ENTRO IL 24 DICEMBRE IL GOVERNO RIUSCIRA’ A FAR SAPERE AGLI ITALIANI COSA SI POTRA’ FARE A NATALE E A CAPODANNO? CIRCOLA LA BOZZA DEL NUOVO DPCM CHE PREVEDE DI INTERROMPERE IL LOCKDOWN CON TRE GIORNI DI “ARIA”. QUESTA E’ LA LINEA DI CONTE MA IL GOVERNO E’ SPACCATO – I RIGORISTI INSISTONO PER IL LOCKDOWN CONTINUO - BOCCIA: “CHI IPOTIZZA FESTE E CENONI SBAGLIA CLAMOROSAMENTE” – IL NERVOSISMO DI FRANCESCHINI -VIDEO
BOZZA NUOVO DPCM DI NATALE
21 - 23 DICEMBRE
GIUSEPPE CONTE E IL REGALO DI NATALE
? blocco mobilità infraregionale. deroghe per lavoro, salute, urgenza, ritorno alla residenza o domicilio.
? spostamenti consentiti alle seconde case, nella stessa Regione.
? negozi aperti, ristoranti aperti a pranzo e bar fino alle 18. Aperti parrucchieri e barbieri.
? divieto di uscire dalle ore 22 alle ore 5
24 - 27 DICEMBRE
? chiusi negozi, bar, ristoranti
? aperti con orari giorni festivi: alimentari, farmacie, tabacchi, edicole e librerie
? vietati tutti gli spostamenti anche all’interno del proprio comune. deroghe solo per lavoro, salute, urgenza
? non si potrà uscire per andare a casa di parenti o amici Niente pranzi e cane di Natale con parenti e amici: ammessi nucleo convivente + massimo 2 genitori anziani
? si potrà uscire per andare a Messa e uscire per attività sportiva e motoria o assistere chi non è autosufficiente.
28 - 30 DICEMBRE
? si titorna alle restrizioni del DPCM dal 4 dicembre al 15 gennaio
31 DICEMBRE e 3 GENNAIO
? lockdown totale. Divieto di uscire di casa deroghe per lavoro, salute, urgenza.
? aperti solo alimentari, farmacie, tabacchi, edicole e librerie
?? chi verrà trovato a circolare per strada in questi quattro giorni, senza motivo, verrà sanzionato con una multa da 400 euro a 1000 euro.
4 - 6 GENNAIO
? si titorna alle restrizioni del DPCM dal 4 dicembre al 15 gennaio
? blocco mobilità infraregionale. deroghe per lavoro, salute, urgenza, ritorno alla residenza o domicilio.
NATALE
Monica Guerzoni Fiorenza Sarzanini per Corriere.it
Due sfumature di rosso, una più intensa e l’altra appena più tenue. Una delle due ipotesi otterrà entro stasera il via libera del Consiglio dei ministri e colorerà il primo Natale blindato degli italiani. Ma c’è una deroga, che consentirà di muoversi anche nei giorni di divieto per andare a trovare i congiunti.
Questa la formulazione che il governo potrebbe inserire nel nuovo decreto legge: «Lo spostamento verso le abitazioni private è consentito nei limiti di due persone per ciascuna di esse, ulteriori a quelle ivi già conviventi». Insomma, aggiungi due posti a tavola e forse anche qualcuno in più, se il premier riuscirà a convincere i ministri che «i minori di 14 anni non si contano», come nel lockdown deciso da Merkel in Germania. Non ci saranno nuove limitazioni e divieti per domani e domenica.
Prima ipotesi
La prima ipotesi, frutto della mediazione di Giuseppe Conte, prevede di interrompere il lockdown con tre giorni di «aria», per consentire agli italiani di riprendersi un pezzetto di libertà prima di richiudersi in casa. Se dovesse passare la linea «soft», lo stop alla circolazione anche nel proprio comune e la chiusura di bar, ristoranti e negozi scatterebbe nei festivi e prefestivi tra il 24 dicembre e il 3 gennaio. Otto giorni di restrizioni: dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Mentre il 28, 29 e 30 dicembre, bar e ristoranti sarebbero aperti fino alle 18 e i negozi fino alle 21; all’interno della Regione sono consentiti gli spostamenti.
Seconda ipotesi
Il secondo e più drastico scenario, caldeggiato con forza dall’ala rigorista dei ministri Speranza, Franceschini e Boccia, fermerebbe l’Italia dal 24 dicembre al 6 gennaio, senza interruzioni. «Natale è più rischioso di Ferragosto — ha spiegato il ministro degli Affari regionali a sindaci e governatori —. È opportuno chiudere il più possibile fino all’Epifania». Quindi no alle feste, agli assembramenti,ai cenoni. «Dobbiamo tutelare soprattutto i più anziani» è l’appello di Boccia, condiviso dal presidente dell’Anci Antonio Decaro che teme «assembramenti ingovernabili» il 24 e il 31.
Governo spaccato
La bozza del decreto — che conterrà anche i ristori — dovrà ricevere il via libera delle Regioni e di Italia Viva, che dopo aver disertato le riunioni dovrebbe partecipare con Teresa Bellanova al vertice dei capi delegazione di oggi. Il governo sa che queste misure sono impopolari e che il ritardo delle decisioni sta alzando nel Paese il livello dell’impazienza. Ma ormai anche Conte, tenuto sotto pressione dai vertici del Pd e dal ministro Speranza, si è convinto che alla luce dei dati ancora drammatici non sia possibile evitare la stretta.
Però il tempo corre, le persone hanno prenotato treni e aerei, i ristoratori hanno acquistato derrate alimentari e ogni scelta ha un costo, sia politico che economico. Franceschini, capo delegazione del Pd, è descritto come «molto nervoso» per il ritardo nella scelta di norme così delicate per la vita degli italiani e preme «perché si decida in fretta». Lo stesso chiede il Pd, fortemente irritato perché le mosse di Matteo Renzi hanno contribuito a far slittare il dossier Natale, «non si può andare oltre venerdì».
Congiunti
Al centro della discussione di venerdì ci sarà la formula magica che apre le porte delle abitazioni private a due persone al massimo, introducendo un divieto e la possibilità di controlli. C’è chi insiste per scrivere nel Dpcm (sempre che Palazzo Chigi non decida di limitarsi al decreto legge) una limitazione riguardo al grado di parentela di chi può recarsi in visita. In questo caso tornerebbe il termine «congiunti» nella sua estensione più ampia, che comprende persone unite da una relazione stabile, come fidanzati e compagni. Ma Conte preferirebbe non formalizzare alcuna distinzione
Nonni
Il governo è orientato a non introdurre alcuna condizionalità sul fatto che le persone da ricevere o andare a trovare debbano essere anziani fragili. Ma il dossier è ancora aperto, le cose possono cambiare.
Spostamenti
La novità, se confermata, è che nei giorni rossi ci si potrà spostare in automobile al massimo in due, esclusi i minori di 14 anni che non verrebbero conteggiati. Un compromesso che non piace alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, che vuole misure più omogenee per facilitare i controlli. Il Viminale emanerà una circolare con le regole da rispettare. Confermato il coprifuoco, i rigoristi sperano ancora di anticiparlo alle 20.
Pranzi e cene
Speranza ha visto i 35 mila contagi al giorno in Gran Bretagna e ha detto a un ministro: «Io chiuderei tutti in casa per l’intera durata delle festività». Franceschini ha letto con grande preoccupazione gli studi sul forte incremento di contagi nelle zone gialle. E anche il capo delegazione del M5S, Bonafede, invita alla cautela. Alla fine la regola aurea potrebbe restare la «forte raccomandazione» a non ricevere più di sei persone non conviventi.
La Befana
Conte vuole che l’Epifania resti fuori dalle restrizioni, ma Leu e Pd insistono perché l’Italia sia rossa (o almeno arancione) anche il 5 e 6 gennaio. In questo caso il 4 gennaio bar, ristoranti e negozi riaprirebbero e le persone potrebbero spostarsi all’interno della regione.
Seconde case
Nel dl vigente è scritto che dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case in una Regione diversa dalla propria. Nei giorni «rossi» il divieto vale anche per le seconde case in un Comune diverso. Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre possibile.
ROBERTO BURIONI BABBO NATALE BY VUKICconte boccia speranzacenone nataleboccia e gesu' bambino by oshonatale spostamenti 8