belluno bolzano feltri

FELTRI S'INCAZZA! - “AOSTA MEGLIO DI MILANO? LA CLASSIFICA DELLE CITTÀ PIU’ VIVIBILI DEL ‘SOLE 24 ORE’ È UNA BOIATA” - “IL CAPOLUOGO LOMBARDO HA TANTI PROBLEMI E VARIE ZONE SONO DIVENTATE AGGLOMERATI AFRICANI MA CIÒ DIPENDE DA UN GOVERNO ROMANO CIALTRONE. EPPURE QUI E' UN’ECCELLENZA"

Vittorio Feltri per Libero Quotidiano

 

feltri

Il giornale economico Il Sole 24 ore, per altro un po' in crisi, ogni anno pubblica la classifica delle città più ospitali d' Italia, le meglio organizzate, e anche ieri non è venuto meno alla propria tradizione divulgando la graduatoria dei luoghi dove i cittadini trovano una situazione invidiabile. L' abbiamo letta con attenzione, come sempre, e abbiamo finalmente capito che trattasi di una stupidaggine solenne.

 

Infatti al primo posto c' è Belluno, ridente località veneta, che in effetti offre buoni servizi agli abitanti, i quali pertanto campano bene.

 

Non ne dubitiamo. Alla seconda piazza c' è Aosta, alla terza Sondrio. Ci domandiamo: con quali criteri il quotidiano confindustriale stabilisce che le citate province sono al vertice della civiltà mentre, per esempio Milano, l'unica metropoli degna dell' Europa, è collocata all' ottava posizione?

 

belluno

È un bel mistero che meriterebbe una spiegazione. Il capoluogo lombardo ha tanti problemi, specialmente quelli relativi alla immigrazione, che l'hanno trasformata in varie zone in agglomerati africani malfamati, ma ciò non dipende dal popolo ambrosiano, bensì da un governo romano cialtrone incapace di controllare l' arrivo incessante di stranieri.

 

Eppure Milano non solo resiste, ma continua ad essere una eccellenza dove tutto funziona a meraviglia: dalla sanità ai trasporti, dall' economia alla finanza, dall' industria al terziario. Di questo al Sole 24 Ore non importa. E afferma che Belluno, Aosta e Sondrio al confronto di Milano sono il paradiso terrestre.

 

BOLZANO

Noi queste tre città le apprezziamo moltissimo, le amiamo, ma non comprendiamo perché debbano precedere i meneghini nella hit parade. Non ha senso. Belluno e Sondrio sono gioielli. Aosta pure. Ma chi mai si reca in questi borghi per goderne i frutti? Il primo è ai piedi delle Dolomiti, belle bellissime, però producono qualcosa di buono solo nel turismo. Il secondo è un grumo di case che apre le porte alla Valtellina dove si va soltanto a sciare.

 

E il terzo è un minuscolo anfratto ai confini con la Francia, lassù sui monti. Ottime località, stupende, ma che importanza hanno ai fini di una valutazione complessiva del nostro Paese? Esse sono realtà periferiche che non possono incidere in un giudizio generale dell' efficienza nazionale. Hanno una popolazione esigua e bene amministrata, tuttavia non contano ai fini di misurare il tasso di vivibilità dei maggiori centri italiani. Chi mai si recherà a Belluno per imparare a stare al mondo? O a Sondrio o ad Aosta?

 

GALLERIA MILANO

La classifica stilata dal Sole è ridicola, dimostra che il declino di questo giornale non è casuale, ma provocato da analisi pressappochistiche che rivelano l' utilizzo di metodi dozzinali, non conformi alle ambizioni dell' azienda editoriale. La classifica relativa alla qualità della esistenza sortita dalla indagine compiuta dal giornale è inattendibile. Come si può collocare Brescia alla 46esima posizione e Lodi alla 61esima, quando Pescara è alla 62esima?

 

L' Aquila alla 63esima e Alessandria alla 64esima, Torino alla 40esima e Ancona alla 37esima? In questa graduatoria non vi è una virgola credibile e meritevole di considerazione. Buttiamola via e auguriamo al foglio della Confindustria di ritrovare se stesso. Così non va e non andrà mai avanti.

MILANO TURISMOMILANO PORTA VENEZIA

Ultimi Dagoreport

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI)  - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI. E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – DELLE DUE, L'UNA: O GIUSEPPE DEL DEO HA FATTO SPIARE CAPUTI DI SUA SPONTE (E ALLORA DOVREBBE DIMETTERSI DA VICE DEL DIS), O HA RICEVUTO L'ORDINE DI FARLO. E SE COSÌ FOSSE, DA CHI?

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…