pablo nicolas roberto escobar

TANTA VOGLIA DI ESCOBAR – È GUERRA TRA GLI EREDI DI PABLO ESCOBAR, CHE NON VEDONO L’ORA DI METTERE LE MANI SUI CIMELI DEL RE DEI NARCOTRAFFICANTI, CONSERVATI FINO AL 10 LUGLIO IN UNA SORTA DI MUSEO A MEDELLIN – IL FRATELLO DI PABLO, ROBERTO RITIENE CHE SPETTI TUTTO A LUI, MA SUO FIGLIO NICOLAS RIVENDICA DI ESSERE STATO IL NIPOTE PREDILETTO: TRA I DUE NON CORRE BUON SANGUE E SAREBBERO ANCHE VOLATE MINACCE DI MORTE...

Estratto dell'articolo di Guido Olimpo per www.corriere.it

 

pablo escobar

È lotta aperta nella famiglia di Pablo Escobar, defunto re della droga colombiana. Ma non è una faida di clan per questioni di droga. No, di mezzo ci sono i «souvenir» appartenuti al trafficante ucciso nel dicembre del 1993 in un conflitto a fuoco. Il nipote del boss, Nicolas, 53 anni, ha rivelato al Daily Telegraph di aver ricevuto minacce di morte da suo padre, Roberto, detto anche El Osito.

 

Motivo della contesa? Chi ha diritto a possedere oggetti di valore appartenuti al boss e conservati fino al 10 luglio in una sorta di museo a Medellin, città simbolo. L’edificio è stato smantellato su ordine delle autorità in quanto non sarebbe stato in regola ma anche perché dicono che il sindaco fosse stufo di uno show permanente dedicato al criminale. […]

 

L’eredità Escobar è ampia, nell’elenco compaiono una moto Harley Davidson, un’arma appartenuta ad Al Capone, un jet ski, abiti costosi, quadri, fotografie personali, vecchie auto, […]

LAS CASA MUSEO DI PABLO ESCOBAR A MEDELLIN.

Una volta «cancellato» l’edificio tutto quello che era all’interno è rimasto nelle mani di Roberto, il fratello di Pablo. E lui ha subito messo in chiaro chi dovesse gestire il potenziale «tesoretto”.

 

Nicolas, in pessimi rapporti con il padre, ha reagito sostenendo di essere il nipote prediletto del gangster ed ha portato avanti le sue ragioni. La lite è così diventata più intensa. Con avvertimenti pesanti, in stile cartello, affidati ai familiari.

LAS CASA MUSEO DI PABLO ESCOBAR A MEDELLIN.

«Se vado a casa di mio padre – è la versione di Nicolas affidata ai media – rischio di essere ucciso perché lui ha dato ordine ai suoi uomini di farlo. Lo ha detto in modo chiaro a mia sorella». […]

LAS CASA MUSEO DI PABLO ESCOBAR A MEDELLIN.

 

roberto escobar narcos tour 4LAS CASA MUSEO DI PABLO ESCOBAR A MEDELLIN. LAS CASA MUSEO DI PABLO ESCOBAR A MEDELLIN. narcos tour 1LAS CASA MUSEO DI PABLO ESCOBAR A MEDELLIN. LAS CASA MUSEO DI PABLO ESCOBAR A MEDELLIN. LAS CASA MUSEO DI PABLO ESCOBAR A MEDELLIN.

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO