EGALITÉ E FRATERNITÉ QUANDO ME PARE A ME - LA FRANCIA CHIUDE I CONFINI E CENTINAIA DI MIGRANTI SI RIVERSANO SU VENTIMIGLIA, LA LAMPEDUSA DEL NORD - C'È CHI FA LO SCIOPERO DELLA FAME E CHI FUGGE SUGLI SCOGLI

Andrea Acquarone per “il Giornale”

 

La loro ultima «traversata» è a piedi, su quella striscia di terra di un confine affacciato su un mare gonfio di schiuma e colorato dal peltro delle nuvole. Un pezzettino di strada che li separa dalla Francia: Ventimiglia-Mentone. Il resto del Mediterraneo, sfidando il deserto, lo avevano già «guadato» con barconi fatiscenti o logori gommoni.

CONFINE MENTONE VENTIMIGLIACONFINE MENTONE VENTIMIGLIA

 

Il sogno, forse meglio definirlo il miraggio di una vita degna di tal nome, da ormai tre giorni, si è fermato qui. Davanti alle braccia nerborute di flic dagli occhi minacciosi, una mano sulla fondina della pistola, l'altra sul manganello.

 

Ci si guarda negli occhi, ci si può parlare, poche decine di metri separano l'illusione dall'approdo, qui c'è l'Italia che li ha salvati senza essere meta; dall'altra parte un Paese che alza un muro per respingerli. Schengen carta straccia, la ripartizione dei migranti per quote una favola rassicurante di quest'Europa che mente al nostro Belpaese di sognanti, ipocriti poeti di cui si fanno beffe specialisti del malaffare.

 

CONTROLLI A VENTIMIGLIA CONTROLLI A VENTIMIGLIA

Ventimiglia come Lampedusa. Avamposti di frontiera. Da una parte l'«atollo» che accoglie l'Africa che scappa, dall'altra il nord Italia che si blocca a Sud del Continente. Un'unione a perdere. Il confine italo-francese di Ponte San Ludovico appare oggi un campo profughi. Con almeno un centinaio di eritrei e somali, uomini e donne accampati lungo una linea di demarcazione che mai come adesso divide non solo i territori ma le coscienze.

Camionette della polizia nazionale francese sbarrano il passo, immagini che riportano al 2011 con centinaia di extracomunitari fermi in città in attesa di espatriare.

 

Renzi, magico affabulatore dalle promesse impossibili, in questi giorni tace. Evento raro, ma stavolta sintomatico. Cosa dire di fronte all'indicibile? Mercoledì dovrebbe incontrare a Milano David Cameron, domenica 21 giugno François Hollande. Poi i presidenti dell Regioni. Scorre una guerra sotterranea, il fronte è quello dei migranti, ma il nostro premier e il suo fido ministro degli Interni Alfano sembrano aver alzato bandiera bianca.

FRONTIERA MENTONE FRONTIERA MENTONE

 

Davanti al secco no dei transalpini a lasciare entrare nel loro Paese una piccolissima fetta di quelle migliaia di immigrati piombati nello Stivale, il nostro governo, ieri, non ha trovato altra soluzione che far intervenire le forze dell'ordine per sgomberare il misero plotone di errabondi che stazionavano tra le aiuole nei pressi della frontiera.

 

Momenti di tensione. Molti si sono rifiutati di andarsene, le forze di polizia in assetto antisommossa hanno effettuato una carica di alleggerimento. In tanti hanno rifiutato il cibo, improvvisando uno sciopero della fame. Alla fine erano decine coloro che girovagavano tra la stazione e le fermate dei bus. Altri si erano nascosti tra gli scogli.

FRONTIERA MENTONEFRONTIERA MENTONE

 

Il sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, osserva impotente: «La situazione è preoccupante. Ci sono molte famiglie con bambini piccoli che non hanno niente». Intanto sono stati installati dei bagni chimici, mentre Croce Rossa e Caritas hanno continuato a portare razioni di acqua e cibo.

 

Nel pomeriggio poi, sono stati installati alcuni moduli per fornire un rifugio per la notte. A Giovanni Toti, neo governatore della Liguria, tocca ripetersi. Su Facebook scrive: «La drammatica giornata di Ventimiglia è la dimostrazione che tutti i pericoli che abbiamo sottolineato al governo circa l'accoglienza di clandestini nella nostra regione si stanno purtroppo verificando».

 

FRONTIERA MENTONEFRONTIERA MENTONE

E poi in serata minaccia: «Resterebbe da fare una cosa, se dovessimo applicare il diritto penale: chiedere i danni al governo per la pessima immagine della Liguria resa ai media italiani e stranieri proprio alla vigilia delle vacanze, grazie a come è stata gestita l'emergenza emigrazione da parte di Palazzo Chigi, un danno gravissimo, ancora da quantificare». Daniela Santanché è tranchant.

 

«Dalla Francia ci arriva una lezione di coraggio e di coerenza: la chiusura delle frontiere è un atto dovuto visto che l'Europa non è in grado di assicurare protezione agli Stati membri. Giustamente i cugini francesi se la sbrigano da soli mentre noi abbiamo trasformato le stazioni delle nostre città in campi profughi con condizioni igienico-sanitarie da Terzo mondo».

FRONTIERA MENTONEFRONTIERA MENTONE

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...