erdogan

TRA DITTATORI CI SI INTENDE - ERDOGAN VOLTA LE SPALLE ALL’UNIONE EUROPEA E INVITA I TURCHI A GUARDARE ALTROVE: “PER NOI E’ MEGLIO FARE ACCORDI CON RUSSIA E CINA” - LA REPRESSIONE DI ANKARA, CON 35 MILA ARRESTI E OLTRE 100 MILA PERSONE EPURATE, HA SPINTO LA TURCHIA LONTANO DA BRUXELLES

Giordano Stabile per “la Stampa”

 

DEMIRTAS E ERDOGANDEMIRTAS E ERDOGAN

Sembra la «politica dei due forni» vantata un tempo da Giulio Andreotti, ma è un gioco geopolitico molto più vasto che mette in discussione gli equilibri mondiali. Recep Tayyip Erdogan alza la posta con Bruxelles, la sfida apertamente sulla pena di morte e sulla repressione del dissenso curdo, e intanto invita i connazionali a non «fissarsi» con l'ingresso nell'Unione europea perché «l'alternativa c'è» e si trova in Asia, nell'alleanza fra Cina, Russia ed ex repubbliche sovietiche che presto potrebbe aprire le porte ad Ankara.

 

Con la minaccia di cambiare campo, il presidente turco cerca di ottenere in Occidente il via libera alla sua politica nazionalista e neo-ottomana, già alla prova in Siria con l'occupazione di una fascia di territorio nel Nord e i bombardamenti dei guerriglieri curdi dello Ypg. Ma rischia di trovarsi isolato perché in Europa cresce la spinta a «congelare i negoziati di adesione».

 

PUTIN ERDOGAN SAN PIETROBURGOPUTIN ERDOGAN SAN PIETROBURGO

Al ritorno dalla sua visita in Uzbekistan, due giorni fa, il presidente turco ha tracciato le linee strategiche parlando con i giornalisti sull' aereo: «La Turchia non deve essere "fissata" con l'Ue - ha sintetizzato -. Abbiamo alternative all'ingresso nel mercato unico e una può essere il Patto di Shanghai». La Shanghai Cooperation Organization (Sco) comprende Russia, Cina e quattro repubbliche dell'Asia centrale, turcofone e alleate naturali della Turchia. L'Iran partecipa come osservatore.

ERDOGAN ERDOGAN

 

Anche se non è strutturato in senso confederale come l'Ue, il «Patto di Shanghai» è potenzialmente un mercato enorme, con un Pil complessivo di quasi 15mila miliardi di dollari, e prevede anche cooperazione a livello militare e di lotta al terrorismo. E soprattutto non mette paletti in materia di rispetto dei diritti umani. L'ideale per la visione di Erdogan.

 

Il leader turco è convinto che l'Europa non capisca fino in fondo la minaccia terroristica. L'Isis, le organizzazioni curde come il Pkk e lo Ypg, e la confraternita del presunto golpista Fetullah Gulen, vanno posti sullo stesso piano. Lo ha ribadito ieri all'Assemblea parlamentare della Nato a Istanbul, dove ha detto di aspettarsi il sostegno dei Paesi dell'Alleanza nella lotta contro «tutti i gruppi terroristici».

FOLLA IN DELIRIO PER ERDOGANFOLLA IN DELIRIO PER ERDOGAN

 

Il ministro della Difesa Fikri Isik è stato ancora più esplicito e ha chiesto al segretario generale Jens Stoltenberg di fare pressione su tutti gli alleati perché respingano le richieste di asilo degli ufficiali fuggiti dalla Turchia dopo il fallito golpe del 15 luglio. L'ondata della terribile repressione, con 35 mila arresti e oltre 100 mila persone allontanate dal posto di lavoro, arriva quindi anche in Europa.

 

Sono soprattutto le incarcerazioni politiche a preoccupare. Ieri una delegazione del Partito socialista europeo è arrivata davanti al famigerato carcere di Edirne, dove fra gli altri è detenuto il leader del partito curdo Hdp Selahattin Demirtas, chiuso in una cella con sospetti jihadisti. Agli eurodeputati è stato impedito di visitarlo.

ERDOGAN   ERDOGAN

 

Per Pia Locatelli, presidentessa del Comitato sui diritti umani della Camera, gli arresti dei parlamentari curdi «servono a cambiare la composizione» dell' Assemblea turca e così aprire la strada alla riforma costituzionale in senso presidenziale, che deve essere approvata con una maggioranza qualificata. Secondo i socialisti europei è giunto il momento di «congelare i negoziati di adesione della Turchia».

 

FOLLA IN DELIRIO PER ERDOGAN  FOLLA IN DELIRIO PER ERDOGAN

Un rischio che Erdogan mette in conto. La pacificazione con la Russia di Vladimir Putin ha rilanciato accordi economici da decine di miliardi, come la costruzione del gasdotto Turkish stream e di centrali nucleari. Un antipasto di quello che potrebbe arrivare con l' adesione al Patto di Shanghai. Prima però lo Zar e il Sultano devono mettersi davvero d' accordo sulla Siria. Putin sembra disposto a sacrificare i curdi, pure in questo momento alleati di Bashar al-Assad. Ma non può spingersi molto più in là senza mettere in gioco la sua politica mediorientale. 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...