mohammed bin salman arabia saudita giorgia meloni

GIORGIA BACIA LA PANTOFOLA DI BIN SALMAN E GLI PORTA IN DONO TRE MILIARDI – IL 26 GENNAIO LA MELONI VOLERA’ A RIAD. E ANNUNCIARE L’ACCORDO DEL GRUPPO ASSICURATIVO PUBBLICO SACE COI SAUDITI: 3 MILIARDI DI PRESTITI PER IL MEGA-PROGETTO “NEOM” – L’INTESA È STATA SIGLATA DUE MESI FA. MA PALAZZO CHIGI HA IMPOSTO AL GRUPPO GUIDATO DA ALESSANDRA RICCI DI NON DIVULGARE LA NOTIZIA PRIMA DELLA VISITA DELLA DUCETTA – SONO LONTANI I TEMPI IN CUI LA MELONI DEFININA L’ARABIA SAUDITA “UNO STATO FONDAMENTALISTA ISLAMICO CHE DIFFONDE TEORIE FONDAMENTALISTE…”

Estratto dell’articolo di Marco Palombi per “il Fatto Quotidiano”

 

Moahmmed bin Salman giorgia meloni

A dicembre non ha trovato il tempo, ma a gennaio dovrebbe: Giorgia Meloni oggi presenzierà negli Emirati Arabi alla Abu Dhabi Sustainability Week e qualche giorno dopo, il 26 e 27 gennaio, farà la sua annunciata visita a Riad. Potrà così finire la consegna del silenzio imposta al gruppo assicurativo pubblico Sace sull’accordo coi sauditi per garantire 3 miliardi di prestiti ricevuti dal Paese arabo per il mega-progetto Neom caro al principe Moahmmed bin Salman.

 

Palazzo Chigi ha prima sponsorizzato l’accordo, nonostante alcune perplessità della società del Tesoro, e poi imposto a Sace e alla controparte di non divulgarlo prima della visita di Meloni a Riad. E così per un paio di mesi è rimasto sepolto un comunicato ufficiale che i sauditi non vedevano l’ora di rendere pubblico: è la prima volta che un’Eca statale (Export credit agencies) assicura Neom.

 

alessandra ricci - ad di sace

Il viaggio era stato fissato per gennaio già a novembre, ma solo una riunione a Palazzo Chigi venerdì scorso ha definito i particolari operativi: nella delegazione sarà presente la chief international officer di Sace, Michal Ron, ed è previsto che Meloni firmi memorandum con diversi fondi sauditi [...]

 

Il tempo passa e non sono neanche tre anni dacché, criticando il “Rinascimento saudita” cantato da Matteo Renzi, Meloni definì l’Arabia Saudita “uno Stato fondamentalista islamico che applica alla lettera la sharia” e “diffonde in modo sistematico teorie fondamentaliste (…) creando l’humus nel quale prospera il terrorismo”: ora la premier va a stringere accordi coi fondamentalisti, forte anche delle garanzie finanziarie al progetto simbolo del “rinascimento saudita” fornite da Sace su consiglio del governo.

 

mohammed bin salman giorgia meloni foto lapresse

Neom è infatti uno dei cinque giga-progetti della “Vision 2030” per diversificare l’economia saudita del principe Bin Salman, amico e occasionale datore di lavoro di Renzi: in sostanza si tratta di costruire, in una regione desertica grande come il Belgio, alcune smart city, un distretto turistico di superlusso con relativo porto, un distretto industriale, in parte galleggiante, con relativo porto, un parco giochi per gli sport invernali e una città capoluogo detta The Line, la linea, per 3 milioni di abitanti in tutto. Il costo totale sarebbe di circa 500 miliardi, 320 dei quali da spendere entro il 2030: si usa il condizionale perché l’anno scorso il fondo Pif ha bocciato il bilancio di Neom e i progetti si stanno ridimensionando.

 

mohammad bin salman

Sono queste difficoltà che rendono così appetibile, per i sauditi, l’accordo con un grande gruppo pubblico come Sace, che peraltro ha aperto un ufficio a Riad proprio nel 2024: un segnale al mercato internazionale dei capitali che gli investimenti sauditi sono seri e sicuri.

 

La società italiana – la cui proprietà è del Tesoro, che ne riassicura il 90% delle operazioni – s’è impegnata a garantire all’80% prestiti per 3 miliardi concessi a Neom da 9 grandi banche internazionali (JpMorgan, BofA, Crédit Agricole, Hsbc, Bank of China, etc.), nessuna delle quali italiana. [...]

bin salman renziALESSANDRA RICCI - SACE

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO