emirates riconoscimento facciale

LA FACCIA, IL NOSTRO PASSPARTOUT - ENTRO NOVEMBRE ALL’AEROPORTO DI FIUMICINO PARTIRÀ LA SPERIMENTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO BIOMETRICO - SI ARRIVA AL TERMINAL, SI VA ALLA MACCHINA FAI-DA-TE, SI INSERISCE IL PASSAPORTO NEL LETTORE OTTICO E CI SI FA INQUADRARE DALLA TELECAMERA CHE MEMORIZZA IL VOLTO - DA QUEL MOMENTO, NON SERVONO PIÙ NÉ CARTA D'IMBARCO, NÉ DOCUMENTO - NEL 2020 I NUOVI IMPIANTI DI CONTROLLO CHE IDENTIFICANO ANCHE PICCOLISSIMI QUANTITATIVI DI ESPLOSIVO NEI LIQUIDI...

Mauro Evangelisti per www.ilmessaggero.it

 

Il nostro viso varrà come carta d'imbarco e documento. E presto potremo lasciare i famigerati liquidi nel bagaglio a mano. Partiamo dal riconoscimento facciale: non nel 2050, ma subito, entro la fine del mese, inizierà l'applicazione all'aeroporto di Fiumicino del sistema di controllo affidato totalmente alla biometria. Funziona così: arrivi al terminal, vai alla macchina fai-da-te, metti il passaporto nel lettore ottico e ti fai inquadrare dalla telecamera che memorizza il tuo volto.

riconoscimento facciale in aeroporto

 

Da quel momento, grazie alla biometria, il tuo viso vale per tutti i passaggi successivi. Non servono più né carta d'imbarco, né documento. Attenzione: si partirà, in forma sperimentale, con un'unica compagnia (Klm) e un'unica destinazione, Amsterdam, dal terminal 1, ma l'obiettivo è diffondere il sistema a tutti i voli. Non solo: tra febbraio e marzo dovrebbero arrivare i nuovi impianti sofisticati di controllo dei bagagli a mano, che identificano anche piccolissimi quantitativi di esplosivo.

 

Questo ci consentirà di lasciare nel trolley liquidi, dal bagno schiuma allo shampoo, ma anche tablet e notebook durante i controlli. Per l'aeroporto di Fiumicino, gestito da Adr (società del gruppo Atlantia) si tratta di un altro passo in avanti, anche per confermare il riconoscimento di miglior aeroporto europeo ottenuto di recente, aiutato dal sistema di sensore dei flussi che limita a 4 minuti le attese.

check in con la faccia

 

Anche a Milano si punta a velocizzare le operazioni: Linate, appena ammodernato, sta lanciando i nuovi servizi di controllo dei bagagli che consentono di non dovere estrarre liquidi, notebook e tablet. In sintesi: la tecnologia sta cambiando in modo impetuoso la nostra esperienza in aeroporto con l'avvento di biometria, chioschi automatici e intelligenza artificiale.

 

Gli scali italiani sono un esempio per una volta positivo, ma se c'è un aeroporto che fa da apripista è Singapore. Nel futuristico terminal 4 - al cui interno si trova un pazzesco superschermo che riproduce le facciate della Singapore del passato e che ha vicino il Jewel Changi, con la cascata indoor più alta e il mondo - c'è il percorso sognato da ogni associale: si può evitare completamente il contatto umano. Check-in automatizzato al chiosco, lo stesso per il bag drop (consegna bagagli), controllo passaporto, imbarco, tutto automatico, senza interazioni.

riconoscimento facciale 1

 

Un antipasto del futuro che è stato descritto nei giorni scorsi a Lisbona, dove si è svolto il forum di Sita (una multinazionale posseduta da 400 tra compagnie aeree e aeroporti) che ha presentato le nuove tecnologie del settore e che ha tracciato uno scenario in cui viaggeremo semplicemente mostrando il volto, grazie alla biometria, senza la necessità di mostrare carte d'imbarco (neppure quella virtuale dello smartphone) e documenti. Ecco a Fiumicino questo sta avvenendo e la sperimentazione parte da fine mese.

 

PRIVACY

E gli esperti di Sita però addirittura dicono che si andrà oltre: la creazione dell'identità digitale avverrà da casa, con lo smartphone. C'è chi prevede per i prossimi anni una identità digitale non legata a un singolo viaggio ma registrata nelle banche dati, che ci consentirà di salire sempre in aereo senza mostrare documenti e carta d'imbarco (ovviamente le problematiche legate alla privacy e al controllo dei nostri spostamenti andranno affrontate a parte). A Fiumicino, comunque, tutti i dati saranno cancellati dopo un'ora. Già oggi funzionano 38 e-gate utilizzati da 10 milioni di passeggeri (non solo dell'Unione europea, ma anche statunitensi, canadesi, sud-coreani, giapponesi, israeliani, australiani, singaporiani e neo-zelandesi).

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