"NORDIO OFFENDE LA MEMORIA DI BORSELLINO. È INACCETTABILE” – L’EX DEPUTATO FABIO GRANATA, STORICO ESPONENTE DELLA DESTRA SICILIANA E PROMOTORE DELLA FIACCOLATA IN MEMORIA DELLA STRAGE DI VIA D'AMELIO, ATTACCA IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, CHE VUOLE CANCELLARE IL CONCORSO ESTERNO: “È UNO STRUMENTO IMPORTANTISSIMO” – “PER MELONI HO UN GRANDE AFFETTO, MA ALLA PROVA DEI FATTI C’È UNA FORTE CONTRADDIZIONE. NORDIO OFFENDE LA MEMORIA DI BORSELLINO. OGGI MELONI NON POTREBBE PARTECIPARE ALLA FIACCOLATA…”
(ANSA) - "Quello del concorso esterno è uno strumento importantissimo, non a caso individuato proprio da Falcone e Borsellino. È inaccettabile che il problema del ministro della Giustizia non sia la mafia, ma i magistrati e le Procure". Così a Repubblica Fabio Granata, ex deputato e storico esponente della destra siciliana, promotore della prima fiaccolata in memoria di Borsellino.
Granata ricorda con soddisfazione le dichiarazioni programmatiche di Meloni con "riferimento diretto a Borsellino, un fatto di grande coerenza con la vita e il percorso" della premier. "Poi però è arrivato Nordio che ha fatto esattamente l'opposto. È inaccettabile". Alla domanda se si aspetti le dimissioni di Nordio, Granata risponde: "Penso che questo idillio con Meloni, ammesso che di idillio si possa parlare, non durerà ancora a lungo". Granata, che oggi è assessore alla Cultura a Siracusa, ha rilasciato una intervista anche alla Stampa: "Un ministro della Giustizia come Nordio - dice - offende la memoria di Borsellino".
CARLO NORDIO GIORGIA MELONI - FOTOMONTAGGIO IL FATTO QUOTIDIANO
"Non serve più 'ricordare' via D'Amelio - prosegue - occorre capire ciò che avvenne e perché avvenne. La sinistra vorrebbe equiparare fascismo e mafia, un falso storico. Il governo di destra non ha affatto rotto col berlusconismo. Registro in alcuni settori del governo e di FdI forme di malcelata soddisfazione per l'assoluzione di Mori, De Donno, Contrada e Dell'Utri".
Per Meloni "ho un grande affetto, la ricordo quando a 15 anni iniziò a venire alla fiaccolata. Ma alla prova dei fatti c'è una forte contraddizione nell'accettare la politica e il linguaggio di un ministro della Giustizia che al centro del suo agire ha una crociata contro magistrati e pm. Non bastano le parole di Mantovano. Un ministro come Nordio offende la memoria di Borsellino, oggi Meloni non potrebbe partecipare alla fiaccolata rappresentando un governo che usa quel linguaggio", conclude Granata.
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