“DUE FOTTUTI BASTARDI CINICI”. DI CHI PARLIAMO? DEGLI OASIS! – BARBARA COSTA: “SONO STATI GLI ULTIMI A SEGNARE UN’EPOCA. OGGI LIAM E NOEL GALLAGHER SONO DUE ULTRACINQUANTENNI CHE SI PARLANO A STENTO E SI FREQUENTANO ANCHE MENO. I PIÙ SAPIENTONI POSSONO PURE DIRE CHE GLI OASIS SI SONO SPACCATI PERCHÉ NOEL HA INSULTATO LA RAGAZZA DI LIAM, NO, È STATO LIAM A INFAMARE LA MOGLIE DI NOEL, MA NON È VERO, UNA VERITÀ È CHE NOEL E LIAM STANNO IN LITE DA ADOLESCENTI, QUANDO DIVIDEVANO LA STESSA STANZA, E UNA NOTTE…”
Barbara Costa per Dagospia
“Era un periodo fantastico per essere vivi. Una grande immensa esplosione di follia. Perché era pre digitale, pre talent show, e pre smartphone. E le cose avevano più significato. Il business ruotava intorno alla musica. Suonata. Diretta. Vera”. Parola di Noel. E di conseguenza… al diavolo voi che contate i giorni di questo 2025 mancanti alla reunion degli Oasis, e al diavolo quei gen Z che i 90s non se li sono respirati e assillano i maroni per sapere com’erano.
Com’erano??? I 90s sono stati il terreno fertile della m*rda attuale che ci tocca vivere. E sui 90s regnavano loro, gli Oasis, dei fratelli Gallagher, Liam e Noel. Com’erano??? Arroganti, str*nzi, velenosi e malmostosi, maleducati, sfottenti, indisposti e indisponibili. Dei “f*ttuti bastardi cinici”, e “strafatti come scimmie”. Ma accidenti a loro autori di 2 dischi – "Definitely Maybe" e "What’s The Story (Morning Glory?)" – che cr*sto che darei per sentirne solo mezzo simile. Missili. Gli ultimi a stemmare un’epoca. Che non tornerà.
Liam e Noel, non torneranno, oggi che sono due puliti +50enni che si parlano a stento, e si frequentano anche meno. È tutto finito quando è iniziato, se non prima. I più sapientoni possono pure dire che gli Oasis si sono spaccati perché Noel ha insultato la ragazza di Liam, no, è stato Liam a infamare la moglie di Noel, ma non è vero, una verità è che Noel e Liam stanno in lite da adolescenti, quando dividevano la stessa stanza, e una notte Liam, “fuori come un balcone”, ha pisciato sullo stereo di Noel, marcendoglielo.
Altri musicologi possono pure obiettare che gli Oasis sono finiti perché Liam, troooppo sbronzo, ha iniziato a non presentarsi sul palco, o a starci e però mollandolo dopo una manciata di canzoni. Possono pure blaterare che i fratelli Gallagher hanno sc*zzato perché Noel voleva cantare al posto di Liam fregandogli il posto.
Una verità è che è stato Noel il primo a lasciare gli Oasis quella volta che Liam in concerto si è sniffato amfe credendola coca per poi cantare strofe a caso. E tirando il tamburello addosso a Noel. Centrandolo. E con Noel che gli ha spaccato la testa con una mazza da cricket. E con Liam che col biglietto di addio di Noel ci si è tirato due strisce.
Gli stessi Liam e Noel ammettono che, da Oasis, si sono picchiati “solo” 5 volte. “Sa il caz*o”, è la loro risposta più sincera. Perché è vero che per arrivare al numero 1, partendo da una casa popolare di Manchester, figli di un muratore a giornata e di una donna che pulisce 5 case al giorno per crescere da sola i figli dopo averli tolti a un padre che li picchiava a sangue… sì, riuscire, avere successo, reale, non pompato, e farsi baciare il c*lo in patria e dagli USA e un po’ in tutto il mondo.
noel gallagher e sua moglie meg 1998
Dice Liam: “Noi Oasis non abbiamo mai leccato il c*lo a nessuno. Conosco grandi band che per diventare tali son state messe a 90 e f*ttute per bene. Io posso sedermi senza che mi faccia male il didietro, e mi sta bene così”. Agli Oasis frega meno di zero di tutto e di tutti: “Nessun’altra star ci emoziona o ci impressiona. Tranne Paul McCartney. Una volta ci hanno messo allo stesso tavolo con Tony Blair. Chi caz*o è Tony Blair?????”.
In un presente di social vittimismo a dittatura, miei cari, con gli Oasis cascate male. Loro stessi schifano la loro miseria di nascita, ma non c’è “sterla” che possa farla finire nei loro brani: “Noi non siamo vittime e non lo saremo mai. Ti risolvi i tuoi problemi per conto tuo. Solo il più forte sopravvive”. Le loro canzoni sono figlie del genio compositivo di Noel, i cui testi “non significano niente”. "Slip inside the eye of your mind". Che caz*o vuole dire? Nulla. Oasis, per che caz*o sta? Per nulla. “Anche The Who è un nome di m*rda. E Beatles? Che caz*o di nome…”.
E gli U2? “Cantassero "One", e la finissero di romperci i c*glioni con la fame in Africa”. Non ti sta bene? “La nostra musica si mangia la tua a colazione, e quella dei tuoi amici, e degli amici dei tuoi amici”. E le groupie? “Le pollastre. Venivano appresso a noi, sc*pavano con noi, però si dicevano innamorate dei Take That…! Non si possono lamentare. Sempre stati dei gentiluomini”. Tv gettate dalla finestra. Camere di hotel devastate. “Animali”, per la stampa.
E che ci faceva, Kate Moss, a casa Gallagher, anche per 15 giorni di seguito? Liam non ha mai preso un microfono in mano. Non sa cantare se non “fermo, immobile, dietro l’asta, le mani dietro la schiena. È il mio ring”.
I Gallagher in concerto né parlano né ti salutano: “Non siamo mica al f*ttuto cabaret. Noi non siamo qui per farvi ridere né per dirvi proprio un caz*o di niente. Le chiacchiere le facciamo dopo, al bar”. Dio benedica i cantanti di oggi. “Col caz*o e fuori dal caz*o. Questi mica hanno vissuto”. D’ You Know What I Mean?
(virgolettati presi da "Supersonic. L’autobiografia degli Oasis", ed. Baldini+Castoldi).
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