“HA URLATO? E’ STATA COLLABORATIVA DURANTE L’AMPLESSO?”: LE DOMANDE ALLA RAGAZZA CHE ACCUSA CIRO GRILLO E GLI AMICI DI STUPRO DI GRUPPO – E’ STATO MOSTRATO UN FILMATO IN CUI LA PRESUNTA VITTIMA RACCONTA DI AVER DORMITO DA UN RAGAZZO APPENA CONOSCIUTO (COSA CHE LEI AVEVA SMENTITO) – PROIETTATI DIVERSI FOTOGRAMMI HARD IN CUI LA RAGAZZA SEMBRA PARTECIPARE ATTIVAMENTE AL RAPPORTO. LE RIPRESE CONTRADDICONO LA RICOSTRUZIONE DELLA DENUNCIA IN CUI L’ACCUSATRICE RACCONTO’ CHE I RAGAZZI L’AVEVANO PENETRATA A TURNO MENTRE LEI ERA CARPONI. LA GIOVANE NEL FILMATO È SUPINA E QUINDI PERFETTAMENTE IN GRADO DI…”
il video di ciro grillo e vittorio lauria con la ragazza che dorme 2
Estratti da open.online
«Quando l’ha presa per i capelli ha usato una mano o tutte e due?». «I pantaloncini erano elasticizzati?». «Come hanno fatto a sfilarle gli slip e i pantaloni insieme?». Queste sono solo alcune delle 1.400 domande a cui ha dovuto rispondere Silvia, la ragazza che accusa Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria di stupro dopo la notte passata insieme nella villa a Porto Cervo del fondatore del M5s Beppe tra il 16 e il 17 luglio del 2019. Ieri si è svolta la penultima udienza di esame della teste, oggi ci sarà l’ultima. Poi il processo andrà velocemente verso la sentenza di primo grado.
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Quali atti di resistenza ha posto? Ha urlato? Ha parlato?
il video di ciro grillo e vittorio lauria con la ragazza che dorme 3
Silvia ha risposto come poteva. Ha detto di essere svenuta, di essersi trovata in balia di Grillo, Capitta e Lauria dopo la violenza sessuale di Corsiglia. Ma anche di non essere stata in grado di difendersi a causa dell’alcool.
Francesco Corsiglia al tribunale di TEmpio Pausania
vittorio lauria scherza con la presunta vittima di stupro
PROCESSO A GRILLO JR
Giacomo Amadori per “la Verità”
L’hanno fatta testimoniare dietro a un drappo nero.
In aula è stato proiettato un selfie della giovane mentre si muove davanti allo specchio con un asciugamano in testa, raccolto a mo’ di turbante.
La testimone ha confermato che dopo la doccia è solita sistemarsi i capelli in quel modo, rendendo plausibile il ricordo di una testimone della difesa che l’aveva vista nel patio apparentemente serena.
Quanto al filmato girato con il cellulare a casa di Ciro Grillo, un file dove, sorridendo, mostra il dito medio alla telecamera, ha dichiarato che in realtà quel gesto non era affatto scherzoso. La teste ha anche raccontato che a causa della violenza subita, a fine 2019, ha iniziato a drogarsi e che durante il lockdown si riforniva da due amici, di cui ha dovuto fare nomi (in un caso ha indicato anche il cognome).
Quando gli avvocati le hanno domandato se le fosse mai capitato, oltre che nella notte incriminata, di andare a dormire a casa di qualcuno appena conosciuto, la giovane ha negato. A questo punto i difensori hanno estratto dal cilindro un nuovo video inviato dalla studentessa all’amica A., il 5 settembre 2019. In esso la studentessa racconta un’altra esperienza sessuale «non consenziente» con un «amico» che in quel momento sta «stalkerando» la sua interlocutrice: «Non è nemmeno vicino ai tuoi standard.
È un deficiente di m… della Norvegia che ho conosciuto in discoteca una volta, avevo bisogno di un posto dove dormire e questo qua mi ha preso una mano e si è quasi fatto una s… da solo perché è così sfigato che non gliela davo nemmeno… lo odio […]credo abbia una ragazza, un qualcosa, una scopamica […] quando metto qualcosa di figo su Instagram mi aggiunge ‘sto sfigato e inizia a flirtare con me dicendo “non vedo l’ora di smash you”». Quindi consiglia all’amica di liberarsene in questo modo: «Gli devi dire che ti ho informato delle sue dimensioni».
In aula la giovane, che sarebbe stata sorpresa dalla proiezione, ha risposto che in realtà conosceva già il norvegese, ma non ha saputo riferirne il cognome.
Il discorso è passato allora all’altro presunto stupro subito in Norvegia, dal suo «migliore amico», David Enrique Bye Obando. La ragazza ha ribadito quanto aveva già rivelato a novembre: «È successo che mentre io stavo dormendo, lui mi ha penetrato e quando poi mi sono svegliata, mi sono accorta che ero da un lato, mi facevano tanto male le parti intime, ho provato a girarmi e lui mi ha coperto il volto e poi l’ho visto finire sul sacco a pelo».
La testimone ha aggiunto che con Bye Obando si sarebbe chiarita un anno dopo, quando lui le avrebbe spiegato che mentre facevano l’amore non si era accorto che lei dormisse. Alla fine non era stato denunciato.
