gaspare spatuzza

NON C’È LIBERTÀ PER “U TIGNUSU” – DOPO VENTICINQUE ANNI DI RECLUSIONE, GASPARE SPATUZZA, IL KILLER PENTITO CHE HA RISCRITTO LA STORIA DELLE STRAGI DI MAFIA E SMASCHERATO I DEPISTAGGI SULL'OMICIDIO DI PAOLO BORSELLINO, CHIEDE DI TORNARE IN LIBERTÀ: PER ADESSO I GIUDICI GLI HANNO DETTO DI NO PERCHÉ “IL PERCORSO DI RIABILITAZIONE DEVE CONSOLIDARSI”. MA IL PROBLEMA È CHE QUANDO HA INIZIATO A COLLABORARE DOPO 11 ANNI DALL’ARRESTO, LE SUE CONDANNE ERANO GIÀ…

Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

Gaspare Spatuzza

Dopo venticinque anni di reclusione, il killer pentito che ha riscritto la storia delle stragi di mafia e smascherato i depistaggi sull'omicidio di Paolo Borsellino, chiede di tornare in libertà. Per adesso i giudici gli hanno detto di no, nonostante tutti i suoi «colleghi» - da Giovanni Brusca in giù, responsabili di crimini efferati quanto i suoi - abbiano chiuso da tempo i conti con la giustizia. Gaspare Spatuzza invece resta detenuto.

 

Lui che nel 2008 decise di collaborare con i magistrati (a 11 anni dall'arresto avvenuto nel 1997), secondo il Tribunale di sorveglianza di Roma non ha ancora terminato il «percorso di rieducazione», che anzi deve «consolidarsi», nonostante le Procure e le corti che l'hanno ascoltato in decine di indagini e processi abbiano garantito sulla sua attendibilità e sull'importanza del suo contributo.

STRAGE DI VIA D'AMELIO

L'ex mafioso però insiste, e oggi in Corte di cassazione è fissata l'udienza sul ricorso contro l'ultimo diniego. Che potrà essere confermato o annullato.

 

Ravvedimento Dal punto di vista giuridico il problema è che Spatuzza, a differenza di Brusca e di molti altri pentiti famosi, ha cominciato a collaborare dopo che le prime condanne all'ergastolo erano già definitive.

Quando ha confessato le stragi di Capaci e di via D'Amelio del 1992, senza che prima ne fosse accusato, era stato dichiarato colpevole per le bombe esplose in continente nel 1993 e per l'omicidio di padre Puglisi. Gli sconti di pena per l'uccisione di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli agenti di scorta sono arrivate quando sulla sua testa pendeva il «fine pena mai».

Gaspare Spatuzza

 

L'unica strada per uscire dalla detenzione domiciliare che sta scontando in una località segreta, è la liberazione condizionale, che gli ergastolani possono avere dopo ventisei anni di reclusione. E Spatuzza, calcolando la liberazione anticipata che si applica a tutti i detenuti, è già a trenta.

 

La legge richiede «un comportamento tale da far ritenere sicuro il ravvedimento», e i giudici di sorveglianza hanno stabilito che per un assassino macchiatosi di così gravi delitti ci voglia «un esame particolarmente approfondito e attento», che certifichi «un effettivo e irreversibile cambiamento». Da dimostrarsi attraverso la «condanna totale del proprio passato criminoso» e «comportamenti coerenti» per «lenire le conseguenze materiali e morali delle condotte delittuose». Spatuzza è sulla buona strada, ha concluso il Tribunale, ma deve «completare e consolidare il positivo percorso intrapreso».

PALERMO 19 LUGLIO 1992 - STRAGE IN VIA D'AMELIO

 

Solidarietà sociale Un verdetto «contraddittorio» e frutto di «preconcetti», ribatte l'avvocata Valeria Maffei nel suo ricorso: il suo assistito pratica «riparazione e solidarietà sociale da ancor prima di collaborare con la giustizia, chiede scusa alle vittime, svolge attività di volontariato, proclama la necessità di collaborare e invita a farlo tutti i soggetti mafiosi con cui è stato posto a confronto».

 

gaspare spatuzza 6

Certo, è responsabile di delitti feroci (tra cui il sequestro e l'omicidio del bambino Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino, confessato dopo il pentimento con relativo sconto di pena) ma - sostiene l'avvocata - «è proprio dalla gravità dei reati che deriva la eccezionalità e notorietà (mondiale) della collaborazione, anche perché inizialmente ostacolata da varie fasce politiche; e nonostante le polemiche, la bagarre politica, le minacce velate, Spatuzza non ha mai revocato la decisione di collaborare a tutto campo, rivelando notizie, ribaltando sentenze, inimicandosi buona parte degli esponenti politici di allora».

 

gaspare spatuzza 5

Indagini riaperte Con le sue dichiarazioni l'ex boss di Brancaccio ha (tra l'altro) scagionato i sette ergastolani innocenti per la strage di via D'Amelio, scarcerati dopo lunghissime detenzioni, e riaperto le indagini sui nuovi accordi tra mafia e politica siglati dai suoi capi, i fratelli Graviano, alla fine del 1993. Ha chiamato in causa il neonato (all'epoca) partito di Berlusconi, con dichiarazioni considerate a volte non sufficientemente riscontrate; tuttavia le indagini sulle stragi del '93 sono ancora in corso anche sulla base della sua collaborazione.

 

gaspare spatuzza 4

E a Caltanissetta sono sotto processo i poliziotti accusati di aver estorto le bugie ai falsi pentiti sconfessati da Spatuzza. Tutto questo, secondo l'avvocata, non sarebbe stato valutato in maniera adeguata dai giudici di sorveglianza, come il «percorso religioso e di studi intrapreso» in carcere. E anche alla luce della riforma dell'ergastolo ostativo richiesto dalla Corte costituzionale, per Spatuzza «è evidente il raggiungimento della prova del completamento del percorso trattamentale di rieducazione e di recupero».

 

strage borsellino via d'amelio

Proprio per il contributo offerto dal pentito, la Procura di Caltanissetta e la Direzione nazionale antimafia si sono dette favorevoli alla concessione della liberazione condizionale, ed è possibile che in Cassazione la Procura generale faccia altrettanto.

paolo e fiammetta borsellinovia d'ameliogaspare spatuzza 7gaspare spatuzza 3pietro giammanco e paolo borsellinogaspare spatuzza 1gaspare spatuzza 2

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…