feltri inferno

SIAMO DAVVERO COSI’ STRACCIONI? - VITTORIO FELTRI: “I NUMERI DELLA NOSTRA ECONOMIA SONO INVIDIABILI. I RISPARMI PRIVATI SONO ALTI - DI PIU’: L'80% DEI CASI GLI ITALIANI SONO PROPRIETARI DELL’ALLOGGIO IN CUI ABITANO - IL PAESE È FLORIDO MA INCLINE A PIANGERSI ADDOSSO E LO STATO SPENDE E SPANDE PER MANTENERE FANNULLONI, BUROCRATI E PARASSITI VARI”

Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

 

vittorio feltri

Il pezzo di Paola Tommasi e, soprattutto, i dati ufficiali in esso contenuti ci chiariscono le idee sulla presunta povertà dell'Italia. Non è vero che siamo alla canna del gas, al contrario il nostro è uno dei Paesi più ricchi del mondo. Peccato che non ce ne accorgiamo perché ci descriviamo quali straccioni afflitti dalla disoccupazione e da mille altri problemi suscettibili di essere risolti in un baleno.

 

I numeri della nostra economia, anche domestica, sono invidiabili. I risparmi privati sono mostruosamente alti e dimostrano che i connazionali sono autentiche formichine: chi lavora accantona denaro, magari per lasciarlo ai figli bamboccioni. Nell' 80 per cento e oltre dei casi è proprietario dell' alloggio in cui abita. E questo è un primato difficilmente eguagliabile da altri popoli. Quanto alla finanza, le cose vanno ancora meglio: quasi 3mila miliardi (più del debito pubblico) sono quattrini dei cittadini investiti oculatamente.

 

poverta stati uniti

Indubbiamente gli indigenti esistono, e anche i clochard, che costituiscono un fenomeno diffuso ed evidente dappertutto. Gli Usa sono pieni di barboni. Tuttavia ciò non deve ingannarci. Il Paese è florido ma incline a piangersi addosso. Vorremmo che il welfare ci garantisse assistenza e previdenza gratis. Anche i signori pretendono di essere curati e di ritirare le medicine in farmacia senza sborsare un euro.

 

poverta

C' è gente che va allo stadio e ai concerti sprecando somme ragguardevoli, però se ha bisogno di una scatola di supposte non le paga. Poi continuiamo a dire che lo Stato è assente, mentre versa pensioni a raffica e a chiunque: anche a coloro (il 50 per cento) i quali non hanno mai versato un centesimo all' Inps. Distribuiamo assegni a ciechi che guidano la Bmw e a invalidi che partecipano con successo a gare atletiche.

 

Siamo campioni iridati di assenteismo, i fannulloni incalliti abbondano nell' impiego pubblico. Questa massa impressionante di parassiti campa di sfroso alle spalle della minoranza (esigua) dei contribuenti onesti. Il cespite fiscale, nonostante il monte di milioni accumulati da noi nelle banche, è sproporzionato per difetto alle denunce dei redditi presentate.

 

PORSCHE CAYENNE DIESEL S

Basti pensare che solo una quota di esse, circa 300.000, supera il tetto di 200.000 euro. Date un' occhiata alle automobili che circolano, Mercedes, Audi e Porsche e capirete che i conti non tornano. Anneghiamo in un fiume di denaro non tassato al Nord e, in particolare, al Sud. Ma l' Agenzia delle entrate seguita a tallonare i fessi che sganciano e trascura di perseguire chi non molla una monetina. Ovvio che manchino le risorse allo scopo di soddisfare i lazzaroni che votano 5 Stelle per essere alimentati con le palanche del reddito di cittadinanza.

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…