
“ERA PARZIALMENTE INCAPACE DI INTENDERE E VOLERE, VOLEVA L’IMMORTALITA’ ED ERA CONVINTO DI DOVERSI LIBERARE DA TUTTI GLI AFFETTI” – I RISULTATI DELLA PERIZIA PSICHIATRICA SUL RAGAZZO, ORA 18ENNE, CHE HA UCCISO CON 108 COLTELLATE LA MADRE, IL PADRE E IL FRATELLINO DI 12 ANNI NELLA NOTTE TRA IL 31 AGOSTO E IL 1 SETTEMBRE A PADERNO DUGNANO (VICINO MILANO) – IL VIZIO PARZIALE DI MENTE POTREBBE INDIRIZZARE L’ESITO DEL PROCESSO NEL QUALE IL 18ENNE VERRÀ GIUDICATO CON L’ABBREVIATO, PORTANDO PROBABILMENTE A UNA RIDUZIONE DI PENA.
Federico Berni per corriere.it
il 17enne che ha ucciso genitori e fratello a paderno dugnano
Voleva «l'immortalità», da raggiungere solo liberandosi dei propri affetti. Nel momento in cui ha infierito a coltellate su madre, padre e fratello di 12 anni, le sue capacità di intendere e volere erano parzialmente scemate, sospese tra «realtà e fantasia». In questo senso ha concluso la perizia psichiatrica disposta dalla gip per i minorenni di Milano Laura Margherita Pietrasanta, ed eseguita da Franco Martelli su Riccardo C. , 18 anni, il ragazzo che il primo settembre scorso, ancora minorenne, ha sterminato la famiglia in una villetta di Paderno Dugnano (Milano).
Una conclusione, quella nel senso del vizio parziale di mente, che potrebbe indirizzare l’esito del processo nel quale il 18enne, difeso dall'avvocato Amedeo Rizza, verrà giudicato con l’abbreviato, portando probabilmente a una riduzione di pena.
strage in famiglia a paderno dugnano
Una consulenza sul suo stato di salute mentale prodotta dalla difesa ha accertato invece un'incapacità totale. Nei confronti del ragazzo, il tribunale aveva disposto il giudizio immediato, ma il suo legale, l’avvocato Amedeo Rizza, aveva scelto il giudizio con il rito alternativo. Stando agli accertamenti dello psichiatra Martelli, Riccardo C. che nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre uccise con 108 coltellate i familiari, aveva il suo spazio di libertà limitato, ossia una capacità di intendere ridotta, così come era ridotta la sua capacità di volere al momento del fatto. Voleva rifugiarsi nel suo mondo fantastico della immortalità e per raggiungerlo nella sua mente era convinto di doversi liberare di tutti gli affetti.
Viveva tra realtà e fantasia, quest'ultima non intesa come delirio, ma come rifugio. Lo ha accertato, da quanto si è saputo, il perito psichiatra Franco Martelli.
il 17enne che ha ucciso i genitori e il fratello a paderno dugnano
fabio chiaroni daniela albano
strage in famiglia a paderno dugnano
fabio chiaroni daniela albano con i figli
fabio chiaroni daniela albano
il 17enne che ha ucciso genitori e fratello a paderno dugnano
il 17enne che ha ucciso genitori e fratello a paderno dugnano