daniele mondello viviana parisi

RICERCHE DEL MENGA - IL DRONE AVEVA INQUADRATO IL CORPO DI VIVIANA PARISI GIÀ IL 4 AGOSTO MA CHI MANOVRAVA IL VELIVOLO NON LO HA RICONOSCIUTO - I RITARDI NELLE RICERCHE HANNO INCISO SULLA POSSIBILITÀ DI CAPIRE COSA SIA ACCADUTO AL PICCOLO GIOELE E SULL’AUTOPSIA AL CORPO DELLA DJ - LE ACCUSE DEI PM AI SOCCORSI, LA FAMIGLIA CONTRO I MAGISTRATI E PER LA PERIZIA SU VIVIANA LA PROCURA SI AFFIDA AL CRIMINOLOGO DI COGNE, MASSIMO PICOZZI…

GIOELE MONDELLO E VIVIANA PARISI

1 - VIVIANA POTEVA ESSERE TROVATA IL GIORNO DOPO LE FOTO DEL SUO CORPO CATTURATE DA UN DRONE

Niccolò Zancan per “la Stampa”

 

Caronia Il drone aveva visto. Il drone aveva inquadrato il cadavere di Viviana Parisi sotto il traliccio dell'alta tensione già la mattina del 4 agosto, il giorno successivo alla sua scomparsa. Ma gli esseri umani che manovravano quell'aggeggio, con la telecamere collegata, non erano stati in grado di riconoscere ciò che stavano riprendendo, accumulavano immagini dall'alto che non decifravano. Tanto che il cadavere della signora Parisi è stato trovato solo cinque giorni dopo.

 

GIOELE MONDELLO - VIVIANA PARISI - DANIELE MONDELLO

C'era la possibilità di fare molto più in fretta, ecco quello che si è scoperto ieri. E se il fattore tempo non cambia rispetto al destino di una donna inquadrata già morta, di sicuro cambia rispetto alla possibilità di capire dove fosse in quel momento Gioele Mondello, il figlio di 4 anni, che nelle immagini non compare. Soprattutto, cambia l'autopsia sul cadavere della signora Parisi: sarebbe stata molto più indicativa se fatta nell'immediatezza. Il drone è l'ennesimo colpo di scena di una storia tragica.

 

IL LUOGO DELLA MORTA DI VIVIANA PARISI E DEL PICCOLO GIOELE

L'inchiesta su una madre e un bambino che si erano persi nel bosco, dopo un incidente nella galleria Pizzo Turdo dell'autostrada Messina-Palermo, all'altezza del comune di Caronia. Prima si riteneva che non ci fosse un passaggio fra l'autostrada e la selva, invece c'era. Poi erano incominciate le ricerche senza tenere conto che quell'incidente era stato molto violento: cosa era successo a Gioele? Infine il drone inquadra un cadavere in un punto preciso, ma in quel punto nessuno è andato a cercare. Si capisce perché il clima che circonda le indagini non sia dei migliori.

 

GIOELE MONDELLO

Ormai è scontro aperto. Fra ricostruzioni opposte: la procura ipotizza «l'omicidio-suicidio», i famigliari credono a una sciagura. Fra lunghe ricerche ufficiali senza risultati e ricerche improvvisate dai volontari che, invece, raggiungono il risultato in mezza mattina. Ed è scontro anche fra tecnologia e fattore umano, fra vecchi e nuovi metodi di indagine. Erano i vigili del fuoco a riprendere dall'alto tutta la zona, forse avevano la chiave del mistero. Ma non hanno visto ciò che stavano cercando e hanno consegnato tutte le immagini registrate alla procura solo il 19 di agosto. Procura che, a sua volta, ora è messa sotto accusa da Daniele Mondello, il padre.

