massimo carminati

“NON C’ENTRO NIENTE CON ROMANZO CRIMINALE, IL SAMURAI E TUTTE QUELLE PUTTANATE” ER CECATO MASSIMO CARMINATI, PROTAGONISTA DEL PROCESSO MONDO DI MEZZO, FUORI DAL ESCE PER DECORRENZA DI TERMINI (“UN MIO DIRITTO. HANNO APPLICATO LA LEGGE”) MA NEGA I RAPPORTI CON I SERVIZI - "PER UNO COME ME È UN’OFFESA. SONO UN VECCHIO FASCISTA DEGLI ANNI SETTANTA..."

Giovanni Bianconi per corriere.it

massimo carminati

 

Cinque anni e mezzo fa, a fine 2014, l’avevamo visto entrare in galera dopo una cattura da film d’azione: macchina bloccata, fucili puntati e lui, Massimo Carminati, che tranquillizzava i carabinieri offrendo i polsi alle manette. Martedì 16 giugno l’abbiamo visto uscirne con una borsa a tracolla e la stessa aria dimessa (ma con un stato d’animo diverso, immaginiamo), salire su un taxi e dirigersi verso l’aeroporto. Da solo, come un qualsiasi passeggero.

 

È racchiusa in questa doppia e contrapposta immagine la sintesi di una vicenda che continua a creare clamore e sconcerto, oggi come allora. All’enfasi dell’arresto dovuta ad accuse pesanti e inedite — associazione mafiosa per l’ex terrorista nero Massimo Carminati — fa da contraltare quella di oggi, con annesse polemiche. Ma la scarcerazione del principale protagonista e imputato del cosiddetto «Mondo di mezzo» non è altro che la conseguenza della sentenza pronunciata dalla Cassazione nell’ottobre scorso.

 

massimo carminati esce dal carcere 2

Quel verdetto ha cancellato «Mafia capitale», riducendo la più rumorosa vicenda giudiziaria romana degli ultimi anni a un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Di grandi dimensioni, con funzionari asserviti e una «collusione generalizzata, diffusa e sistemica», ma pur sempre corruzione. Che secondo le norme in vigore prima della riforma cosiddetta «Spazzacorrotti» (e quindi al tempo dei reati commessi da Carminati e da tutti gli altri condannati) prevedeva una pena massima di otto anni; che comporta, in assenza di sentenza definitiva, un tetto per la carcerazione preventiva di cinque anni e quattro mesi.»

 

Quattro anni di 41 bis

Anche per Carminati, «l’uomo nero» indicato come uno dei più pericolosi e ambigui criminali, che in custodia cautelare ha scontato 5 anni e sette mesi. «E quasi quattro anni di 41 bis ingiustificato!», ha ricordato al suo difensore. Perciò è tornato un uomo libero in attesa che il giudizio finale determini la pena da scontare: «Mi hanno riconosciuto questo diritto, hanno applicato la legge».

massimo carminati esce dal carcere 3

 

È una storia complessa ma semplice, seppure controversa; che fa scalpore per il nome del condannato messo fuori, ma dove non c’entrano né il ministro della Giustizia Bonafede (immediatamente chiamato in causa dall’opposizione politica) né probabilmente gli ispettori di cui lo stesso Guardasigilli ha subito annunciato l’invio, per controllare lo svolgimento dei fatti.

 

Nemmeno un più celere deposito delle motivazioni con cui la Cassazione ha escluso il reato di mafia (arrivate con cinque mesi di ritardo) avrebbe cambiato l’esito della storia. E fino a quel punto i tempi sono stati rispettati alla lettera: tre gradi di giudizio in meno di cinque anni per un processo con decine di imputati sono quasi un record.

massimo carminati esce dal carcere 1

 

Reati e misteri

La scena della scarcerazione di Carminati stride con quella del 2014 perché nell’immaginario collettivo quel criminale passato dall’estremismo nero dagli anni Settanta alla criminalità comune degli Ottanta, muovendosi tra grande malavita, colpi clamorosi (come il furto al caveau nei sotterranei del palazzo di giustizia di Roma) e alcuni dei più grandi misteri italiani (dall’omicidio Pecorelli al depistaggio sulla strage di Bologna) e uscendone quasi sempre giudiziariamente indenne, è qualcosa di più di ciò che dice la fedina penale. È diventato ed è rimasto, per tutti o quasi, un depositario di segreti, l’uomo dai rapporti con i boss di tutte le mafie e i servizi segreti, sebbene proprio l’ultima sentenza della Cassazione abbia escluso o minimizzato queste relazioni. Facendo cadere anche per questo il reato di mafia:

 

carminati

«Un’associazione per delinquere che tra i suoi partecipi o capi annoveri un soggetto di riconosciuta fama criminale non diventa, per ciò solo, un’associazione di tipo mafioso».

La fama di malvivente Carminati non l’ha mai respinta, i legami con gli apparti dello Stato sì: «Per uno come me è un’offesa», disse nella deposizione al processo, quando rivendicò il suo passato nero: «Sono un vecchio fascista degli anni Settanta, e sono contento di essere così.

 

Non sono una mammoletta, ma non c’entro niente con Romanzo criminale, il Samurai e tutte quelle puttanate...». Lo raccontava pure nelle intercettazioni alla base del processo; le stesse in cui insieme a Salvatore Buzzi, il ras delle cooperative rosse con il quale s’era messo in affari e che gestiva i suoi soldi, pianificava corruzioni e strategie per vincere o truccare le gare d’appalto.

 

Le altre mafie

senese carminati

Anche se presumibilmente un giorno dovrà tornare dietro le sbarre per finire di scontare la pena, Carminati ha vinto la sua battaglia perché l’ultima sentenza ricalca l’immagine che lui ha voluto dare di sé. Declassando (o ignorando) i rapporti documentati con altri criminali di grosso calibro, dal boss Michele Senese a esponenti del clan Casamonica, o le intimidazioni e minacce emerse nel processo.

 

Tuttavia se il malvivente multiforme torna libero, non significa che a Roma e dintorni non ci siano le mafie. Carminati è stato scarcerato nel giorno di altri venti arresti per l’associazione mafiosa contestata ai Casamonica; pochi giorni dopo una sentenza che a Viterbo ha riconosciuto la stessa accusa a una banda calabro-albanese (contestata sempre dalla Procura di Roma); a qualche settimana dalla conferma in Cassazione della mafiosità del clan Pagnozzi, «i napoletani della Tuscolana». Realtà criminali che resistono anche senza «Mafia capitale».

CARMINATI 1massimo carminati esce dal carcere 4massimo carminati esce dal carcere 5carminati londraCARMINATImassimo carminatibuzzi carminatimassimo carminati esce dal carcere 7

 

massimo carminati saluto romatomassimo carminati massimo carminati carminati

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...