IL PAKISTAN E' SULL'ORLO DI UNA RIVOLTA POPOLARE - L'EX PRIMO MINISTRO IMRAN KHAN E' STATO ACCUSATO DALLA POLIZIA DI TERRORISMO PER AVER DENUNCIATO DEGLI EPISODI DI TORTURA DI CUI E' STATO VITTIMA UN SUO CONSIGLIERE - CENTINAIA DI SOSTENITORI DI KHAN SI SONO AMMASSATI FUORI DALLA SUA VILLA A ISLAMABAD PER PROTEGGERLO DALL'ARRESTO: "DEVONO PASSARE SUI NOSTRI CORPI. CONQUISTEREMO LA CAPITALE CON IL POTERE DEL POPOLO"...
Monica Ricci Sargentini per il “Corriere della Sera”
Il Pakistan rischia una rivolta popolare dopo che Imran Khan, primo ministro dal 2018 all'aprile del 2022, è stato accusato di terrorismo per aver denunciato «episodi di tortura» di cui sarebbe stato vittima un suo consigliere mentre era agli arresti. «Non vi risparmieremo - ha detto l'ex premier - vi citeremo in giudizio, dovreste vergognarvi». Il riferimento è al capo della polizia e alla giudice che si sono occupati del caso.
SOSTENITORI DI IMRAN KHAN FUORI LA SUA VILLA A ISLAMABAD - 1
Secondo quanto ha scritto la polizia di Islamabad nel rapporto, «lo scopo del discorso era di diffondere terrore tra gli agenti e gli ufficiali giudiziari, e scoraggiarli dallo svolgere i loro compiti». Se giudicato colpevole Khan rischia diversi anni di prigione dato che le autorità fanno riferimento alla legge anti-terrorismo del 1997, a cui lo stesso Khan si era appellato quanto era in carica per colpire critici e oppositori.
SOSTENITORI DI IMRAN KHAN FUORI LA SUA VILLA A ISLAMABAD
Appena diffusa la notizia, centinaia di sostenitori di Khan si sono ammassati davanti ai cancelli della sua villa ad Islamabad per protestare contro il provvedimento ed impedire un eventuale arresto. «Devono passare sui nostri corpi per raggiungerlo», ha detto alla Reuters Sher Jahan Khan. «Se arrestano Imran Khan conquisteremo Islamabad utilizzando il potere del popolo», ha detto su Twitter Ali Amin Gandapur che faceva parte del governo dell'ex campione di cricket.
L'idea di una rivolta popolare era stata ventilata anche dallo stesso Khan durante uno dei suoi comizi: «Quello che è successo in Sri Lanka (dove la crisi economica ha spinto i cittadini ad assaltare i palazzi governativi, costringendo il presidente Gotabaya Rajapaksa alla fuga, ndr) accadrà anche qui. Ora noi seguiamo la legge. Ma se qualche altro partito devierà da questa strada, chi potrà fermare il popolo?».
Ieri gli avvocati dell'ex premier sono riusciti a ottenere dall'Alta Corte di Islamabad una cauzione che non farà scattare le manette, almeno fino a giovedì. Ma il clima rimane incandescente. Khan è una delle figure più popolari del Pakistan, specie tra i più giovani. Fin da subito, ha usato toni critici con gli Stati Uniti. Lo scorso febbraio, è stato il primo leader pachistano a volare a Mosca, dove ha incontrato Putin, proprio nelle ore in cui lo Zar ordinava l'invasione dell'Ucraina.