reggia caserta 3

LA REGGIA E’ COSA LORO - INCREDIBILE A CASERTA: LA CORTE DEI CONTI INDAGA SU UNA DOZZINA DI VILLE ALL’INTERNO DELLA REGGIA VANVITELLIANA ASSEGNATE A EX DIPENDENTI ED EREDI CHE “PAGANO” TRA I 5 E I 15 EURO AL MESE. NIENTE BOLLETTE E GIARDINI UTILIZZATI PER LE LORO FESTE PRIVATE

Da www.corriere.it

 

MAURO FELICORI REGGIA DI CASERTAMAURO FELICORI REGGIA DI CASERTA

Non ci sono solo le polemiche riguardanti il direttore accusato dai sindacati di essere uno «stakanovista» solo perché si ferma in ufficio oltre l’orario di lavoro. Dallo scenario maestoso della Reggia di Caserta sta emergendo anche altro. È il caso di quelle ville nel parco vanvitelliano assegnate a ex dipendenti della struttura museale o a loro eredi. Una dozzina in tutto. Nomi ben visibili sui citofoni all’ingresso.

 

REGGIA CASERTA 2REGGIA CASERTA 2

E affitti dall’ammontare tra il surreale e il risibile: tra i 5 e i 15 euro al mese. Una vicenda raccontata da il Giornale che parla di contratti «esentati dal pagamento della corrente elettrica, dell’acqua e della spazzatura». Non basta. Gli affittuari avrebbero a disposizione i giardini per le loro feste private.

 

Case assegnate dalla fine degli anni Novanta nella zona del bosco vecchio del parco, circa 3 chilometri per 120 ettari di superficie. Sulla vicenda, è sempre il Giornale a riferirlo, è in corso un’inchiesta della Corte dei Conti campana condotta dal pm Ferruccio Capalbo.

 

I sindacati contro il direttore «stakanovista»

reggia di caserta reggia di caserta

Nei giorni scorsi della Reggia si è parlato molto per via del caso sollevato dai sindacati che hanno «accusato» il neo direttore, il bolognese Mauro Felicori, di stare in ufficio oltre al canonico orario di lavoro. Le sigle — il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, si è schierata però subito dalla sua parte e il premier Renzi ha tuonato «la pacchia è finita» — spiegavano che il loro grido d’allarme è stato lanciato per la sua stessa incolumità:

 

reggia notte reggia notte

«Se lui lavora fino a tardi nel suo ufficio, quella parte della Reggia non si può blindare, col rischio che qualche malintenzionato possa penetrare e magari prenderlo in ostaggio...». La risposta era stata questa:«Ma per piacere, facciamola finita. In ostaggio, qui, c’è solo l’interesse generale del sistema Campania».

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…