LA FUGA E’ FINITA: PRESO A NAPOLI MARCO PROTA, LATITANTE DA OTTOBRE 2020. ERA RIENTRATO DALLA SPAGNA PER NATALE, E’ STATO SCOVATO DALLA POLIZIA IN UN ARMADIO A MURO NELLA CASA DEL PADRE A SECONDIGLIANO. NEL 2019 VENNE ARRESTATO GRAZIE ALLA SUA PASSIONE PER LA PASTA ALLA GENOVESE. TELEFONÒ A UN FRUTTIVENDOLO PER ORDINARE DUE CHILI DI CIPOLLE E GLI AGENTI, SEGUENDO IL GARZONE…
Era ricercato da ottobre 2020 Marco Prota, 33 anni, tornato a Napoli dalla Spagna per Natale e sfuggito all'arresto nella stazione di Napoli Centrale dov'era appena giunto: il fuggitivo è stato scovato dagli agenti del Compartimento di Polizia Ferroviaria in un'intercapedine ricavata nel doppio fondo di un armadio a muro, nell'abitazione del padre che si trova nel quartiere Secondigliano.
Condannato in via definitiva a 4 anni e 4 mesi di reclusione (per rapina, estorsione, stalking e lesioni aggravate), Prota, nel 2019, dopo un mese di latitanza, venne arrestato grazie alla sua passione per un piatto tipico napoletano: "la genovese". Telefonò a un fruttivendolo per ordinare due chili di cipolle, proprio per cucinare la pasta e gli agenti, seguendo il garzone, riuscirono a stanarlo. A marzo del 2019, dopo avere scontato la sua pena, era tornato in libertà, prima di essere nuovamente condannato. Prota ha soggiornato in appartamenti di famiglia e in alcuni B&B, tra il Beneventano e la stazione di Napoli Centrale. Poi è tornato a casa del padre, per ricongiungersi alla moglie.
MARCO PROTA 2pasta alla genovese