 

VIVIANA PARISI E IL PICCOLO GIOELE

Con i suoi legali ha presentato un esposto con tutti i dubbi sull'efficacia della indagini. La sequenza temporale è stata proprio questa: primo l'esposto, quindi la replica della procura di Patti con una nota stampa. I punti salienti: le indagini sono ancora aperte, non ci sono piste privilegiate. Le ricerche sono state coordinate dal prefettura dii Messina, non dalla procura in questione. Tanto che il materiale raccolto con i droni è stato acquisito «di propria iniziativa».

 

Cioè lo ha voluto il procuratore Angelo Cavallo: «Già alle ore 10,15 del mattino del 4 agosto 2020 era visibile ai piedi del traliccio il corpo di Viviana Parisi, verosimilmente nella identica posizione in cui qualche giorno dopo veniva ritrovato». Quindi. La famiglia attacca la procura di Patti, che scarica la responsabilità sulla prefettura di Messina e sui vigli del fuoco.

la piramide della luce

 

Oggi verrà conferito l'incarico per l'autopsia sulle spoglie del bambino trovato nella selva al sedicesimo giorno di ricerche. Il padre ha scritto su Facebook: «Mia moglie non ha mai toccato mio figlio. Credo siano stati aggrediti da animali. Quanto prescritto a Viviana era finalizzato a lenire il suo stato d'ansia: a causa del Covid, e dei mesi di clausura forzata in casa, temeva per la sua famiglia. La stessa paura che abbiamo avuto tutti. Finché vivrò e Viviana e Gioele mi daranno la forza di andare avanti lotterò per sapere la verità».  

 

2 - E PER LA PERIZIA SULLA DJ LA PROCURA SI AFFIDA AL CRIMINOLOGO DI COGNE

Carlo Macrì per il “Corriere della Sera”

la distanza tra il luogo del ritrovamento e quello dell incidente

 

Per valutare il presunto stato di sofferenza mentale di Viviana Parisi la procura di Patti si affida al criminologo Massimo Picozzi, al quale l'ufficio diretto dal procuratore Angelo cavallo ha assegnato un incarico di consulenza tecnica. Lo psichiatra avrà il compito di indagare lo stato psicologico in cui si trovava la donna, attraverso lo studio delle carte che lo documentano, il racconto dei familiari e un viaggio tra i suoi post e filmati sui social. Sessant' anni, origini operaie, Picozzi - padre di tre figli - si è occupato di alcune delle più note vicende criminali degli anni scorsi: Cogne, Avetrana, Yara Gambirasio, la strage di Erba e Novi Ligure, il caso delle Bestie di Satana, per citarne soltanto alcune.

 

MASSIMO PICOZZI

Il suo primo caso è stato l'omicidio di suor Laura Mainetti, uccisa da tre ragazzine di Chiavenna. Nella sua vita ha affrontato boss come Angelo Epaminonda e Renato Vallanzasca. Dopo un'esperienza come direttore sanitario negli istituti penitenziari, dal 2000 insegna Psicologia investigativa all'Università di Parma ed è fellow dello Sda Bocconi di Milano dove si occupa di leadership, organizzazione e risorse umane. Le forze dell'ordine si affidano a lui, tra i maggiori esperti di profiling (una tecnica di analisi a supporto delle forze di polizia, che consiste nell'elaborare un possibile profilo psico-comportamentale di un soggetto che ha compiuto un crimine), per decifrare i misteri dei delitti eccellenti.

 

il percorso in auto

Al pubblico televisivo è noto per le sue partecipazioni a Quarto Grado e Porta a Porta . Negli ultimi anni, ha voluto dedicarsi allo studio della rabbia e delle dinamiche sociali. Ora farà anche televisione: interpreterà sé stesso nel film Ballando il silenzio , di Salvatore Arimatea, girato a Messina. Una storia di due donne, accomunate dalla solitudine, dove si consumerà un delitto. È stato consulente per il doppiaggio di Csi-Miami. È anche scrittore: insieme a Carlo Lucarelli ha pubblicato Serial killer, scena del crimine e La nera, storia fotografica di grandi delitti italiani dal 1946 a oggi .

 

 

il punto dove sono stati trovati i presunti resti di gioele

 

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…