vattimo caminada

L’AUTOEPITAFFIO DI VATTIMO SUI SOCIAL: “ERO DEBOLE” – IL BRASILIANO SIMONE CAMINADA, COMPAGNO 40ENNE DEL FILOSOFO DEL PENSIERO DEBOLE MORTO A 87 ANNI, RACCONTA IL SUO AMORE CON VATTIMO: “14 ANNI INSIEME. QUANDO CI SIAMO CONOSCIUTI, IO NAVIGAVO A VISTA. ARRIVAVO A TORINO DOPO UNO SPETTACOLO CON I BAMBINI DELLO ZECCHINO D’ORO. INIZIO A SOSTITUIRE IL SUO AUTISTA E POI...” - LA CONDANNA, POI SOSPESA, PER CIRCONVENZIONE D’INCAPACE E L’EREDITÀ: “DELLA POLIZZA VITA (DA 450MILA EURO) SONO BENEFICIARIO AL 40%, SUL “TESORETTO” (OROLOGI, OPERE D’ARTE, IL TACCUINO DI FIDEL CASTRO) VEDREMO IL DA FARSI, COME PER LA..."

Valeria Braghieri per il Giornale - estratti

 

gianni vattimo in ospedale con simone caminada

«Mi scusi, di solito ho una voce baritonale. Ma da ieri sera (martedì, ndr) ho una tosse nervosa, rantolo come una Cinquecento». Ci sono un sacco di cose che uno non si aspetterebbe da Simone Caminada, brasiliano, 40 anni, assistente e compagno del filosofo Gianni Vattimo scomparso martedì sera a 87 anni all’ospedale di Rivoli (Torino):

 

(...)

Qual è l’ultima canzone che gli ha letto?

«“I fichi” di Guccini. Perché in stanza con lui c’era un signore a cui la moglie aveva portato dei fichi».

 

(…) Sua mamma viveva con voi?

GIANNI VATTIMO E SIMONE CAMINADA

«No. Ma è stata preziosa. Lunedì sera, ha salutato Gianni dicendogli “Ci vediamo domani”, lui ha avuto la forza di fare segno di no col dito. Era di una straordinaria autoironia Gianni, come quando mi diceva, “Se muoio prima io cosa scriviamo nell’ultimo messaggio? Scrivi Beh... Ero debole”. È quello che ho messo su Instagram e gli haters mi sono piovuti addosso».

 

(…)

Ma allora tutte queste insinuazioni sull’eredità e sul suo conto...?

«Certi giornali di sinistra, anche nella morte, hanno schizzato odio nei miei confronti negando dignità all’uomo Vattimo. Possono descrivermi come “brutto, sporco e cattivo” ma io sono una persona mite».

 

Da dove sono nate le accuse e la condanna, poi sospesa, per circonvenzione d’incapace?

SIMONE CAMINADA

«Da una geriatra che non è mai stata né geriatra né amica di Gianni, Flavia Longo, l’abbiamo vista di rado. Ci era stata presentata da una psicologa, Maria Luisa Quaini, alla quale ho dato molto fastidio. Era lei che lo faceva sentire depresso, lo voleva sempre per terra. Io spiegavo a Gianni che avrebbe dovuto tenere il controllo del suo patrimonio almeno finchè fosse stato in vita.

 

Gianni è sempre stato “diretto” dalle donne, a partire da sua madre e da sua sorella, è rimasto orfano di padre a 2 anni e poi è diventato l’uomo di casa. Anche le morti dei suoi due ex compagni lo hanno prostrato. Gianni ha sempre avuto bisogno di essere “pilotato”, ma non in senso passivo: aveva bisogno di punti fermi».

 

Tipo lei?

«Quest’anno avremmo festeggiato i 14 anni insieme: un terzo della mia vita. Quando ci siamo conosciuti, io navigavo a vista. Arrivavo a Torino dopo uno spettacolo con i bambini dello Zecchino d’oro. Ci conosciamo con amici, inizio a sostituire il suo autista e poi durante i suoi viaggi in Val di Susa per i movimenti No Tav, poi Austria, Germania... ci avviciniamo sempre più».

 

Gianni Vattimo e il compagno Simone Caminada

E siete diventati una coppia, il professore le ha lasciato tante cose, resterà nella casa in cui stavate vivendo?

«Lo sanno tutti cosa c’è in quell’eredità, nella polizza vita (da 450mila euro, ndr) di cui sono beneficiario al 40%, nel “tesoretto” (orologi, opere d’arte, quadri, il taccuino di Fidel Castro, ndr). Vedremo il da farsi, come per la casa».

 

Vi hanno impedito due volte di sposarvi.

«La seconda con la sindaca di Occimiano, Valeria Oliviero, è stata comica. Dovevamo solo portare le carte per il matrimonio, quando ha visto Gianni è impazzita di gioia. Ma ha ritenuto che lui reagisse troppo poco alle sue “feste”, ci ha trovato qualcosa di strano e ha annullato tutto».

gianni vattimo

 

A febbraio è stato condannato a due anni. Cosa rischia?

«L’annoiamento più totale. La pena è stata sospesa perché sono stato accusato di “essere in potenza” di commettere il reato, non di averlo commesso. Cinque anni di sofferenze inutili».

 

vattimo simone caminadasimone caminada e gianni vattimo 2

(…)

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