mauro gambetti san pietro

DOVE C’È VATICANO, C’È MISTERO – È GIALLO SULL’ARRESTO DI ALFIO MARIA DANIELE PERGOLIZZI, EX DIPENDENTE DELLA FABBRICA DI SAN PIETRO, ACCUSATO DI AVER PROVATO A RIVENDERE UN ANTICO MANOSCRITTO DEL BERNINI CHE, SECONDO L’ACCUSA, ERA STATO TRAFUGATO IN VATICANO – L’UOMO AVEVA CONSEGNATO IL MANOSCRITTO NELLE MANI DEL CARDINALE GAMBETTI CHE GLI AVEVA CONSEGNATO UN ASSEGNO DA 120MILA EURO: MA POCO PRIMA DI LASCIARE SAN PIETRO, PERGOLIZZI È STATO INTERROGATO E ARRESTATO. L’UOMO È ANCORA IN CARCERE OLTRETEVERE, MA C’È CHI SOSTIENE CHE IL DOCUMENTO NON SI SIA MAI TROVATO IN VATICANO…

Estratto dell’articolo di Francesco Peloso per “Domani”

 

mauro gambetti 6

Come nelle classiche storie di intrighi e segreti vaticani, c’è di mezzo un antico manoscritto scomparso e riapparso, forse proveniente da una collezione privata, forse trafugato dal Vaticano e poi divenuto oggetto di una trattativa conclusasi con un arresto in flagranza di reato, secondo l’accusa, e con un caso giudiziario dai contorni ancora tutti da chiarire.

È accaduto che lo scorso 27 maggio, Alfio Maria Daniele Pergolizzi, ex dipendente della Fabbrica di San Pietro (aveva svolto il compito di capo della comunicazione dell’istituzione fra il 1995 e il 2011), si sia recato in Vaticano, in compagnia di un amico, per incontrare il cardinale Mauro Gambetti, attuale arciprete della basilica di San Pietro, vicario generale del papa per la Città del Vaticano, nonché presidente della Fabbrica di San Pietro.

san pietro 5

 

Oggetto del colloquio: la compravendita di un antico manoscritto, risalente al ‘600, una sorta di capitolato tecnico relativo all’oro necessario per decorare il celebre baldacchino, opera di Gian Lorenzo Bernini, in possesso di Pergolizzi, che Gambetti era interessato a comprare.

La trappola ben orchestrata Il documento, risalente al 1633, non è opera del Bernini ma del suo entourage (si tratta di 36 fogli contenenti anche 49 disegni). Così è avvenuto lo scambio. Il manoscritto è stato consegnato al cardinale che ha messo nelle mani di Pergolizzi un assegno da 120mila euro.

mauro gambetti bergoglio

 

Uscito dall’ufficio di Gambetti, accompagnati dalla capo archivista della Fabbrica di San Pietro, Simona Turriziani, (che pur aveva fatto da tramite fra l’ex “officiale dell’ufficio tecnico” e il cardinale) Pergolizzi e il suo amico, che avrebbero dovuto visitare i musei vaticani, sono stati fermati in piazza Santa Marta – alle spalle della basilica, e di fronte alla residenza di papa Francesco – da alcuni gendarmi vaticani che gli hanno chiesto di seguirli per chiarire alcune cose.

san pietro 2

Erano circa le 12. Pergolizzi è stato interrogato subito, con lui Turriziani e l’amico in qualità di «persona informata dei fatti».

 

Questi ultimi sono stati rilasciati mentre Pergolizzi è stato arrestato. Tra i reati contestati: estorsione, truffa, ricettazione. In sostanza tutta l’operazione era una messa in scena, una trappola per riappropriarsi di un documento che il cardinale sosteneva appartenere alla Fabbrica di San Pietro.

In attesa di processo Pergolizzi è detenuto in Vaticano dal 27 maggio. Ora la sua famiglia è preoccupata, ricordando che Oltretevere è ancora in vigore il codice penale Zanardelli, non proprio un modello di garantismo.

 

mauro gambetti 4

Sia il famoso manoscritto sia l’assegno sono ora nelle mani del Vaticano. Le autorità italiane, allertate, hanno effettuato, tramite l’ausilio dei carabinieri, il sequestro di alcuni beni dell’accusato conservati in un magazzino. «Perché trattenerlo ancora e non rilasciarlo in attesa del processo? In base a quali elementi?», si chiedono ora gli amici dell’ex funzionario.

[…] accusatorio chiaro: il documento in questione, trafugato a suo tempo dall’archivio storico della Fabbrica di San Pietro da Pergolizzi o da qualcuno che l’aiutò nell’operazione, è stato poi tentato di rivendere al Vaticano stesso: da qui la truffa e la ricettazione.

san pietro 1

 

Secondo la difesa invece il manoscritto di epoca berniniana non si trovava nell’archivio della Fabbrica. Questo almeno sostiene una studiosa (che conosce Pergolizzi), Maria Grazia D’Amelio, docente di Storia dell’architettura presso l’università di Tor Vergata, a Roma, che al baldacchino di san Pietro ha dedicato anni di studi.

 

mauro gambetti 3

Tanto da aver pubblicato, nel 2021, un volume contenente il famoso documento che, in realtà, lei non aveva mai avuto fra le mani: lo aveva potuto vedere scansionato, ricevuta appunto da Pergolizzi.

Fin qui non ci sarebbe nulla che interferisce con le tesi dell’accusa. Ma la professoressa D’Amelio sostiene che non ha mai visto traccia di tale manoscritto negli archivi della Fabbrica dove pure si era recata a più riprese

 

colonnato san pietro

[…] Pergolizzi medesimo, pur di uscire di prigione, ha parzialmente ammesso qualcosa. Per esempio il fatto di aver ricevuto il manoscritto da un monsignore, Vittorino Canciani, in passato canonico di San Pietro (dove era stato chiamato da Giovanni Paolo II), morto da tempo, secondo il quale il documento sarebbe stato conservato nella Fabbrica.

Tuttavia, non avendo ottenuto alcun beneficio dalla sua “confessione” (è ancora nelle prigioni vaticane) è ora possibile che Pergolizzi possa ritrattare le sue affermazioni.

 

mauro gambetti 2

Il manoscritto proveniva da una collezione privata e poi è finito nelle mani del canonico di San Pietro, e da lui all’ex dipendente della Fabbrica di San Pietro?

[…]

gian lorenzo bernini mauro gambettimauro gambetti. mauro gambetti 1san pietro 3mauro gambetti 5

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)