big cacace calonego al qaeda

E’ STATA AL QAEDA, ANZI NO - POLEMICHE TRA FAZIONI LIBICHE SU CHI ABBIA RAPITO I TECNICI ITALIANI CACACE E CALONEGO. PER L’ESERCITO NAZIONALE E’ STATA AL QAEDA, IL SINDACO DI GHAT PARLA DI CRIMINALI COMUNI. LA VERITA’ E’ CHE IL CAOS IN LIBIA E’ TALE CHE NESSUNO CI HA ANCORA CAPITO NULLA

Carlo Panella per “Libero Quotidiano

 

BRUNO CACACE DANILO CALONEGOBRUNO CACACE DANILO CALONEGO

Le fazioni libiche non hanno perso l' occasione per strumentalizzare per bassi motivi di polemica politica interna anche il rapimento di lunedì scorso, a Ghat, dei due tecnici italiani (e un canadese) Bruno Cacace e Danilo Calonego. Un brutto ma purtroppo abituale spettacolo, iniziato subito dopo la notizia dell' agguato e che ha avuto ieri un nuovo episodio quando il colonnello Ahmed al Mismari, portavoce dell' autoproclamato Esercito nazionale libico guidato dal maresciallo Haftar, ha affermato che «il rapimento avvenuto a Ghat porta la firma di al Qaeda; il sequestro è stato compiuto da una banda criminale, tuttavia per come è stato eseguito i segni sono quelli lasciati solitamente dall' organizzazione di al Qaeda».

 

MOKHTAR BELMOKHTARMOKHTAR BELMOKHTAR

Tesi subito fermamente respinta da Muhammad Saleh, sindaco di Ghat: «Non è stata Al Qaeda ma un gruppo fuorilegge. Non neghiamo che Al Qaeda sia attiva nella regione di Ghat, siamo al corrente della sua presenza, ma affermiamo con certezza che non è Al Qaeda ad aver rapito i due italiani. Abbiamo forti sospetti su un gruppo fuorilegge attivo al di fuori della città e con cui non siamo ancora entrati in contatto, certo, non escludiamo che questo gruppo potrebbe consegnare gli ostaggi ad Al Qaeda, ma ovviamente non ce lo auguriamo».

 

mokhtar belmokhtarmokhtar belmokhtar

Il sindaco Muhammad Saleh non ha perso l' occasione per polemizzare col governo di Tripoli che, a suo dire, non fornisce alle autorità locali i mezzi indispensabili per effettuare le ricerche della banda dei rapitori con i due ostaggi: «Non abbiamo a disposizione un elicottero che sarebbe indispensabile, siamo in contatto con le autorità italiane che forse ce lo potrebbero mettere a disposizione, ma è il governo di Tripoli che dovrebbe fornircelo, non l' Italia».

 

MOKHTAR BELMOKHTAR  MOKHTAR BELMOKHTAR

Dunque, il solito, squallido caos libico, moltiplicato dalla complessa situazione del Fezzan e in particolare della regione di Ghat. Nella zona infatti transitano indisturbati da anni verso nord, sud e ovest i guerriglieri di Al Qaeda nel Maghreb Islamico e del gruppo Katibat al Mourabitoun, fondato dal famigerato terrorista algerino Mokhtar Belmokhtar e anche miliziani dell' Isis. Inoltre, a oriente di Ghat, nell' area di Ubari, sono attivi sia i miliziani ribelli Tuareg che quelli dell' Etna Tabù, da anni in guerra tra di loro. Il quadro è poi completato dal transito,sempre indisturbato, dei carovanieri diretti verso le spiagge libiche che commerciano in profughi.

 

roberta pinottiroberta pinotti

È comunque sempre più forte la sensazione che né il portavoce di Haftar né il sindaco di Ghat abbiano in realtà la minima idea di chi possano essere i rapitori e che usino anche di questo episodio per portare acqua al loro mulino. L' unica cosa certa è che la Farnesina, secondo le informazioni di cui dispone Libero, attraverso i suoi emissari locali, non è stata ancora contattata dai rapitori per avviare una trattativa (e per avere prove certe dell' esistenza in vita dei rapiti), come peraltro è scontato.

 

La prima urgenza dei rapitori è infatti quella di nascondere al sicuro gli ostaggi, la seconda è individuare un mediatore sicuro attraverso il quale condurre la trattativa senza rischiare di essere individuati e attaccati. Solo dopo che questi passaggi, che richiedono vari giorni, sono consolidati, possono iniziare contatti, fornitura di prove e trattative.

 

 

ROBERTA PINOTTIROBERTA PINOTTI

Sul rapimento è intervenuta ieri anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti, che ha smentito le voci che collegano questo rapimento ad una ritorsione contro l' Italia che ha appena deciso di inviare 200 soldati a Misurata a difesa di 300 operatori sanitari per il locale ospedale:

 

«C' è un' ottica molto italiano-centrica, forse un po' provinciale quando leggiamo le situazioni che avvengono nel mondo: in questo caso si tratta di due italiani e un canadese e allora non mi spiegherei perché tra i rapiti vi sia anche un canadese. Immediatamente da fonti libiche che e dalle autorità locali si è parlato di criminalità comune. Detto ciò su questi casi quello che possiamo fare è lavorare con il massimo riserbo».

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…