castellini

SVASTICHELLE AL PROSECCO – ECCO CHI È LUCA CASTELLINI, IL LEADER DEGLI ULTRÀ DEL VERONA E DI "FORZA NUOVA" CHE SI È SCONTRATO CON BALOTELLI: “INNEGGIARE AL NAZISMO E’ GOLIARDIA. HITLER HA COMMESSO MENO CRIMINI DELLA DEMOCRAZIA, DI STALIN E DELLA CHIESA. GLI EBREI? HANNO SUBITO UN GENOCIDIO EPPURE COMANDANO IL MONDO - LA COMMISSIONE SEGRE? UNA PAGLIACCIATA. BALOTELLI? E’ UN GIOCATORE FINITO. CE L’ABBIAMO ANCHE NOI DEL VERONA UN NEGRO" – VIDEO

Claudio Del Frate e Angiola Petronio per corriere.it

 

 

castellini

Capo ultrà del Verona ma anche dirigente di Forza Nuova: sono queste le coordinate pubblica di Luca Castellini, 44 anni, esponente dell’ultradestra che ha dichiarato che Mario Balotelli «non sarà mai italiano». Ricevendo una piccata replica dal calciatore. Castellini incarna la saldatura, presente in molti stadi d’Italia, tra tifo oltranzista e ideologia neonazista. Anche ieri, dopo il polverone di polemiche suscitato dalle sue parole, ha pubblicato su twitter una frase che non lascia equivoci: «sarò perseguitato e odiato dai controllori ed esecutori della commissione Segre?».

adolf hitler

 

 

 

Hitler allo stadio

Cori da ultrà e slogan xenofobi e neo fascisti si mescolano nell’immaginario di Castellini: «Siamo una squadra a forma di svastica, che bello se ci allena Rudolf Hess» dice del suo Verona. E intervistato dai microfoni di «Non è l’arena» se la cava dicendo: «E’ solo una goliardata, per noi è una cosa divertente. Hitler si è macchiato di atrocità molto meno della democrazia, di Stalin, della Chiesa. Gli ebrei hanno subito un genocidio? Eppure comandano il mondo». Un video in rete lo immortala mentre dal palco di un raduno di tifosi gialloblu proclama: «Chi ci ha regalato questa festa ha un nome e un cognome: Adolf Hitler!».

 

 

castellini

 

A destra del centrodestra

Verona è una delle città italiane dopo con maggiore virulenza si stanno manifestando sentimenti dell’ultradestra: Castellini partecipò (ma non prese la parola) anche al congresso della famiglia organizzato un anno fa, proprio nella città scaligera, dai conservatori cattolici.

 

luca castellini

La sua linea politica, tuttavia, non aderisce a quella della Lega o Fratelli d’Italia. Sempre in occasione del voto sulla mozione Segre in Senato aveva definito «una pagliacciata» l’astensione del centrodestra. Avrebbe preferito un no esplicito. E ora annuncia che sarà in piazza il 9 novembre «per rispondere all’ennesimo tentativo di imbavagliare il dissenso e la libertà di espressione degli italiani, contro ogni Ministero della verità!».

 

 

 

L’arresto del 2003

ultras hellas verona

Oltre che su twitter (dove lamenta la chiusura della pagine vicina all’ultradestra italiana «Il primato nazionale») Castellini è attivo anche su V-kontakt, il cosiddetto «facebook russo» grazie al quale è possibile aggirare la policy antirazzista del social di Zuckerberg. Un social molto frequentato da militanti dell’ultradestra di tutta Europa. Nel suo curriculum spiccano anche un comunicato (a nome di Forza Nuova del Nord Italia) a difesa di Luca Traini, l’esponente dell’ultradestra che ferì a colpi di pistola sei immigrati a Macerata, e anche un arresto risalente al 2003: finì in manette per un raid, compiuto con altri estremisti, ai danni del fondamentalista islamico Adel Smith avvenuto in diretta durante una trasmissione tv di un’emittente veronese. In appello è stato assolto da ogni accusa.

MARIO BALOTELLI

 

Daspo fino al 2022

Attualmente Castellini può seguire le partite del Verona solo dalla tv: è colpito infatti da un Daspo fino al 2022. Ex portavoce della Curva Sud, ruolo da cui è stato detronizzato, mantiene però il controllo di una parte della tifoseria. «Preciso che non sono a capo di nessuna curva e che qualsiasi mia dichiarazione passata presente o futura è fatta solo e soltanto come dirigente di Forza Nuova». nella vita privata è sposato, padre di due figli e ha un diploma di ragioneria. Il temperamento del personaggio non ammette mezze misure. Anche ieri, di fronte alla replica di mario balotelli non ha perso tempo e ha replicato: «Balotelli volevi godere del black pass de “il negro ha sempre ragione”, ma tu sei più stupido che negro».

balotelli 89balotelli 90

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…