regina elisabetta funerale xi putin biden

INTORNO ALLA BARA DELLA REGINA SI GIOCA UNA COMPLICATISSIMA PARTITA GEOPOLITICA – PER IL FUNERALE DI STATO DELLA REGINA ELISABETTA NELL'ABBAZIA DI WESTMINSTER DI LUNEDÌ È PREVISTO L'ARRIVO DI 500 TRA CAPI DI STATO E DI GOVERNO E TESTE CORONATE – LA RUSSIA DI VLADIMIR PUTIN NON È STATA INVITATA, L'AFGHANISTAN DEI TALEBAN NEMMENO, LA COREA DEL NORD E L'IRAN SÌ (MA SOLO GLI AMBASCIATORI). L’OSPITE INDESIDERATO È LA CINA, LA CUI PARTECIPAZIONE È DIVENTATA UN CASO...

Alessandra Rizzo per “La Stampa”

 

feretro elisabetta westminster

La Russia di Vladimir Putin non è stata invitata, l'Afghanistan dei taleban nemmeno, la Corea del Nord e l'Iran sì, ma solo a livello di ambasciatori. La lista dei capi di Stato e di governo per il funerale della Regina Elisabetta è un compendio dei potenti del mondo, ma, come tutte le occasioni sociali, richiede una buone dose di diplomazia e comporta inevitabilmente almeno un ospite indesiderato.

 

In questo caso è la Cina, e l'invito a molti non è andato giù. «Inconcepibile», ha tuonato un deputato conservatore, Tom Loughton, lamentando violazioni dei diritti umani. «Incredibile», gli fa eco un altro, Ian Duncan Smith. Critiche rarissime nel clima di unità nazionale seguito alla morte di Elisabetta.

 

feretro elisabetta westminster 2

Il funerale di Stato nell'abbazia di Westminster lunedì prossimo prevede l'arrivo di 500 dignitari, tra capi di Stato e di governo e teste coronate. Per cerimoniale, logistica e sicurezza, un'operazione pari all'organizzazione di altrettante visite di Stato, ma nello spazio di due giorni. (Per dare un'idea: le visite di Stato solitamente sono due o tre l'anno). E come se non bastasse, centinaia di migliaia di persone sono attese nelle strade della capitale, come sempre accade nei momenti chiave della storia britannica, dall'incoronazione di Elisabetta nel 1953 alla morte della principessa Diana nel 1997.

 

BIN SALMAN CON LA REGINA ELISABETTA

Ma questa è la più grande e complessa operazione di polizia nella storia di Scotland Yard. Per Stuart Cundy, vice commissario della Met Police, «come singolo evento, è più grande delle Olimpiadi del 2012 e più grande del weekend del Giubileo di Platino», ha aggiunto, un riferimento alle celebrazioni per i 70 anni di Elisabetta sul trono nel febbraio scorso.

 

Ieri mattina sono stati accoltellati due agenti di polizia nel centro di Londra, un incidente non legato alle commemorazioni e non considerato di matrice terroristica, ma che tuttavia ha aumentato ulteriormente la tensione.

 

Tra i leader stranieri attesi a Londra, oltre al Presidente Mattarella, ci sono il Presidente Usa Biden, quello francese Macron e tedesco Steinmeier; i capi della Commissione Europea e del Consiglio Europeo, Ursula von der Leyen e Charles Michel; i premier di Paesi del Commonwealth come Trudeau dal Canada e Ardern dalla Nuova Zelanda. Attesa (anche se la notizia non è ufficiale) Olena Zalenska, la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zalensky, effetto dell'enorme sostegno dato da Londra a Kiev in seguito all'invasione Russa. Erodgan, il presidente turco, parteciperà «sempre che la sua agenda lo consenta».

il feretro di elisabetta a westminster hall 3

 

Tra le duemila e duecento persone presenti nell'abbazia non mancheranno famiglie reali da tutto il mondo, dal Re Felipe di Spagna con la Regina Letizia ad Alberto di Monaco con Charlene. Presenti anche l'imperatore giapponese Naruhito e l'imperatrice Masako, uno strappo alla consuetudine nipponica che vede gli imperatori tenersi alla larga dai funerali.

 

Ma a farsi notare sono anche gli assenti. Oltre a Putin, non sono stati invitati i leader della Bielorussia (per il sostegno a Mosca nella guerra) e di Myanmar, per il golpe militare. Non è stato invitato nessun rappresentante di Siria, Venezuela o Afghanistan, mentre sono stati snobbati Kim Jong-un, il dittatore nord-coreano, e il supremo leader iraniano, l'Ayatollah Khamenei: per questi Paesi un invito ma solo a livello di ambasciatori.

 

putin regina elisabetta

Più complicato il caso Cina, il cui invito ha scatenato le proteste di alcuni deputati in nome delle violazioni dei diritti umani commessi da Pechino contro gli uiguri e altri gruppi a maggioranza musulmana nella regione dello Xinjiang. «Considerato che il parlamento del Regno Unito ha votato per riconoscere il genocidio commesso dal governo cinese contro il popolo uiguro, è straordinario che gli artefici di quel genocidio vengano trattati in modo più favorevole rispetto ad altri Paesi che sono stati esclusi», hanno scritto i deputati in una lettera al neo-ministro degli Esteri James Cleverly. Improbabile che a partecipare sarà il presidente Xi Jinping, ma l'arrivo del suo vice sembra essere più possibile.

 

regina elisabetta e xi

Altra patata bollente riguarda la presenza nella capitale del principe regnante saudita Mohammad bin Salman, che, secondo il Guardian, dovrebbe arrivare domenica per portare le condoglianze della sua famiglia in forma privata (Carlo da erede al trono si è recato una dozzina di volte nel regno saudita), ma non partecipare alle esequie. «Una macchia sulla monarchia», ha accusato Hatice Cengiz, la compagna di Jamal Khashoggi, il giornalista ucciso e smembrato nel consolato saudita di Istanbul, un omicidio di cui MBS, secondo l'intelligence americana, sarebbe stato il mandante.

 

A tutti i leader è stato chiesto di arrivare con voli di linea e di usare le navette verso l'abbazia organizzate dalle autorità britanniche per facilitare la gestione della sicurezza. O quasi tutti: Joe Biden si muove solo sulla sua macchina super-blindata «The Beast», e il funerale di Elisabetta non fa eccezione.

putin e la regina elisabettaxi jingping durante il discorso della regina elisabettaLA REGINA ELISABETTA TRA JILL E JOE BIDENregina elisabetta joe bidenstretta di mano tra regina elisabetta e xi jinpingputin e la regina elisabetta

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME