mike pompeo alla galleria borghese

LA GALLERIA BORGHESE CHIUDE PER POMPEO - TOUR PRIVATO DEL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO E DELLA MOGLIE SUSAN TRA LE MERAVIGLIE DEL MUSEO ROMANO - IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI TRUMP AVEVA GIÀ PROVATO IN PASSATO A INSERIRE UNA TAPPA NELL’AGENDA DIPLOMATICA, SENZA RIUSCIRCI, E DURANTE LA VISITA HA PIÙ VOLTE COMMENTATO DICENDO…

Laura Larcan per “il Messaggero”

 

mike pompeo alla galleria borghese

«Meravigliosa». È il commento che più volte il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha espresso nel corso della visita alla Galleria Borghese. Una tappa tutta dedicata ai capolavori d' arte del prestigioso museo di Villa Borghese che Pompeo è riuscito ad inserire, ieri pomeriggio, nella sua fitta agenda diplomatica romana.

 

È arrivato nel primissimo pomeriggio, a piazzale del Museo Borghese, insieme alla moglie Susan (con una delegazione e la scorta) per godersi un tour privato della collezione. Ad accoglierlo, la direttrice ad interim della Galleria Borghese Cristiana Collu, e la professoressa Francesca Cappelletti, già membro del comitato scientifico del museo e designata quale futura direttrice della Galleria, fresca di nomina da parte del ministro Dario Franceschini (e pronta ad insediarsi nel mese di novembre). Ci teneva particolarmente, Mike Pompeo, a vedere la Galleria Borghese. Lo avrebbe raccontato lui stesso, durante la visita.

 

mike pompeo alla galleria borghese 2

Aveva provato già in passato ad inserire una tappa al museo romano nell' agenda degli appuntamenti diplomatici durante un soggiorno, ma non c' era riuscito per i vari impegni. Stavolta è riuscito nell' impresa. Ha anche anticipato a sorpresa l' orario della visita rispetto ad un primo programma che prevedeva l' arrivo della coppia a metà pomeriggio circa. Come a dire che ha quasi modificato parte dell' agenda della giornata pur di ammirare per la prima volta il museo.

 

LA GUIDA

mike pompeo e la moglie susan alla galleria borghese

Il segretario di Stato e la consorte sono stati accompagnati da una loro guida personale. Il tour si è concentrato sul piano terra del museo. Molta attenzione è stata dedicata alle statue capolavoro di Gian Lorenzo Bernini e alla Paolina Bonaparte del Canova. La guida personale si è soffermata anche sui quadri del Caravaggio. Mike Pompeo e la moglie Susan sono apparsi molto interessati e colpiti dalla bellezza dei dettagli del museo, a partire dal monumentale Salone del Mariano Rossi. La visita complessivamente è durata una quarantina di minuti. E alla conclusione del tour, durante i saluti, lo staff della Galleria Borghese ha donato il volume del museo a Mike Pompeo. Intorno alle 15,30 la visita è terminata.

mike pompeo giuseppe contemike pompeo luigi di maioMIKE POMPEO PIETRO PAROLIN

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO