cantone palamara

DI CHI E’ LA MANINA CHE HA CHE HA FATTO USCIRE, DALLA PROCURA DI PERUGIA, CARTE COPERTE DA SEGRETO E LE HA CONSEGNATE A “CORRIERE” E “REPUBBLICA” PER COLPIRE LUCA PALAMARA? - SI TRATTA DELLE (ENNESIME) DICHIARAZIONI CHE AMARA HA RILASCIATO CONTRO L'EX PM, IN QUESTO CASO IN UN PROCEDIMENTO PER ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE - AMARA HA RIFERITO CHE, NEL 2015, MENTRE SI TROVAVA A BORDO DI UN AEREO CON PALAMARA, AVREBBE RICEVUTO DA QUEST'ULTIMO, AI TEMPI IN CUI ERA CONSIGLIERE DEL CSM, UNA PRESUNTA RICHIESTA DI 30 MILA EURO, PER AGGIUSTARE UN PROCEDIMENTO DISCIPLINARE - UN'ACCUSA CHE PALAMARA CONSIDERA SENZA ALCUN RISCONTRO E FACILMENTE CONTESTABILE…

raffaele cantone foto di bacco

Giacomo Amadori per “la Verità”

 

Come un fantasma, a Perugia, a tre anni di distanza dal Palamara-gate, è ricomparsa la manina che sottrae dalla Procura umbra carte coperte da segreto e le consegna sempre agli stessi giornali per far bombardare l'ex presidente dell'Anm, ma non solo. Nel 2019 su alcuni quotidiani, Corriere della Sera e Repubblica in testa, apparvero succose intercettazioni in quel momento in viaggio da Perugia verso il Csm.

 

luca palamara foto di bacco

Nessuno scoprì (o volle scoprire) l'autore. Ma con quest' ultima fuga di notizie fotocopia, forse il mariuolo, come ogni criminale seriale, potrebbe aver lasciato un'impronta decisiva sulla scena del crimine. In questo caso ha messo in circuito la richiesta di archiviazione per i fatti collegati alla loggia Ungheria e descritti ai pm dal faccendiere Piero Amara. In quelle 167 pagine erano citate vicende ancora coperte da segreto.

 

Comprese alcune dichiarazioni testimoniali non ancora contestate a Luca Palamara e pronte per essere depositate nel processo per corruzione già in corso a Perugia.

Il procuratore Raffaele Cantone ha annunciato una guerra senza quartiere a quello che ha già bollato senza giri di parole come «un traditore», nonché colpevole di «una porcata».

 

piero amara

Per la toga si tratta di una «vicenda di gravità inaudita» che può essere paragonata alla divulgazione dei verbali di Amara. La richiesta di archiviazione, come è specificato in un comunicato diffuso ieri, non era stata ancora inviata né alla Procura generale di Milano, né a quella della Cassazione, né alla polizia giudiziaria. Anche il Gico della Guardia di finanza, che aveva chiesto copia del provvedimento, sarebbe rimasto a mani vuote. «Nell'interesse vostro, l'avrete quando l'avranno tutti», sarebbe stato spiegato ai militari. «È un fatto gravissimo», ha rincarato la Procura con le agenzie. «Faremo tutto il possibile per accertare da dove sia uscita».

raffaele cantone presidente della corte

 

Come dimostrano altre indagini su rivelazioni di segreto, in questi casi volere è potere.

Sabato mattina, dopo aver letto un articolo sul Fatto quotidiano che conteneva diversi virgolettati della richiesta, Cantone ha immediatamente fatto aprire un fascicolo a modello 45 (senza ipotesi di reato, né indagati) che però a partire da stamattina è diventato un modello 44 per rivelazione di segreto.

 

Anche perché ieri sono usciti due articoli fotocopia su Corriere della Sera e Repubblica che riguardavano le nuove accuse di corruzione e istigazione nei confronti di Palamara che hanno fatto immaginare a Cantone che qualcuno sia andato a pescare proprio quel capitoletto nelle 167 pagine della richiesta e lo abbia poi consegnato ai cronisti. Insomma, un sicario con un preciso obiettivo, lo stesso di chi ha colpito nel 2019.

piero amara 6

 

Il procuratore è in attesa delle prossime pubblicazioni sui giornali e di un qualche passo falso della talpa. Gli inquirenti escludono che la richiesta possa essere uscita dall'ufficio gip, ma notano che il corposo documento da quattro o cinque giorni era oggetto di fotocopie negli uffici di cancelleria e di passaggi da una stanza a un'altra. Per questo i pm stanno cercando di capire se, durante queste operazioni, le carte possano essere fuoriuscite in modo clandestino per finire magari in mano a qualche investigatore e poi nei computer dei giornalisti.

 

VELA PUBBLICITARIA DI LUCA PALAMARA A ROMA

Con alcuni stretti collaboratori Cantone ha escluso categoricamente il possibile coinvolgimento nella fuga di notizie dei sostituti procuratori che lo affiancano, Gemma Miliani e Mario Formisano. Il magistrato napoletano è pronto a mettere la mano sul fuoco sulla lealtà dei suoi due dioscuri, di cui sostiene di fidarsi quasi più che di sé stesso. «Se fossero loro la delusione sarebbe enorme, la più grande della mia vita. Un vero atto di tradimento», ha commentato con il tono di chi ritiene di essere di fronte a un'ipotesi dell'irrealtà. E allora?

 

In questo momento i principali indiziati sembrano essere gli operatori della polizia giudiziaria che hanno rapporti costanti con le cancellerie ed è a quel livello che gli inquirenti stanno cercando la falla.

 

myrta merlino alessandro sallusti luca palamara matteo salvini foto di bacco

Ieri Palamara ha presentato a Firenze, competente per i reati dei magistrati di Perugia, una denuncia per la fuga di notizie che lo riguarda. Si tratta delle (ennesime) dichiarazioni che Amara ha rilasciato contro l'ex pm, in questo caso nell'ambito di un procedimento per istigazione alla corruzione.

 

L'avvocato siracusano ha riferito che, nel 2015, mentre si trovava a bordo di un aereo con Palamara, avrebbe ricevuto da quest' ultimo, ai tempi in cui era consigliere del Csm, una presunta richiesta di 30.000 euro, per aggiustare un procedimento disciplinare riguardante l'ex pm Antonio Musco. Un'accusa che anche in questo caso Palamara considera senza alcun riscontro e facilmente contestabile, carte alla mano. Le stesse che sta mettendo da parte con gli avvocati.

 

luca palamara marcello melandri foto di bacco

«Palamara purtroppo ha straragione. Ha fatto benissimo a denunciare», ha commentato con i suoi collaboratori Cantone. Per una volta l'ex presidente dell'Anm e il suo grande accusatore si sono trovati dalla stessa parte del campo. Come ai tempi in cui giocavano nella Nazionale magistrati. Infatti in Procura ritengono che questa fuga di notizie danneggi «in modo rilevantissimo» le inchieste, anche perché «la vicenda Palamara è solo un pezzetto della richiesta di archiviazione». Ma evidentemente qualcuno ha interesse solo a quello.

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...