“DOMANI RISSA, CHE BELLO” – LA VITA SOCIAL DEI FRATELLI BIANCHI TRA FOTO DI CAVALLI CHE SNIFFANO COCA E IL VIDEO-BEFFA DOPO LA MORTE DI WILLY CON L’EMOTICON CHE PIANGE DALLE RISATE – COMMENTI FEROCI: “TU PUBBLICHI UN VIDEO ALLE 7 DI MATTINA QUANDO GIÀ QUEL POVERO RAGAZZO NON C’È PIÙ? NON TE LO MERITI UN CUORE NEL PETTO…” – IL FILMATO IN CUI L’ARRESTATO GABRIELE BIANCHI DICEVA ALLA RAI: “CREDO NEL LAVORO DI FRUTTIVENDOLO” - VIDEO
Maria Egizia Fiaschetti per corriere.it
L’ultimo contenuto pubblicato sul suo profilo Facebook da Gabriele Bianchi, arrestato assieme al fratello Marco con l’accusa di omicidio preterintenzionale nel pestaggio che ha provocato la morte di Willy Monteiro Duarte a Colleferro (accusati di aver preso parte alla brutale aggressione anche Mario Pincarelli e Francesco Belleggia), risale a domenica 6 settembre alle 6.39.
Il video, una stand up comedy dai toni scurrili condivisa dalla playlist «Fulvio e il tossico» con una coppia di scimmie come protagonista, è corredato da una serie di emoticon che si sbellicano dalle risate.
Sui social il post scatena una valanga di commenti indignati: viene stigmatizzato come l’ennesimo sfregio dopo l’uccisione a calci e pugni del 21enne di origini capoverdiane nei giardini di largo Oberdan a Colleferro.
«Cioè tu pubblichi un video alle 7 di mattina quando già quel povero ragazzo non c’è più!», interviene attonita Nancy. «Tra il 5 e il 6 settembre hai ammazzato un ragazzino innocente — scrive Federica — , sono quasi le 3 del 17 settembre e 19 ore fa stavi postando su Facebook come se niente fosse? Non te lo meriti un cuore nel petto, lo schifo che provo non ha parole adeguate». Scorrendo la cronologia dei commenti spunta lo screenshot di due post, datati 16 e 19 aprile, salvati da un utente prima che l’autore li cancellasse. Nel primo si legge: «Domani rissa che belloooooooo». E ancora, tre giorni dopo: «Che rissa a scuola, bella aleeeeeeeee!!!».
Tra le immagini ripescate dall’archivio, e riproposte dagli internauti che adesso la sbandierano come «premonitrice», quella in cui Gabriele, con sguardo in tralice, si fa fotografare dietro a un’inferriata che somiglia alle sbarre di una cella (altro contenuto che nel frattempo è stato criptato). Tra gli scatti recenti — siamo al 7 agosto — l’atleta di MMA, acronimo di mixed martial arts (arti marziali miste), esibisce i muscoli sullo sfondo di un mare cristallino prima di tuffarsi dalla barca e solcare le acque su un gonfiabile a forma di unicorno. Sul petto ha tatuata una corona, sull’addome la scritta: «Onora e proteggi la famiglia».
Per descrivere il ritratto digita la frase: «Essere maledetto mi benedice». Il 2 settembre pubblica invece un video, «La freccia del vento è un fuggitivo», nel quale si vede un cavallo sniffare strisce di cocaina prima di lanciarsi a velocità forsennata alla guida di un calesse. Scrollando a ritroso la bacheca, il 17 marzo si fa immortalare assieme a un amico, entrambi iper tatuati, alla serata «Rococò» allo Smaila’s Campoverde di Aprilia, risto-teathre con disco e cabaret.
Il fratello Marco sulla sua pagina mostra la stessa passione per l’inchiostro inoculato sottopelle: sulle nocche delle dita si fa disegnare la scritta «fuck», sul ventre «familia» in stile chicano (simile a quello delle maras, le bande salvadoregne, ormai sdoganato e diventato di moda anche tra i non affiliati a sodalizi criminali).
Sul suo profilo, sul quale soltanto alcuni contenuti sono pubblici, tra i rari filmati visibili a tutti si nota quello di un gruppo di trapper, gli Ice Twins, intitolato Burbe Squad (la squadra del Burberry). Sulla pagina dei musicisti, che tra i loro primi live annoverano proprio il locale di Aprilia frequentato dai fratelli Bianchi, ecco il videoclip di un loro brano: tra i nomi taggati nel post anche quelli di Gabriele e Marco.
Tra macchine sportive e abbigliamento ghetto-chic, le rime del brano lanciato il 17 gennaio 2019 fanno così: «Sempre andati controcorrente, sempre andati contro la gente, delle critiche e dei giudizi non ce n’è mai fregato niente. Non ho paura di stare solo, cuore ghiacciato come un ghiacciolo, apro le ali adesso prendo dritto il volo verso il Sud Polo».
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