È FINITA LA PACCHIA PER "IL TAMUNGA" - ARRESTATO IN BRASILE ROCCO MORABITO, BOSS DELLA 'NDRANGHETA EVASO NEL 2019 IN URUGUAY: ERA IL LATITANTE PIÙ PERICOLOSO D'ITALIA DOPO MATTIA MESSINA DENARO - LA SUA FUGA È DURATA 23 ANNI, PASSATI NEL LUSSO PIÙ SFRENATO: VIVEVA IN UNA RICCA VILLA CON PISCINA, VIAGGIAVA SONO NEI MIGLIORI HOTEL - QUELLA VOLTA CHE RIUSCÌ A SCAPPARE DAL CARCERE DI MONTEVIDEO IN MANIERA ROCAMBOLESCA, ATTRAVERSO UN TUNNEL E POI SUI TETTI DELLA PRIGIONE...
Francesco Grignetti per "La Stampa"
Dal Sudamerica alla sua Calabria, per Rocco Morabito, detto "il Tamunga", c'è sempre stato un ponte. E lui, considerato il primo broker della droga dei clan calabresi, attraverso quel ponte ideale faceva transitare tonnellate di cocaina, che poi le 'ndrine avrebbero smistato in giro per il mondo, il che ha reso la 'ndrangheta una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo e lui, uno dei dieci latitanti più ricercati dalle polizie del pianeta.
In Italia è stato condannato a trent'anni per associazione mafiosa e traffico internazionale di stupefacenti. La sua lunghissima latitanza è finita ieri a Joao Pessoa del Brasile, grazie ai Ros dei carabinieri, l'Fbi, la Dea e la polizia federale brasiliana.
rocco morabito era evaso di galera in uruguay
In Italia, Morabito era considerato il latitante più pericoloso di tutti, secondo solo a Mattia Messina Denaro, il boss imprendibile di Cosa Nostra. Lo hanno arrestato assieme a un altro criminale di origini calabresi, il torinese Vincenzo Pasquino, anche lui dedito al traffico di coca.
il primo arresto di rocco morabito in hotel
È nato in provincia di Reggio Calabria, ad Africo, Morabito, nel 1966. Di famiglia schiettamente mafiosa, parente del temuto boss Peppe "Tiradritto" Morabito, a vent'anni era già considerato il re della coca di Milano. La sua ascesa s'interrompe bruscamente a metà degli Anni Novanta, quando è costretto a lasciare in fretta l'Italia. Nel febbraio 1995, il primo ordine di cattura internazionale. Inutile.
Morabito inizia una lunghissima latitanza, durata 23 anni, durante la quale non interrompe mai i contatti con i clan d'origine, ma al contrario estende i suoi traffici. Il suo regno ha le basi in Uruguay, a Punta del Este, nota località di vacanza e di frontiera, dove non la legge non esiste, a un passo dal confine brasiliano.
foto segnaletiche del boss morabito
In Uruguay si spacciava per Francisco Antonio Capeletto Souza, imprenditore brasiliano, attivo nell'import-export e nella coltivazione intensiva di soia. Una copertura che ha tenuto per decenni. In Uruguay lo arrestarono già nel 2017. Viveva in una ricca villa con piscina, nel quartiere di Beverly Hills, scopiazzato in tutto e per tutto, anche nel nome, con l'omonima città californiana.
Quando viaggiava, sceglieva solo i migliori hotel. E infatti lo arrestarono nella hall di un albergo. Quella volta sembrava che l'estradizione fosse a portata di mano. Ma i miliardi del narcotraffico fanno miracoli. E Morabito nel 2019, alla vigilia del trasferimento in Italia, riuscì a evadere dal carcere di Montevideo in maniera rocambolesca, attraverso un tunnel e poi sui tetti del carcere. Scomparve nuovamente nel nulla, assieme a tre compagni di evasione. Tre detenuti brasiliani.
arrestato in brasile il boss rocco morabito
Negli ultimi due anni, gli investigatori italiani lo hanno cercato setacciando l'intero continente americano. Alla fine i carabinieri del Ros, presenti anche i colleghi dei comandi di Locri, Torino e Reggio Calabria, lo hanno rintracciato in Brasile. Di nuovo in una località super-turistica. Di nuovo calato nel lusso più sfrenato.
ROCCO MORABITO - LA VILLA IN CUI FU ARRESTATO NEL 2017arrestato rocco morabito 7arrestato rocco morabito 1ROCCO MORABITO