simona ventura niccolo bettarini

"FU TENTATO OMICIDIO", CONDANNE FINO A 9 ANNI AGLI AGGRESSORI DI BETTARINI JR - L'ACCUSA AVEVA CHIESTO PER TUTTI I 4 GIOVANI IMPUTATI 10 ANNI - IL FIGLIO DELLA VENTURA: "E' FINITO UN INCUBO. GIUSTIZIA E’ STATA FATTA"

LUCA DE VITO per repubblica.it

 

 

NICCOLO BETTARINI

"E' finito un incubo. Giustizia è stata fatta". Queste le prime parole di Niccolò Bettarini dopo la sentenza del giudice di Milano Guido Salvini che ha condannato tutti e 4 i responsabili dell'aggressione avvenuta lo scorso primo luglio fuori dalla discoteca "Old Fashion" a calci, pugni e con otto coltellate. Per tutti il reato riconosciuto è di tentato omicidio, ma con pene diverse.

 

 

Davide Caddeo, 29enne accusato di aver sferrato materialmente le coltellate, difeso dal legale Robert Ranieli, è stato condannato a 9 anni. Insieme a lui sono stati condannati anche Alessandro Ferzoco (difeso da Mirko Perlino) a 5 anni e sei mesi, Andi Arapi (difeso da Fabrizio Cardinali) a 5 anni e Albano Jakej (difeso dal legale Daniele Barelli) a 6 ani e sei mesi.

niccolò bettarini

 

Una pena più ridotta rispetto ai dieci anni chiesti dal pm Ramondini: questo anche perché, nel caso di Jackej, Arapi e Ferzoco secondo il giudice non ci sono prove che sapessero che Caddeo aveva un coltello e che era intenzionato a utilizzarlo, visto che lo conoscevano da poco tempo. Da un punto di vista tecnico (articolo 116 del codice penale), si tratta di una diminuente per aver concorso a un reato diverso (tentato omicidio) da quello voluto (lesioni). 

 

Il giudice, nel corso del procedimento con rito abbreviato scelto dai difensori dei quattro imputati, aveva deciso di disporre una perizia sull'entità delle lesioni subite dal ragazzo e anche di ascoltare in aula Niccolò e altri tre giovani che erano fuori dalla discoteca quella notte.

 

NICCOLO BETTARINI

Per il pm Ramondini i quattro volevano uccidere e quei fendenti sferrati da Davide Caddeo in parti vitali con una lama da 20 centimetri avrebbero potuto produrre conseguenze mortali, da cui l'accusa di omicidio volontario. I difensori invece avevano chiesto di derubricare i reati da tentato omicidio a lesioni aggravate, rissa e percosse.

 

 

"La verità è venuta a galla", ha commentato Niccolò Bettarini. "Credo che le pene siano giuste. Ho cercato di immedesimarmi in quei giovani e nel loro passato, senza per questo giustificare quanto successo: ti interroghi e pensi che si può sempre cambiare e migliorare".

niccolo' bettarini 1

 

 Il giudice ha previsto una provvisionale di risarcimento da 200mila euro (Bettarini ne aveva chiesti 500mila) e ha trasmesso gli atti alla procura perché nel corso delle audizioni sono emersi altri nomi di componenti della compagnia dei quattro aggressori che hanno sicuramente partecipato alla rissa ma che non sono mai stati indagati. "Non vogliamo soldi", ha proseguito Bettarini jr: "Volevamo solo giustizia, e giustizia è stata fatta".

 

La notte dell'aggressione, avvenuta davanti a un chiosco notturno che vende panini vicino alla discoteca, Bettarini era riuscito a salvarsi grazie all'intervento degli amici, di uno in particolare. Era stato ricoverato al Niguarda, dove il giorno successivo all'aggressione era stato sottoposto a un intervento durato circa due ore.

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