa essere un atto terroristico. Secondo il giornale tedesco Bild, uno degli assalitori di Monaco si sarebbe sparato alla testa nel centro commerciale.

I killer

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Alcuni testimoni della sparatoria hanno riferito agli agenti di aver visto tre persone armate. In un video pubblicato su Twitter si vede un uomo che esce tranquillamente dal McDonald's con una pistola in mano sparando indiscriminatamente sulla gente. In un altro video si vede un altro uomo armato e , presumibilmente con un giubbotto antiproiettile, sul tetto del centro commerciale.

STRAGE A MONACO DI BAVIERA  -STRAGE A MONACO DI BAVIERA -

 

Un testimone che ha parlato in diretta streaming, secondo quanto riferisce Sky news, ha detto che un autore della sparatoria è fuggito in una stazione del metro. «L'ho visto entrare in una stazione metro - ha detto il testimone - Non ho una sua descrizione. La polizia lo sta cercando».

 

Secondo testimoni oculari un'altra sparatoria sarebbe avvenuta alla stazione della metro della centralissima Marienplatz nel cuore di Monaco di Baviera, ma non ci sono conferme. La tv N24, prima, aveva parlato di una seconda sparatoria nella Karlsplatz di Monaco, nel centro della città, ma i vigili del fuoco e la polizia hanno smentito la notizia.

Polizia: «Evitate luoghi pubblici»

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La Polizia invita i cittadini a «evitate i luoghi pubblici a Monaco». «La situazione è ancora poco chiara», scrivono su Twitter. L'allarme è scattato intorno alle 18. Per precauzione la metropolitana è stata completamente bloccata in tutta la città di Monaco. La sparatoria nel centro commerciale sarebbe iniziata all'interno della McDonald's.

 

Il centro commerciale si trova nella zona dell’ex villaggio olimpico. La zona è stata transennata. Sul posto si trovano diversi elicotteri ed è in corso una vasta operazione di polizia. La Polizia di Monaco, su Twitter, invita a non pubblicare su internet immagini dell'operazione in corso: «Niente foto o film. Aiutano gli attentatori». Intanto la Farnesina comunica di avere attivato l'unità di crisi e invita italiani in città ad evitare spostamenti.

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Il panico all'interno del centro

La Süddeustche Zeitung riporta la testimonianza raccolta telefonicamente dalla dipendente di un negozio che si trova al piano terra del centro commerciale: «Ho sentito degli spari e ho visto dei feriti». La donna racconta che molti clienti sono corsi nel panico nel suo negozio e la polizia le ha chiesto di non uscire dal negozio.

Il precedente attentato sul treno

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Lunedì scorso, sempre in Baviera, un 17enne aveva accoltellato cinque persone su un treno. Attentato rivendicato dall’Isis. In quell’occasione le autorità avevano avvertito del pericolo di ulteriori attacchi.

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