giuseppe costanza falcone capaci

“FALCONE MI HA SALVATO LA VITA” – GIUSEPPE COSTANZA, L’AUTISTA DEL MAGISTRATO UCCISO DALLA MAFIA, RACCONTA GLI ATTIMI PRIMA DELLA STRAGE: “SPENSE LA MACCHINA E TOLSE LE CHIAVI, IO LO REDARGUII DICENDOGLI CHE COSÌ CI SAREMMO AMMAZZATI. MA CON QUEL GESTO MI HA SALVATO LA VITA, PERCHÉ L'AUTO RALLENTÒ” – “IN QUESTI ANNI MI HANNO FATTO SENTIRE IN COLPA DI ESSERE SOPRAVVISSUTO. MI HANNO CONDANNATO ALL'OBLIO ED EMARGINATO PER NON FARMI RIVELARE…” (VIDEO)

 

Da "I Lunatici Radio2" 

 

GIUSEPPE COSTANZA E SCALFARO

Giuseppe Costanza è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.

 

Costanza ha ricordato il giudice Falcone e la strage di Capaci: "Falcone era un magistrato inarrestabile, un motore trainante, un uomo che non si fermava mai. Si portava persino il lavoro a casa, era impegnato davvero per noi, per cercare di dare una svolta di legalità alla società in cui viveva.

STRAGE CAPACI

 

Di quel 23 maggio 1992 ricordo lo sguardo dei due, di Falcone e la moglie Francesca Morvillo, che si incrociano nello sguardo, con lei che annuisce. Falcone in quel momento spense la macchina e tolse le chiavi, io lo redarguii dicendogli che così ci saremmo ammazzati, lui ha guardato la moglie, lei ha sorriso e lui mi ha chiesto scusa. Ma con quel gesto mi ha salvato la vita, perché la macchina rallentò quel tanto che bastò per non prendere l'esplosione in pieno. Falcone mi ha salvato la vita".

GIUSEPPE COSTANZA

 

Costanza ha aggiunto: "Negli anni mi hanno fatto sentire in colpa di essere sopravvissuto. Perché ritenevano che se io fossi stato seduto alla guida e non dietro lui si sarebbe salvato e non io. Ma non è così. Se avessi guidato io saremmo arrivati a prendere l'esplosione in pieno, perché non avremmo rallentato. Ci sono stati 23 anni di silenzio nei miei confronti, una cosa vergognosa.

 

giovanni falcone

Un giorno ero davanti alla televisione a guardare una delle ricorrenze e mio nipote mi disse 'nonno ma non c'eri anche tu a Capaci? Perché non sei sul palco con quelle persone?'. Mi ha mortificato la sua questione, aveva ragione. Attorno a me si è creato il silenzio mentre persone che con le stragi non c'entravano niente hanno fatto passerella e si sono messi in mostra. Sono stato abbandonato. Mi hanno condannato all'oblio forse perché non faccio parte della casta. Io per loro sono solo un autista".

 

strage di capaci 2

Sul suo rapporto con Falcone: "Sapevamo dei rischi che correvamo. Io sono stato con lui dal 1984 al 1992. Sapevamo benissimo che prima o poi sarebbe arrivato il momento. Io stavo con Falcone perché lui aveva tanta fiducia nei miei confronti.

 

Quando si trasferiva da un ufficio all'altro mi chiedeva se io lo volevo seguire. Accadde nel 1989 e successivamente quando dalla Procura andando a Roma per rimanere al suo fianco mi ha fatto trasferire in Corte d'Appello. Rischiavo, lo sapevo, ma non ce l'ho fatto a mollarlo.

GIUSEPPE COSTANZA

 

CAPACICAPACI FALCONEstrage di capaci 1CAPACIGIOVANNI FALCONE GIANNI DE GENNAROgiovanni falcone sergio mattarellamaurizio costanzo giovanni falconegiovanni falcone fotografato da mimmo chianuragiovanni falcone claudio martelligiovanni falcone e paolo borsellinofoto di letizia battaglia giovanni falconegiovanni falcone e sergio mattarella giovanni falcone maurizio costanzogiovanni falcone paolo borsellinoGIUSEPPE COSTANZA

Cosa pensava dello Stato il giudice Falcone? Rispondo semplicemente dicendo che lui non chiamava le istituzioni per comunicare i suoi movimenti ma chiamava me direttamente a casa. Ero io che poi allertavo la scorta.  Prima che si arrivi alla verità sulla strage di Capaci temo passeranno almeno altri cinquant'anni. Mi hanno emarginato e isolato per 23 anni, probabilmente perché non rivelassi alcune cose importanti".

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...