carlo rovelli joe biden

“IN MOLTI PAESI, ‘LIBERTÀ’ SIGNIFICA LIBERARSI DAL DOMINIO MILITARE AMERICANO” – IL FISICO-SCRITTORE-PACIFISTA CARLO ROVELLI A RUOTA LIBERA AL GRIDO DI “YANKEE GO HOME”: “È INEVITABILE, PER L’EVOLUZIONE ECONOMICA GLOBALE, CHE L’AMERICA DEBBA ACCETTARE DI NON ESSERE PIÙ PADRONE INDISCUSSO - PER METTERE FINE AL CONFLITTO IN UCRAINA BASTA LASCIARE CHE GLI ABITANTI DELLE ZONE OCCUPATE DALLA RUSSIA VOTINO SOTTO UN CONTROLLO INTERNAZIONALE CON CHI VOGLIONO STARE. A PARTE GLI USA, SAREBBERO D’ACCORDO TUTTI. UNA GUERRA MONDIALE E' SEMPRE PIU' ALLE PORTE..."

Estratto dell’articolo di Antonello Caporale per “il Fatto quotidiano”

 

carlo rovelli

Carlo Rovelli Fisico e saggista, è ordinario di Fisica teorica all'università di Aix-Marseille. I suoi studi vertono soprattutto sulla gravità quantistica. Nel 2021 ha coordinato una lettera aperta firmata da 51 premi Nobel per una riduzione bilanciata globale delle spese militari e a usare per il clima metà delle risorse liberate. Prolifica l’attività di scrittore. “Sette brevi lezioni di fisica”, tradotto in 41 lingue, ha venduto oltre un milione di copie. Con “Buchi bianchi” ha replicato il successo. […]

 

cop28 a dubai

Professor Rovelli, il mondo si riunisce per realizzare la transizione ecologica e il conclave è presieduto dal sultano degli Emirati Arabi che sul petrolio fa soldi a palate.

Invece di guardare con sospetto gli altri, perché non ci chiediamo cosa fare noi? I Paesi del Golfo si preparano: utilizzano capitali accumulati dal petrolio per diversificare economie. Noi abbiamo ricchezze (l’Italia è la decima potenza economica del mondo) accumulate in tre secoli di colonialismo e per essere stati fra i primi ad entrare nella rivoluzione industriale. Stiamo meglio degli altri: dobbiamo essere i primi a contribuire a salvare tutti dal disastro che si avvicina.

 

XI JINPING E JOE BIDEN

Massimiliano Fuksas, archistar italiana, dice che le autocrazie hanno vinto la loro gara con le democrazie. Sono dittature efficienti, visionarie, e però pragmatiche: dalla Cina alla Turchia, dall’Arabia alla Russia solo successi.

Non c’è nessuna gara da vincere. Ci sono sistemi politici diversi che hanno ciascuno meriti e problemi; possiamo imparare qualcosa dagli altri senza rinunciare a noi stessi.

 

Quello che ha fatto il governo cinese in 40 anni è sbalorditivo: sollevato mezzo miliardo di persone dalla povertà estrema, ridotto l’analfabetismo dal 90 a meno dell’1 per cento, fra i giovani hanno più laureati pro capite dell’Italia, e un consenso interno (misurato da università Usa) fra i più alti del mondo.

 

giorgia meloni volodymyr zelensky e guido crosetto a palazzo chigi

Lei preferisce figli malnutriti e senza scuola, o non poter tenere tutte le armi che vuole?

Da ragazzo amavo la “libertà”. Adesso da noi “libertà” è uno slogan per coprire ipocrisie e privilegi, fare i propri interessi sulla pelle di altri. In molti Paesi, “libertà” significa liberarsi dal dominio militare Usa.

 

L’Europa sta perdendo il confronto bellico con la Russia ed è ininfluente in medio oriente. L’esito disastroso della guerra in Ucraina quanto costerà alla reputazione dell’occidente?

Più che in reputazione, mi preoccuperei di quanto costa in esseri umani uccisi, famiglie distrutte dal dolore, città devastate, mine che continueranno a uccidere per anni... Perché non li facciamo finire, questi conflitti? Basterebbe lasciare che gli abitanti delle zone occupate dalla Russia votassero sotto un controllo internazionale con chi vogliono stare, o i Paesi dell’Onu imponessero a Palestina e Israele gli accordi di Oslo.

 

CARLO ROVELLI concertone primo maggio

A parte gli Usa, sarebbero d’accordo tutti. Sono stati ragionevoli i Kennedy e Krusciov a evitare la guerra, Mandela e i bianchi sudafricani a evitare il massacro, gli Irlandesi e gli Inglesi con l’ac cordo del Good Friday... e tanti altri. Vincere per la reputazione? E ci massacriamo.

 

C’è solo disperazione nella scelta degli argentini di eleggere Javier Milei, il “loco”, oppure è il finale apocalittico delle democrazie suicide?

Di apocalittico vedo i possibili disastri ecologici, una guerra mondiale sempre più alle porte. Non un’elezione in un Paese dove si vota.

 

Crede che Trump sarà rieletto?

Non lo so. Non mi piace Trump. Biden ancora meno. Fa l’amico dei neri, ma tiene stretto il potere nelle mani di pochi bianchi. Ha spinto più guerre lui che tutti i repubblicani. È inevitabile, per l’evoluzione economica globale, che l’America debba accettare di non essere più padrone indiscusso. [...]

 

giorgia meloni e guido crosetto con il cappello degli alpini a udine

Come giudica Giorgia Meloni?

Non giudico nessuno. Non voto il suo partito e ho ripetuto spesso le politiche per cui voto: bilanciamento serio delle attuali sconsiderate disparità economiche, reale impegno ecologico, disimpegno dalle azioni di guerra e una politica internazionale perla collaborazione invece dell’attuale sostegno alla belligeranza.

 

Come giudica la destra al potere in Italia?

È come chiedermi come giudico il fatto che oggi piove invece che esserci il Sole.

CARLO ROVELLIMELONI CROSETTO MEMEvladimir putin

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