LA FORTUNA CI TAR-TASSA – RADDOPPIA IL BALZELLO SULLE VINCITE DI “SUPERENALOTTO” E “GRATTA&VINCI”: DA OGGI UN’ALIQUOTA FINO AL 12% PER LE VINCITE SUPERIORI A 500 EURO – RESTANO FUORI LOTTERIA ITALIA, BINGO E SCOMMESSE
R. Amo per Il Messaggero
I cacciatori di giochi sono avvertiti. Da oggi la fortuna costa il doppio. O meglio frutterà il doppio alle casse dello Stato. Proprio così, le previsioni parlano di oltre 320 milioni in più che arriveranno all'Erario per i prossimi tre anni da Gratta&Vinci, Superenalotto e dintorni.
Scatta oggi infatti il raddoppio della cosiddetta «tassa sulla fortuna» già previsto dalla manovra-bis varata a giugno: un balzello che passerà dal 6% (era questa l'aliquota in vigore dal primo gennaio 2012) al 12% e da applicare alla parte di vincita eccedente i 500 euro. Un cambiamento non da poco visto che saranno interessati dalla nuova tassa i Gratta&Vinci, il SuperEnalotto, il Win for Life e le vincite realizzare con le videolottery, le slot di nuova generazione
GLI ESCLUSI
Restano esclusi invece dalla tassazione, come del resto è stato finora, la Lotteria Italia, le scommesse, il poker e i casinò online, il bingo e le altre slot machine (ma per queste ultime la vincita non può mai superare i 100 euro). Non solo. La legge avrà effetto, sempre da oggi, anche sul gioco pubblico più antico del mondo e sempre nel cuore di tanti italiani a giudicare dai numeri: il cambio di tassazione tocca, infatti, anche le vincite al Lotto. In questo caso, però il cambio di passo soltanto di due punti, passando dal 6% all'8%
L'OBIETTIVO
Certo, non è una grande notizia per gli affezionati dei giochi. Ma l'operazione è finalizzata ad aumentare le entrate del settore, già particolarmente alte, visto che nel 2016 l'Erario ha avuto entrate dal comparto per 10,5 miliardi di euro (+20% sull'anno precedente, somma che arriva a 11,3 miliardi con le una tantum). Secondo un'analisi del Servizio Bilancio della Camera, con l'aumento delle aliquote che scatterà si può prevedere un incremento di gettito pari a 143 milioni annui (48 milioni per il Lotto e 95 milioni per gli altri giochi) a partire dal 2018. Ed è possibile stimare un maggiore gettito pari a 36 milioni già in questi ultimi mesi nell'anno in corso, una cifra che porterà a 322 milioni le entrate ulteriori complessive nel prossimo triennio 2017-2019. Complessivamente, nello stesso periodo, le maggiori imposizioni sul settore dei giochi contenute nella manovrina dovrebbero portare nelle casse dello Stato oltre un miliardo (circa 1.064 milioni di euro).
Nelle «Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo» sono previsti, infatti, anche l'aumento al 19% del Preu (Prelievo unico erariale) sulle newslot e al 6% quello sulle Vlt. Nella relazione tecnica si evidenzia poi come dall'aumento del Preu da slot e Vlt è previsto un maggiore introito nel 2017 per 202 milioni di euro, arrivando a un totale nel triennio 2017-2019 di 742 milioni di euro.
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