FRAMMENTI SPARSI DI WOJTYLA – GLI SCRITTI INEDITI DI GIOVANNI PAOLO II PRIMA DI DIVENTARE PAPA SONO STATI RACCOLTI IN UN LIBRO, IN OCCASIONE DEI 10 ANNI DALLA SUA CANONIZZAZIONE – FRASI TRATTE DA OMELIE, INCONTRI, LEZIONI (CHE OGNI TANTO FANNO EFFETTO “BIGLIETTINO DEI BACI PERUGINA”) – “L’AMORE È LA POTENZA DEL SOLE CHE ORIENTA TUTTO, NON È RESPINTO DA NULLA, INCANTA” – “LA RIFLESSIONE È IL PIÙ GRANDE PRIVILEGIO DELL’UMANITÀ, MA NON BISOGNA ABUSARNE, ALTRIMENTI DIVENTA IL GERME DEL MARASMA...”
Estratto dell’articolo di www.lastampa.it
La meta e la felicità - Karol Wojtyla - prefazione di papa francesco
«La felicità non è la via, ma la meta di ogni percorso umano». Da questa affermazione che dà all’esistenza una sostanza di gioia che non conosce confini viene il titolo del libro La meta è la felicità. Raccoglie 366 frammenti inediti e non di Karol Wojtyla. Frasi tratte da omelie, incontri, battute di opere teatrali, lezioni, che permettono di intravvedere il suo spessore umano e spirituale prima che diventasse Papa col nome di Giovanni Paolo II.
Un’antologia di testi coordinata dall’Università Cattolica di Lublino per la curatela di Marina Olmo e la consulenza del cardinale polacco Stanislaw Jan Dziwisz, che fu il segretario del Pontefice. Pensata nei dieci anni dalla canonizzazione (27 aprile 2014), con sguardo ai 20 dalla morte (2 aprile 2005) questa pubblicazione aiuta a formulare un giudizio cristiano sulla realtà nel solco di una imponente personalità del nostro tempo [...]
Estratti da “La meta è la felicità” di Karol Wojtyla
La persona
In ciò consiste la grandezza dell’uomo, nel fatto che è simile a Dio. E in ciò consiste la grandezza dell’uomo, che essendo simile a Dio, può donargli le opere delle sue mani e le opere della sua intelligenza.
Grazie alla volontà la persona è padrona di sé stessa e delle sue azioni, ma è proprio per questo che il valore di tali atti della volontà qualifica o squalifica l’intera persona
Creato a immagine di Dio, ogni uomo è una persona razionale e libera. Razionalità e libertà – sono due proprietà essenziali di un individuo. Nella misura in cui attraverso la razionalità – attraverso la proprietà dell’intelletto del soggetto individuale – il Creatore “consegna” all’uomo tutta la realtà dal punto di vista della verità , allo stesso tempo questa stessa realtà viene consegnata all’uomo dal punto di vista del bene: come bene. Questo compito è inscritto nella natura e nella costituzione della persona attraverso la volontà, che è libera.
La libertà come proprietà di una persona è direttamente correlata alla volontà. Se la volontà in sé stessa è la ricerca del bene precedentemente conosciuto (pre-cognitum), allo stesso tempo la libertà distingue questa aspirazione tra tutte le aspirazioni, le inclinazioni e i desideri che nel mondo degli esseri viventi sono chiamati “appetitus”. Perché la volontà è “appetitus rationalis” – è l’aspirazione propria dell’essere razionale – e ciò significa che rimane nella sua intrinseca relazione con la verità.
L’essere umano è creato in modo tale che deve parlare con qualcuno. Non solo con un altro essere umano; questo non basta, deve parlare con il Creatore. Ogni volta che la persona smette di parlare con il Signore Dio, si impoverisce terribilmente, si priva dell’Interlocutore più importante. Perché ci sono questioni di cui non si può parlare con nessuno, ma solo con il Signore Dio, solo con Cristo.
L’amore
L’amore è la potenza del sole che orienta tutto, non è respinto da nulla, incanta. Il potere stesso. La pura chiarezza. La bellezza stessa.
L’amore è generalmente sconsiderato. Forse si può persino dire che più è sconsiderato, più è grande.
L’amore mi ha spiegato tutto, l’amore ha risolto tutto – ecco perché amo questo Amore, ovunque esso sia.
L’amore ha sempre delle pretese. E dona la forza di accettarle.
L’amore è folle. Qualcosa comincia a salire nel petto, arriva alla gola, poi si offuscano gli occhi (no, non è frutto della mia immaginazione) – una nebbia vera e propria, una marea di lacrime trattenute dalle ciglia e quest’attesa dell’agitazione che seguirà tra un istante.
Ebbene, lo so, questo amore non è buono in sé, in sé è infelice. Ha un andamento bizzarro. Prima spalanca qualcosa in noi, qualcosa a cui non sappiamo dare un nome, a cui abbiamo paura di dare il nome di felicità, e poi improvvisamente si chiude con un tonfo sordo, come se avesse sbattuto una grande porta, solo che allora conosciamo già esattamente il nome di ciò che rimane fuori da questo portone: è l’ansia, l’agitazione. Quindi è davvero così? E allora con tutta la forza indefinita dell’intelletto ha compreso che no, no – era solo una tappa.
Il più grande comandamento, il più grande principio, l’ideale più alto – l’ideale assolutamente insuperabile per l’uomo – è il comandamento dell’amore: l’amore per Dio e l’amore per il prossimo.
In questo comandamento Dio esprime sé stesso. E allo stesso tempo, Dio ci pone questo comandamento come una richiesta, come un’esigenza per noi: vuole cioè che lo imitiamo. E questo non è impossibile: è possibile anche se l’uomo è debole e molte volte nella sua vita può non essere all’altezza delle esigenze del comandamento dell’amore, delle esigenze dell’etica cristiana, delle esigenze del Vangelo.
I pregi del cuore
La meta e la felicità - Karol Wojtyla giovanni paolo II
La moralità non è intimamente connessa con il solo pensiero – il pensiero la condiziona soltanto. Invece la moralità è direttamente connessa con la libertà, quindi con la volontà. L’oggetto della volontà è il bene. Esistono beni diversi, che l’essere umano può desiderare. Si tratta di volere il bene vero. Tale atto di volontà rende buono lo stesso essere umano.
L’essere umano è per natura razionale, è una persona, cioè un individuo di natura razionale – e pertanto la moralità nell’uomo è qualcosa di naturale, di necessario. Egli deve subordinare alla verità quei vari beni in relazione ai quali si impegna agendo. Egli subordina quindi alla verità anche la sua azione. La moralità è una componente imprescindibile delle azioni umane.
La responsabilità va strettamente di pari passo con la dignità della persona, perché è l’espressione di un’autodeterminazione in cui l’uomo, lungi dall’essere arbitrario, fa buon uso della sua libertà, dirigendosi sempre verso il vero valore e il giusto diritto.
Solo la persona responsabile esercita correttamente la libertà interiore.
KAROL WOJTYLA DOPO L'ATTENTATO SORRETTO DA STANISLAO DZIWISZ
Dopo tutto nel mondo contemporaneo scorgiamo molti desideri, esigenze e aspirazioni legittime. Al di sotto di tutti loro, si nasconde un desiderio che è al tempo stesso il più profondo e il più universale: il desiderio sia delle singole persone che delle società, di una vita che corrisponda pienamente alla dignità e alla libertà umana, beneficiando di tutto ciò che può offrire loro il mondo subordinato all’uomo.
La riflessione è il più grande privilegio dell’umanità, ma non bisogna abusarne. In questo caso viene meno il suo scopo, cessa di essere una forza motrice e diventa il germe del marasma.
La ragione è la principale energia della natura umana e il suo principale potere . La ragione partecipa incessantemente al processo che rende umano l’uomo, al processo del suo perfezionamento.
FOTO INEDITE DI KAROL WOJTYLA SCATTI IN PISCINA E DURANTE LA LETTURA FOTO INEDITE DI KAROL WOJTYLA SCATTI IN PISCINA E DURANTE LA LETTURA attentato a karol wojtyla