napoli mercato criminale

A GAMBIA LEVATE – A NAPOLI OGNI ETNIA HA IL SUO MERCATO CRIMINALE: I PAKISTANI GESTISCONO QUELLO DEI DOCUMENTI FALSI, COME PUSHER I MIGLIORI SONO I GIOVANOTTI DEL GAMBIA, MOLTO ATTIVI ANCHE COME GIGOLO’ – TUTTO AVVIENE SOTTO L’EGIDA DELLA CAMORRA…

Paolo Barbuto per www.ilmattino.it

 

NAPOLI STRANIERI

Man mano che i dati vengono raccolti e la mappa si riempie, cresce lo sconforto: c’è una porzione della città che non appartiene più alla città, è interamente nelle mani degli stranieri, quelli dediti al malaffare ovviamente, che svolgono ogni tipo di attività illecita.

 

Prima di procedere nel racconto, però, è fondamentale una premessa: la maggioranza degli stranieri che vive e lavora in città è composta da persone perbene, le etnìe di provenienza non fanno la differenza, perché chi ha voglia di rimboccarsi le maniche e lavorare lo fa a prescindere dalla nazione che gli ha dato i natali. Insomma, qui il discorso riguarda solo gli stranieri che delinquono, e che, costantemente, sono censurati dai loro stessi conterranei, i quali troppo spesso finiscono nel calderone della rabbia e del razzismo per via di pochi malviventi.

 

Eccola la mappa del territorio della Ferrovia e delle zone circostanti, la vedete voi stessi, vi rendete conto della vastità dell’area e dell’immensità del malaffare. Quel che non si vede nella mappa è, però, la lunga mano della malavita locale. Sappiate che ogni stranieri intenzionato a dedicarsi alla delinquenza ha l’obbligo di presentarsi al clan che gestisce ogni quartiere per ottenere il permesso di intraprendere la propria attività illegale e garantire un introito alla camorra. Insomma, ogni porzione della mappa e ogni attività che vedete rappresentata, produce anche denaro per le casse della delinquenza organizzata napoletana.

NAPOLI

 

Come ogni investigatore sa bene, le attività malavitose sono suddivise, con certosina precisione in base al Paese di provenienza degli stranieri, c’è una sola eccezione, la prostituzione: quel «mercato» viene gestito in maniera trasversale da tutti, anche in questo caso suddiviso in zone. C’è solo una fetta del mondo della prostituzione che non rientra nel controllo degli stranieri: i maschi che vendono il loro corpo ad altri maschi e che gravitano attorno e dentro la stazione ferroviaria, i quali sono per la quasi totalità italiani con qualche innesto di etnia rom; e le trans che hanno specifiche zone di lavoro, non centrali, e sono per lo più sudamericane con qualche presenza locale italiana.

 

I delinquenti da strada, quelli che fanno scippi, borseggi e anche rapine violente, sono prevalentemente nordafricani, con qualche sporadica presenza di uomini dell’Est. Si tratta della frazione meno organizzata e anche maltollerata dagli altri stranieri-delinquenti. Le loro azioni, spesso violente, attirano l’attenzione delle forze dell’ordine che accende i fari e mette in crisi anche gli altri «mondi», che sono estremamente più redditizi.

 

STAZIONE NAPOLI

Ovviamente in cima alla lista c’è il mercato della droga che, storicamente, viene gestito dai gambiani: sono considerati affidabili e poco propensi alla violenza, le figure adatte per smerciare stupefacenti. Le centrali sono nelle strade circostanti la stazione, il mercato è esteso a larga parte della città con particolare attenzione alle zone di piazza Bellini e del centro Storico. A proposito, dicono che i pusher provenienti dal Gambia siano anche molto «graditi» dalle signore in cerca di emozioni, per cui si sta generando una nuova fetta del mercato della prostituzione, stavolta dedicato ai soli gigolò gambiani.

 

Prepotente il giro della contraffazione di abiti, borse e scarpe. In questo caso a governarlo sono gli stranieri di provenienza centroafricana in generale: oggi sono loro che gestiscono gli ordini alle fabbriche (molto spesso di Napoli e provincia) segnalando la merce da falsificare e i modelli più graditi ai clienti. Sono gli stessi extracomunitari a costruirsi l’esercito di venditori che poi andrà in ogni parte di Napoli e d’Italia a smerciare quei prodotti fasulli.

 

stazione napoli centrale

L’altro mercato che produce poderosi introiti è quello dei documenti falsi per stranieri, che vede Napoli regina d’Europa nel settore e viene gestito esclusivamente da pakistani: sono di stanza dal «lato mare» del corso Umberto, hanno le loro basi generalmente all’interno dei negozi di barbiere e offrono i loro servizi a tutti gli stranieri, senza distinzione di provenienza né di colore della pelle.

 

NAPOLI - SOLDATI CIRCONDATI DAGLI IMMIGRATI PER IMPEDIRE UN FERMO

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?