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È FINITA LA PACCHIA PER I MIGNOTTONI DI DUBAI! – LA GRAN BRETAGNA ALLARGA A 25 PAESI IL DIVIETO D'INGRESSO PER TENTARE DI FRENARE IL CORONAVIRUS: NELLE LISTA ROSSA CI SONO ANCHE GLI EMIRATI ARABI, FINITI NEL MIRINO DOPO LE FOTO DELLE VACANZE DORATE PUBBLICATE DA RICCASTRI, INFLUENCER E SMANDRAPPATE – CROLLA LA STRONZATA DEGLI SPOSTAMENTI “PER LAVORO” E IL GOVERNO IMPORRÀ AGLI INGLESI CHE RIENTRANO UNA QUARANTENA STILE WUHAN. MA C'E' ANCORA CHI SE NE FOTTE...

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DAGONEWS

 

Cocktail a bordo piscina, narghilè che passano da una bocca all’altra e appunatamenti dal parrucchiere. Gli influencer inglesi che svacanzano a Dubai se ne fottono delle restrizioni imposte dalla Gran Bretagna e non sembrano preoccupati di correre in aeroporto per evitare la quarantena. La deadline era fissata alle 13 di oggi: da quel momento chiunque rientri in gran Bretagna dai 25 Paesi in lista rossa, compresi gli Emirati Arabi, dovranno rispettare la quarantena di 10 giorni a casa.

 

influencer a dubai 13

Solo dall’8 febbraio scatteranno ulteriori restrizioni: chi farà ingresso nel Paese verrà “deportato” in un hotel per la quarantena. Ma le nuove restrizioni non sembrano preoccupare influencer, modelle e mignottoni in vacanza che continuano a postare sui social le immagini dalla loro vacanza.

 

Da "travelnostop.com"

 

Si allarga a 25 Paesi, dai precedenti 22 annunciati, il divieto d’ingresso imposto dal governo britannico nell’ambito di una più generale stretta anti Covid ai confini britannici per cercare di frenare la circolazione di nuove varianti del coronavirus: in primis le temute mutazioni identificate in Brasile e in Sudafrica. Il provvedimento include ora nella ‘lista rossa’ dei collegamenti a massimo rischio anche Emirati Arabi Uniti, Ruanda e Burundi, che vanno ad aggiungersi ai 21 Stati sudamericani, dell’Africa australe e al Portogallo sottoposti a bando di viaggio temporaneo.

 

Taylor Mega a Dubai

Il provvedimento prevede lo stop di tutte le partenze e quello degli arrivi di chi non sia cittadino o residente nel Regno Unito o in Irlanda. Previsto pure l’obbligo di quarantena per 10 giorni senza eccezione, nei casi di rimpatrio, in isolamento in strutture alberghiere sorvegliate destinate a essere messe a disposizione dal governo.

 

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Per i viaggiatori in arrivo nel Regno da tutti gli altri Stati del mondo (Italia inclusa) resta invece in vigore solo l’obbligo di un test Covid negativo eseguito entro 72 ore prima della partenza e quello di un isolamento precauzionale di 10 giorni a domicilio. Previsti inoltre per tutti controlli di polizia più severi – anche fisici – alla frontiera e confermato il divieto di qualunque viaggio non giustificato da motivi essenziali, medici o di lavoro, in arrivo come in partenza.

 

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Con l’indicazione, ribadita sia dal premier Boris Johnson sia dalla ministra dell’Interno, Priti Patel, che gli spostamenti per turismo in presenza dell’attuale lockdown vanno considerati ora “illegali”; e che non saranno ammessi come viaggi “di lavoro” i trasferimenti di “influencer” e affini verso località di vacanza pubblicizzati nei rispettivi profili sui social media.

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