Ieri non sono stati invece trasmessi in aula i tre video della presunta violenza in Sardegna. Infatti i giudici hanno fatto sapere di averli già visionati in Camera di consiglio e hanno solo verificato che fossero gli stessi citati dagli avvocati. Durante questa discussione, in cui sono stati mostrati alcuni frame, la ragazza ha lasciato l’aula.
I file, di 6, 11 e 25 secondi, sono una piccola sintesi dell’amplesso di gruppo. Le difese hanno chiesto alla ragazza se fosse stata «collaborativa» durante il rapporto e lei ha negato.
A questo punto si è reso necessario l’esame dei filmati, che la smentivano, almeno per la parte ripresa dal cellulare. L’avvocato Alessandro Vaccaro ha spiegato: «La scelta di farla uscire dall’aula arriva per un rispetto e una sensibilità nei confronti di questa ragazza, comunque e in ogni caso. Non vi era la necessità della sua presenza. La mia domanda era su una determinata situazione, mi ha risposto e il video doveva essere la contro prova alla sua risposta».
Infatti nelle immagini la ragazza sembra partecipare attivamente al rapporto, tanto che, quando la presunta vittima era stata sentita a verbale, la pm Laura Bassani le aveva domandato: «Tu ti reggevi con le mani oppure utilizzavi le mani per fare altro?».
La studentessa aveva tentennato: «Penso che le avessi sul letto». A quel punto il procuratore Gregorio Capasso le aveva ricordato quanto avesse dichiarato ai carabinieri («In quel momento perdevo l’equilibrio…»). E poi aveva aggiunto: «Diciamo che delle mani non ricordi nulla…». A questo punto la presunta vittima aveva sospirato: «Poi ho visto nero, io non ci ho veramente più visto».
Nella sua prima denuncia l’accusatrice era stata molto precisa: i ragazzi l’avevano penetrata a turno mentre lei era a carponi e non riusciva a vedere niente se non in tralice. Solo l’imputato Vittorio Lauria era davanti a lei e la aveva costretta a un rapporto orale: «Mi afferravano per i fianchi rimettendomi in posizione di quadrupede […]. Non so chi abbia iniziato, io vedevo con la coda dell'occhio che erano tutti vicini e che erano tutti nudi, sentivo che si chiamavano per nome tra di loro, e si dicevano “ora tocca a me, dai spostati”, e sentivo che si davano il cambio. Dalla posizione in cui mi trovavo non riuscivo a vederli in faccia […] riconoscevo che c’erano tre persone dietro di me perche vedevo le loro gambe e riconoscevo le voci di Francesco, Ciro ed Edoardo». I video trovati nei telefonini degli imputati mettono in discussione tale ricostruzione.
La ragazza nel filmato più lungo non è a carponi, ma è supina e quindi perfettamente in grado di riconoscere i suoi presunti stupratori (Edoardo Capitta alla sua sinistra, Ciro Grillo alla sua destra e Vittorio Lauria di fronte) e di vedere che Francesco Corsiglia non sta partecipando all’atto sessuale di gruppo.
Nei video non si vede il sesso orale praticato a Lauria, ma quello con Capitta e Grillo. Quest’ultimo è l’unico che appoggia le mani sulla testa della giovane durante la fellatio e pronuncia la frase che in qualche modo evoca quella riportata nel verbale: «Dopo trombo io». Il volto di Ciro è quasi comico. Mentre viene ripreso in quello che oggi è considerato uno stupro, fissa la microcamera del cellulare con un sorriso a 32 denti e fa espressioni degne di Aldo Baglio nel suo famoso tormentone: «Non ci posso credere».
La testimone ha provato a giustificare tutte queste discrepanze con lo stato di ebbrezza che, però, è stato in parte negato dall’amica Rebecca e confligge con la dovizia dei particolari riportati nella denuncia. Nei mesi successivi ai fatti la giovane, prima di avere il crollo psicologico evidenziato dal suo avvocato, ha lasciato tracce di un’altra ragazza, non così turbata dagli eventi.
Per esempio con le amiche è riuscita a parlare della sua turbolenta vita sentimentale quasi con autoironia: «La sfiga madornale è il fatto che magari mi faccio gente in diverse serate, poi me le ritrovo lì, tutti insieme allo stesso tavolo e son tipo “Ah guarda il gruppetto che mi sono fatta a luglio”, magari, o a giugno o a marzo, sempre così, ma che cazzo di sfiga». Poi, in vacanza alle Galapagos con la famiglia, si è fatta riprendere mentre esegue uno strip tease da modella in riva al mare, un video in cui si libera di una leggera camicia a righe e rimane in topless.
il servizio su ciro grillo and friends quarto grado
Le difese hanno anche depositato una rivista di moda sulla cui copertina compare la presunta vittima con indosso una succinta tutina a rete da mistress, con piccoli intarsi di pelle e borchie. Un’immagine che il sito di modelle per cui lavorava ha usato anche per farle gli auguri di buon compleanno.
L’intero servizio, di una ventina di pagine, contiene scatti che la ritraggono in mini abiti e biancheria (compreso un body fatto di piccole strisce di tessuto) che lasciano molto poco spazio alla fantasia. Per le difese tale attività da mannequin, dovrebbe dimostrare che, almeno per un periodo, dopo il presunto stupro, la giovane avrebbe continuato a fare una vita normale.
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