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COLPO GROSSO, GROSSO RISARCIMENTO - IL FURTO MILIONARIO DI GIOIELLI A PALAZZO DUCALE DEL 3 GENNAIO 2018 È STATO RISARCITO. L’ASSICURAZIONE LLOYD’S DI LONDRA HA INDENNIZZATO LA FONDAZIONE AL THANI, PROPRIETARIA DELLA SPILLA E DEL PAIO DI ORECCHINI TRAFUGATI DALLA BANDA SERBO-CROATA, CON LA SOMMA DI 8,2 MILIONI DI DOLLARI - L’ESPOSIZIONE ERA STATA ASSICURATA PER… (VIDEO)
Da "La Nuova di Venezia e Mestre"
Il furto milionario di gioielli a Palazzo Ducale del 3 gennaio 2018 è stato risarcito. L’assicurazione Lloyd’s di Londra ha indennizzato la Fondazione Al Thani, proprietaria della spilla e del paio di orecchini trafugati dalla banda serbo-croata, con la somma di 8,2 milioni di dollari. Complessivamente l’esposizione “Tesori dei Moghul e dei Maharaja” allestita a Palazzo Ducale, da dove erano spariti i preziosi, era stata assicurata per oltre un miliardo di dollari. Tale era il valore da capogiro dei pezzi.
I gioielli rubati appartenevano allo sceicco Hamad Bin Abdullah Al Thani, emiro del Qatar e proprietario, attraverso la Fondazione, di una delle più favolose collezioni di preziosi al mondo che prima di arrivare a Venezia era stata esposta anche a Londra.
Ora l’assicurazione potrà costituirsi parte civile nel procedimento a carico di Vinko Tomic, componente delle Pink Panthers (l’organizzazione internazionale specializzata in furti di gioielli) e considerato il capo della banda entrata in azione a gennaio dello scorso anno, e dei complici Dragan Mladenovic, Goran Perovic, Vladimir Durkin, Zvonko Grgic e Zelimir Grbavec.
Il sostituto procuratore Raffaele Incardona è pronto a chiudere le indagini. L’accusa sarà quella di furto aggravato e quindi, come previsto dal codice per questa tipologia di reato, il procedimento non passerà nemmeno per l’udienza preliminare ma ci sarà la citazione diretta davanti al giudice monocratico.
Poco importa che il furto in questione sia di gioielli milionari e non di due scatolette di tonno. Il procedimento sarà incardinato per tutti e sei i componenti della banda, nonostante al momento solo Tomic, Grbavec e Grgic si trovino in Italia, reclusi nel carcere di Santa Maria Maggiore.
Per i tre, le operazioni di rientro dalla Croazia, dove erano stati arrestati tra il 7 e l’8 novembre scorsi, si erano concluse prima di Natale. All’appello manca Durkin, ancora detenuto in Croazia per motivi non meglio precisati.
Si era ventilato che alla base del mancato trasferimento (per ora) ci fosse un problema di salute, forse legato a un pestaggio durante l’arresto da parte delle forze di polizia croate, ma nessuna conferma è arrivata da Zagabria. Nemmeno la Procura sa quando il quarto uomo verrà portato in Italia. Discorso a parte per i due serbi.
Perovic non è mai stato preso mentre Mladenovic era stato fermato in Croazia, al confine con la Serbia, riuscendo a malmenare un poliziotto e a guadagnarsi così la fuga nel suo Paese natale. La Serbia non ha accordi con l’Italia per la consegna degli arrestati e quindi l’iter, attraverso il Ministero della Giustizia, è decisamente più complesso.
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IL VIDEO DEL FURTO DI GIOIELLI ALLA MOSTRA A PALAZZO DUCALE A VENEZIA
IL VIDEO DEL FURTO DI GIOIELLI ALLA MOSTRA A PALAZZO DUCALE A VENEZIA
IL VIDEO DEL FURTO DI GIOIELLI ALLA MOSTRA A PALAZZO DUCALE A VENEZIA
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