“ROMA NON TI PROTEGGE, TI ESPONE CON LA SUA SFACCIATAGGINE BAROCCA E IO CI VENGO A FRONTE ALTA” - DRUSILLA FOER APPRODA ALL’AMBRA JOVINELLI CON LO SPETTACOLO “ELEGANZISSIMA”: “CI SONO MUSICISTI ECCEZIONALI, MOMENTI DRAMMATICI CHE VOGLIO BILANCIARE CON LA LIEVITÀ. QUESTO TEATRO HA VISTO DEI MITI. WANDA OSIRIS NON SAPEVA FARE PRATICAMENTE NULLA A PARTE SCENDERE LE SCALE, EPPURE FECE LO STESSO COSE MERAVIGLIOSE…”
Federica Manzitti per il “Corriere della Sera - ed. Roma”
«Vengo a Roma a fronte alta». Drusilla Foer, il personaggio della nobildonna toscana dai capelli bianco platino e dalla lingua tagliente che conta oltre centoquarantamila follower su Instagram e fa sold out nei teatri, sarà all'Ambra Jovinelli da domani a domenica con la versione aggiornata del cavallo di battaglia, lo spettacolo Eleganzissima .
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Recital che fra il reale e il verosimile racconta aneddoti tratti da una vita da sogno, vissuta fra Cuba, Italia, Stati Uniti ed Europa, costellata di incontri e amicizie con persone fuori dal comune e celebrità, Eleganzissima è scritto dalla stessa show-woman con la direzione artistica di Franco Godi. Anche in questa versione 2021 molta musica suonata dal vivo da Loris Di Leo al piano e Nico Gori al sax e clarinetto, per fare da contrappunto qui o da commento là, ai diversi momenti dello show: umoristici, malinconici, corrosivi, edificanti, in un palinsesto di emozioni che, come nel titolo dell'autobiografia da poco pubblicata, «non conoscono vergogna».
Seguendo nuovi tracciati narrativi verranno evocati sul palco i personaggi di contorno a Madame Foer: il compianto Hervé che l'ha lasciata vedova a Parigi, la detestabile Ornella sabotatrice domestica, il bel texano sposato in prime nozze scappato con un antiquario di Boston, il nipote Giacomo, tatuatissimo residente di Berlino, e molti altri ancora.
Ma è nel canto che Drusilla ritrova tutti i suoi chiaroscuri: da I will survive di Gloria Gaynor, alle atmosfere dannunziane di A vucchella , dalla Londra di Amy Winehouse a quella di David Bowie di Life on Mars? reinterpretata in chiave esistenzialista, la musica è l'alleata più fedele di un personaggio che sceglie di qualificarsi come «un'anziana soubrette».
Da domani all'Ambra Jovinelli, tempio del varietà decenni.
«Come vorrei anche io trenta ballerini in smoking! Sono sempre felice di tornare in questo teatro che ha visto veri e propri miti. Wanda Osiris, ad esempio, che non sapeva fare praticamente nulla a parte scendere le scale, eppure fece lo stesso cose meravigliose».
Anche il suo è un varietà?
pino strabioli e drusilla foer (1)
«Varietà è una parola che mi piace moltissimo, molto più di diversità ,la quale invece comincia a essermi davvero antipatica. La bellezza della varietà è proprio quello che voglio esprimere e incoraggiare».
Per Roma invece, che sentimenti prova?
«Vengo qui come farebbe un bambino nel paese dei balocchi. Mi piace bagnata di sole e mi piace nuvolosa perché è una città che mi rasserena sempre, anche se non è un posto facile. Roma non ti protegge, ti espone con la sua sfacciataggine barocca ed io ci vengo a fronte alta. Senza contare le soddisfazioni professionali che mi ha dato».
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Tra queste l'autobiografia «Tu non conosci la vergogna. La mia vita eleganzissima», uscita a ottobre.
«Un libro che racconta da dove vengo. C'è sempre interesse per capire da dove arriva l'unicità dell'altro, conoscere la genesi di una personalità. Bisogna mettere sul tavolo tutti gli elementi, le sofferenze, le passioni, le gioie. Tutto. E poi non volevo certo delegare altri a scrivere di me. Ho preferito farlo da sola».
Così come in scena.
«Anche lì voglio essere leale e il pubblico lo percepisce. Per questo, credo, non c'è mai stata la minima ostilità. Si ride, ci sono musicisti eccezionali, momenti drammatici che voglio bilanciare con la lievità, perché io stessa sono fatta così: l'intensità si alterna alla voglia di scherzare».
Cosa ci sarà di nuovo in questa versione dello show?
«Non vorrei svelare troppo, ma posso dire dell'inedito tratto da un progetto discografico a cui sto lavorando e firmato da un giovane autore di nome Luca Rossetti. Riprende il tema che mi è caro, ovvero che siamo tutte persone uniche e dobbiamo tenere in alto ciò che siamo nella nostra varietà. Dimenticavo: anche tolleranza è una parola che mi fa schifo».
Nel frattempo Drusilla continua a spendersi per campagne sociali e iniziative benefiche.
«Credo che la mia visibilità sia dovuta a ciò che faccio come artista, ma anche al mio modo di pensare. Per questo, restituendo un po' del tanto che ho ricevuto, mi fa piacere battermi per temi che non hanno la giusta considerazione.
Ci sono artisti che hanno avuto una visione diversa, ad esempio Lucio Dalla che non si è mai esposto sul suo orientamento sessuale perché voleva portare avanti la musica, altri come Tiziano Ferro che invece con grande coraggio hanno fatto coming out. Io rispetto entrambi».
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C'è un dress-code per vedere Eleganzissima?
«Sì, vestitevi come vi pare. Siate esattamente come siete, questa è la vera eleganza. Se qualcuno venisse in pigiama, io sarei al massimo della gioia».
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