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LO SPACCIATORE DI MICCICHÈ È SPACCIATO – È FINITO AI DOMICILIARI LO CHEF MARIO DI FERRO, GESTORE DEL RISTORANTE DI VILLA ZITO, NELLA CENTRALISSIMA VIA LIBERTÀ, A PALERMO: ERA STATO BECCATO A CEDERE UNA DOSE DI COCAINA A UN BUROCRATE A CONTRATTO DELL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA E DA LÌ ERA SCATTATA UN’INDAGINE CHE HA PORTATO A CLIENTI ILLUSTRI – TRA I PIÙ ASSIDUI C’ERA GIANFRANCO MICCICHÈ, EX PRESIDENTE DELL’ARS ED EX SENATORE DI FORZA ITALIA CHE REPLICA: "NON SONO INDAGATO. ALLE SUE FESTE NON HO MAI…"
1. BLITZ CONTRO PUSHER DEI VIP DI FERRO. «COCAINA ANCHE A MICCICHÉ. ANDAVA A PRENDERE LA DROGA CON L’AUTO BLU». LUI: «NON SONO INDAGATO»
Estratto dell'articolo di Lara Sirignano per www.corriere.it
«Prima di potere dire qualcosa devo capire cosa c’è nell’inchiesta in cui non sono indagato, ma posso dire che sono dispiaciuto per Mario Di Ferro — ha commentato Miccichè in mattinata —: è un caro amico che conosco e frequento da moltissimi anni. Andavo alle sue feste che erano sempre molto divertenti, frequentate da tantissima gente e dove non ho mai visto della droga», replica il politico.
2. ARRESTATO LO CHEF DI FERRO: SPACCIAVA COCAINA A MICCICHÈ. L’EX PRESIDENTE DELL’ARS COMPRAVA LA DROGA IN AUTO BLU E LAMPEGGIANTE
Estratto del'articolo di Salvo Palazzolo per www.palermo.repubblica.it
Il 4 aprile, i poliziotti della squadra mobile avevano fermato in centro città lo chef Mario Di Ferro, gestore del ristorante di Villa Zito, mentre cedeva una dose di cocaina a un burocrate a contratto dell’Assemblea regionale siciliana, Giancarlo Migliorisi. Si era subito capito che quel blitz era parte di un’indagine molto più ampia. Oggi, è arrivata la conferma: Mario Di Ferro è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di essere lo spacciatore di tanti vip. Uno, soprattutto: Gianfranco Miccichè, ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana ed ex senatore, che non è indagato
[…]
Miccichè era uno dei più assidui clienti di Mario Di Ferro, che aveva avviato una florida attività parallela. La polizia ha arrestato anche due spacciatori che lo rifornivano, Gioacchino e Salvatore Salamone, ora sono rinchiusi in carcere. Obbligo di firma, invece, per tre collaboratori dello chef: si tratta di Pietro Accetta, Gaetano Vara e Giuseppe Menga. Ad incastrarli sono state le intercettazioni e i pedinamenti fatti dalla squadra mobile diretta da Marco Basile e dalla nuova “Sisco”, la sezione investigativa del Servizio centrale operativo.
Per mesi, i poliziotti hanno sentito i clienti che chiedevano allo chef dosi di cocaina, utilizzando le espressioni più colorite. Pensavano così di dissimulare l’acquisto di droga, ma l’attività di spaccio non è sfuggita a chi indagava […] i pusher andavano direttamente a Villa Zito. E sono stati immortalati dalle telecamere piazzate dalla polizia all’esterno, nella centralissima via Libertà. Dopo ogni telefonata di Miccichè, Di Ferro chiamava i pusher e li convocava a Villa Zito. Poco dopo arrivava l’esponente politico, in auto blu e lampeggiante. Con tanto di autista.
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