marco biagi simone boccaccini

È TORNATO IN LIBERTA' L'EX BRIGATISTA FIORENTINO SIMONE BOCCACCINI, COMPLICE DELL'OMICIDIO DI MARCO BIAGI, UCCISO NEL 2002 A BOLOGNA: IL 64ENNE HA USUFRUITO DI UNO SCONTO DI PENA PER BUONA CONDONNATA - BOCCACCINI (NOME IN CODICE TRA I BRIGATISTI "COMPAGNO CARLO") FU ACCUSATO DI AVER PARTECIPATO AI PEDINAMENTI DI BIAGI - VENNE CONDANNATO ALL'ERGASTOLO, PENA POI RIDOTTA IN APPELLO...

Estratto dell'articolo di Simone Innocenti per il “Corriere della Sera”

 

SIMONE BOCCACCINI

Ha saldato il suo debito con la giustizia e ieri mattina è uscito dal carcere di Alessandria, dove stava scontando la pena per aver preso parte all’omicidio di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle Br-Pcc la sera del 19 marzo 2002 a Bologna nei pressi della sua abitazione, in via Valdonica.

 

Simone Boccaccini, fiorentino, ora 64enne, era un idraulico dipendente del Comune di Firenze e sindacalista delle Rdb (poi radiato) quando fu arrestato grazie al lavoro investigativo dei poliziotti del «Gruppo Marco Biagi», all’epoca guidato dall’attuale numero due dell’Aise Vittorio Rizzi.

 

Una volta arrestato, Boccaccini si definì «militante del Partito comunista combattente». Salvo poi — all’indomani della prima sentenza del processo Biagi — scrivere una letta ai giudici: «Non ho mai fatto parte di organizzazioni eversive, tantomeno delle Br, e la sera del 12 marzo feci solo una grande cortesia a Roberto Morandi (ex tecnico radiologo di Careggi, anche lui condannato per l’omicidio Biagi, ndr ) andando a prenderlo sull’Appennino tosco-emiliano dopo una cena con un suo amico».

 

MARCO BIAGI

Boccaccini — o anche il «compagno Carlo», come veniva identificato nei documenti interni delle Br — è uscito grazie a una riduzione di pena di 10 mesi e alla buona condotta in carcere ravvisata dal Tribunale di Sorveglianza di Alessandria.

 

Il suo nome è legato all’omicidio di Biagi, il giuslavorista che aveva chiesto più volte invano la scorta al Viminale. A sparare — secondo quanto dichiarato da Cinzia Banelli, la «pentita del gruppo» — fu Mario Galesi, morto in un conflitto a fuoco nel quale rimase ucciso l’agente di polizia Emanuele Petri. Era il 2 marzo 2003: quel giorno fu arrestata Nadia Desdemona Lioce e — col passare dei mesi — la Digos ricostruì chi fossero le Br-Pcc. [...]

 

Accusato di aver partecipato ai pedinamenti di Biagi a Bologna nei mesi e nei giorni precedenti l’agguato, Boccaccini il primo giugno 2005 viene condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di Bologna. Pena ridotta il 6 dicembre 2006 a 21 anni in Appello, sentenza confermata in Cassazione l’8 dicembre 2007.

 

CLAUDIO SCAJOLA

Una condanna arriva a Boccaccini anche per Massimo D’Antona: assolto l’8 luglio 2005 dall’accusa di omicidio, viene condannato a 5 anni e 8 mesi per associazione sovversiva (confermata poi in Cassazione il 25 giugno 2007). Il 18 maggio 2019 lo sconto di pena: via 10 mesi in virtù della continuazione tra le due sentenze. Quella relativa a Biagi e l’altra a D’Antona. La pena complessiva — decidono i giudici — ammonta a 25 anni e 10 mesi.

 

 

[...] «I brigatisti che hanno ucciso mio padre devono scontare tutta la pena, altrimenti significa che non viene fatta giustizia un’altra volta, dopo il caso della mancata scorta al mio babbo», disse, alla vigilia del primo sconto di pena a Boccaccini nel 2019, Lorenzo, figlio di Biagi. Il «rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza», secondo l’allora ministro dell’Interno Claudio Scajola, che fu poi costretto a dimettersi.

Claudio Scajola

omicidio di marco biagi 3omicidio di marco biagi 2omicidio di marco biagi 1marco biagi 4MARINA ORLANDI MARCO BIAGI

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...