tasse

UN FISCO PER L’ESTATE - A GIUGNO IN ARRIVO UNA STANGATA DA 53 MILIARDI - LE IMPRESE VERSERANNO 11,4 MILIARDI PER LE RITENUTE IRPEF DEI DIPENDENTI E DEI COLLABORATORI - IMU-TASI LA PIÙ ONEROSA PER LE FAMIGLIE - E C'E' SEMPRE L'INCOGNITA IVA: DA GENNAIO POTREBBERO SCATTARE GLI AUMENTI...

ACHILLE PEREGO per www.quotidiano.net

 

 

tasse

In attesa di scoprire se il nuovo governo riuscirà davvero ad abbassare le tasse come promesso, prepariamoci a mettere mano al portafogli per riempire le casse dell’Erario. Giugno, infatti, è uno dei mesi più pesanti per il versamento delle imposte tra le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori, la Tasi/Imu, l’Iva, l’Ires, l’Irpef riconducibile alle partite Iva, l’Irap e la Tari.

 

Così, entro la fine di questo mese, secondo l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, famiglie, imprese e lavoratori autonomi dovranno versare 53,3 miliardi di tasse e contributi. «Oltre ad avere un carico tributario e contributivo tra i più elevati d’Europa – spiega il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo – in Italia è estremamente difficile anche pagare le tasse. La complessità del nostro sistema spesso mette in seria difficoltà perfino gli addetti ai lavori, come i commercialisti o i Caf. Figuriamoci gli imprenditori, in particolar modo quelli piccoli, che saranno costretti a recuperare le risorse per onorare questo impegno in una fase molto delicata in cui le banche continuano a concedere il credito con il contagocce».

 

tasse

A giugno, ad essere più tartassate saranno le imprese che per le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori verseranno 11,4 miliardi. Ma anche le famiglie reciteranno una parte importante. Con l’abolizione di Imu e Tasi sulla prima casa (dal 2016 con il governo Renzi), quest’anno lo sforzo economico più rilevante sarà il pagamento della prima rata Imu-Tasi – scadenza il 18 giugno – sulle seconde/terze case e gli immobili di lusso. Dei 9,8 miliardi di gettito previsti dal pagamento della prima rata di queste due imposte sugli immobili escluse le prime case (e quindi oltre alle seconde anche quelle locate e gli immobili strumentali come alberghi, capannoni, negozi, uffici, botteghe artigiane), quelli ascrivibili alle famiglie ammonteranno a circa 5 miliardi.

 

tasse

Non sarà da meno per i contribuenti con scadenza mensile (imprese e lavoratori autonomi), il versamento dell’Iva relativo a maggio che si attesterà sui 9,4 miliardi. Un’imposta, l’Iva, per cui la Cgia ribadisce il forte richiamo a trovare le coperture affinché non scattino gli aumenti da gennaio che colpirebbero in particolar modo le famiglie numerose e quelle meno abbienti. Il nuovo ministro dell’Economia, Giovanni Tria, si è più volte espresso da professore a favore di uno spostamento delle imposte da quelle dirette (Irpef) a quelle indirette (Iva) ma sia Salvini sia Di Maio hanno ribadito in campagna elettorale il no al caro-Iva. Vedremo quindi come andrà a finire.

 

Sempre in tema di scadenze fiscali di giugno, altrettanto oneroso sarà il saldo 2017 e l’acconto 2018 dell’Ires (l’Imposta sui redditi delle società di capitali) con le imprese chiamate a versare 9,1 miliardi. L’Irpef in capo a tutti i lavoratori indipendenti (partite Iva) e agli altri percettori di reddito (dagli affitti ad altri proventi) peserà invece per circa 4,3 miliardi. Il saldo 2017 e l’acconto 2018 dell’Irap, infine, costeranno alle attività produttive altri 3,2 miliardi mentre la seconda rata della Tari circa 2,1.

 

TASSETASSE

 

Ultimi Dagoreport

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...