francesco de gregori salmo

OGNI SALMO FINISCE IN GLORIA - FRANCESCO DE GREGORI SI INFILA NELLE POLEMICHE PER IL MEGA ASSEMBRAMENTO PER IL CONCERTO DI SALMO E SI SCHIERA CON IL RAPPER “FUORILEGGE”: “DOBBIAMO RIFLETTERE E NON SEMPLICEMENTE CONDANNARE LA SUA TRASGRESSIONE ALLE REGOLE. A CHE SERVE ALLORA IL GREEN PASS? TUTTE LE POLEMICHE E TUTTA LA FATICA PER OTTENERLO?” – GLI ALTRI CANTANTI SI INCAZZANO CON SALMO CHE VIENE DEFINITIVAMENTE SMERDATO DA FEDEZ: “NON SEI UN ARTISTA, SEI UNO STRONZO..” - VIDEO

 

Roberto Pavanello per “la Stampa”

 

salmo

«Se avessi voluto rispettare le regole non avrei fatto l'artista». Questo è l'ideale pugno battuto sul tavolo da Salmo dopo la pioggia di critiche ricevute in seguito al concerto (gratuito e a sorpresa) tenuto a Olbia il 13 agosto senza rispetto delle norme anti-Covid. Quattromila persone in piedi, nessun distanziamento, zero mascherine: insomma, tutto ciò che non va fatto. E che il rapper ha rivendicato come atto di protesta. La gran parte dei colleghi osserva e tace, ma tra chi prende posizione c'è Fedez - tra i due c'è molto di personale - che condanna il live realizzato in quel modo. E, a sorpresa, Francesco De Gregori, che invece si schiera dalla parte di Salmo.

 

francesco de gregori

Lo fa con un post ferragostano su Facebook nel quale sposa le ragioni del "fuorilegge": «Dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole - scrive -. Io gli sono comunque grato per aver richiamato l'attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all'aperto c'è un limite di 1000 persone sedute e distanziate. A che serve allora il Green Pass? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo? Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale. Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica "leggera" e per il nostro pubblico».

 

assembramenti al concerto di salmo a olbia

Un endorsement tutt' altro che trascurabile, quello del cantautore, noto per non essere uno che ama né i riflettori mediatici né la polemica. Le sue parole non hanno però gettato acqua sul fuoco del botta e risposta tra Salmo e Fedez, che non s' erano tanto amati nemmeno in precedenza. Con il primo che accusa il secondo di essere «un ottimo politico» e non un artista, e quest' ultimo che gli risponde che «è un narcisista» che contribuisce «ad alzare il livello di rischio sanitario di una regione, sostenendo pure di farlo per aiutarla».

 

la risposta di fedez a salmo

Un tempo avremmo assistito a un "dissing" a colpi di rime, oggi siamo alla regolar tenzone a colpi di storie su Instagram. Per chi ama questo genere di confronti, il divertimento è assicurato, anche se il tema sanitario non è per niente argomento sul quale scherzare.

 

Da Amoroso a Ultimo Le posizioni sono inconciliabili. Salmo sostiene di essere nel giusto perché le regole sono - a suo parere - non corrette: «L'unico settore dimenticato in Italia è quello dello spettacolo. Ci hanno detto di fare i live con poche persone, distanziate e sedute, ma noi non ci vogliamo stare seduti. Noi vogliamo alzarci, saltare e fare sentire la nostra ca*** di voce: la musica, la cultura e l'arte sono importanti tanto quanto lo sport». Fedez gli ribatte che ha mancato di rispetto ai colleghi che invece stanno facendo concerti rispettando le regole.

 

FEDEZ ORIETTA BERTI BY EMAN RUS

E gli dà pure dello stro***. Alessandra Amoroso sta con il rapper milanese e commenta: «L'intento era nobile, la riuscita meno». Ermal Meta se la cava con una battuta: «Ho appena scoperto di non essere un artista perché rispetto le regole», mentre Motta interviene a muso duro: «Trovo assolutamente ingiustificabile non solo quello che è successo giorni fa a Olbia ma pure i modi in cui si è cercato di giustificare quello che è successo - ha scritto su Instagram -. Trovo che forse rispettare le regole sia diventato molto più punk di qualsiasi altra cosa e sono fiero di aver incontrato questa estate non solo organizzatori che si sono fatti un culo mastodontico per riuscire ad organizzare eventi ma anche un pubblico che è stato disciplinato».

 

E poi: «Questo gesto è ingiustificabile come tutto quello che è successo durante gli Europei di calcio, in cui nessuno si è esposto perché era molto più difficile ricevere un consenso». Ultimo alza l'asticella e osserva: «Il problema dei concerti è che nessuno si prende la responsabilità di decidere cosa fare e come farlo», e soprattutto: «Ah, ci sono anche concerti veri, fatti in Paesi vicini al nostro. Lì si può andare, volendo».

salmo a olbia

 

La richiesta di Assomusica E mentre polemiche, anche se più flebili si sono accese per il live, con assembramento annesso, di Shiva in un locale di Misano Adriatico, Assomusica, l'associazione che rappresenta la maggior parte degli organizzatori e produttori di musica in Italia, ha detto «che non può che condannare episodi del genere, che danneggiano soprattutto gli organizzatori di concerti che lavorano con serietà, rispettano le regole sulla sicurezza e a tutela della salute del pubblico, ma anche e, forse ancor di più, l'immagine degli artisti stessa», ma che è necessario aprire un confronto con il governo sulla capienza.

assembramento concerto di salmo a olbia

 

Il ministero della Cultura respinge però ogni accusa e ribatte che non c'è «nessuna penalizzazione per il settore della musica dove sono in vigore per i concerti le stesse misure per lo sport, anzi più favorevoli per i live sotto le soglie di 2500 al chiuso e 5000 all'aperto. Mentre oltre i 5.000 spettatori viene applicato il limite di capienza del 50%, lo stesso vale per gli eventi sportivi anche sotto la soglia dei 5000».

fedez a porto cervo 1salmo risponde dopo le polemiche sul concerto a olbiafedez e chiara ferragnifedez a porto cervo 3fedez a porto cervo 2la villa di fedez e chiara ferragni a porto cervo 4assembramento concerto di salmo a olbia concerto salmo a olbia mega assembramento per il concerto di salmo a olbia instagram story di salmo dopo il concerto a olbiainstagram story di salmo dopo il concerto a olbia 2instagram story di salmo dopo il concerto a olbia 1salmo 1fedez risponde a salmo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...