giovanardi cucchi

LA RIVINCITA DI GIOVANARDI – L’EX MINISTRO È STATO ASSOLTO PER LE SUE DICHIARAZIONI SU STEFANO CUCCHI (“SE NON SI FOSSE DROGATO…”) E ORA MINACCIA QUERELE A RAFFICA CONTRO “I FIRMATARI DEI PIÙ GRAVI MESSAGGI D’INSULTI” – LA DECISIONE DEL GIUDICE: “GIOVANARDI NON HA DIFFAMATO PERCHÉ…”

Maurizio Tortorella per www.affaritaliani.it

ILARIA CUCCHI SU CHI

 

Carlo Giovanardi non ha mai diffamato la memoria di Stefano Cucchi, il giovane tossicodipendente che fu arrestato a Roma e morì il 22 ottobre 2009 mentre era ancora in custodia cautelare e ricoverato presso l’ospedale Sandro Pertini.

 

Ieri il giudice romano Livio Sabatini ha disposto l'archiviazione della querela per diffamazione presentata oltre due anni fa contro l'ex ministro da Ilaria Cucchi, Giovanni Cucchi e Rita Calore, rispettivamente sorella, padre e madre di Stefano.

 

CARLO GIOVANARDI IL RIBELLE

CLICCA QUI E LEGGI L'ORDINANZA DI ARCHIVIAZIONE 

 

Il giudice ha accolto così la richiesta di archiviazione presentata dallo stesso pubblico ministero del procedimento, cui i tre querelanti si erano opposti. Il giudice ha dato ragione al pm (e soprattutto a Giovanardi), stabilendo di non ravvisare “gli elementi costitutivi del delitto di diffamazione in ragione delle modalità espositive del dichiarante, attenutosi alle risultanze processuali emergenti all'epoca dei fatti".

 

Giovanardi era stato citato in giudizio penale dalla famiglia Cucchi per quanto aveva dichiarato il 4 ottobre 2016 durante la trasmissione radiofonica La Zanzara. L'ex ministro aveva dichiarato che "se Cucchi non si fosse drogato, e se non fosse entrato in un tunnel che poi lo ha portato agli arresti... be' ma questo mi sembra evidente". Giovanardi aveva alluso erroneamente anche a un "pestaggio" che Cucchi a suo dire avrebbe subito nei 15 giorni precedenti alla data dell'arresto.

stefano cucchiStefano Cucchi

 

Secondo il giudice, però, le sue dichiarazioni “non possono ritenersi diffamatorie” in quanto “da un lato sono conformi al requisito di verosimiglianza del fatto nella parte in cui richiama la genesi dell'arresto (dovendo interpretarsi nel generale contesto della vicenda, tuttora sub judice, originata dall'arresto del giovane Stefano Cucchi per violazione del testo unico stupefacenti), e dall'altro sono espresse con modalità espositive congrue, avendo il dichiarante manifestato le ragioni dei propri dubbi sulla scorta delle iniziali risultanze peritali richiamate nelle precedenti fasi del procedimento penale. Non vi sono pertanto spazi per ravvisare una obiettiva lesione della reputazione e dell'onore’”.

 

ilaria cucchi

Insomma, Giovanardi, attenendosi ai risultati delle perizie, non ha detto nulla di offensivo. La soddisfazione per l’assoluzione, in Giovanardi, è però annullata dall’aggressività collettiva con cui viene trattato dal momento della querela ricevuta: per la sua posizione controcorrente sul caso Cucchi, l'ex ministro lamenta infatti di aver ricevuto decine di minacce via email, e molte offese sui social network…

 

Stefano Cucchi

Per questo Giovanardi ha deciso di presentare “alcune denunce contro i firmatari dei più gravi messaggi d’insulti e minacce nei confronti miei e dei miei familiari, tra le decine ricevuti via mail dopo che la Signora Ilaria Cucchi aveva pubblicamente preteso le scuse per le mie dichiarazioni”.

 

“Il mio interessamento alla vicenda Cucchi" continua Giovanardi "è stato sin dall' inizio motivato dall'incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga”.

ilaria stefano cucchi

 

Giovanardi conclude di avere “il massimo rispetto verso le sentenze, sia quelle che sino a ora mi hanno sempre dato ragione, sia a quelle che scaturiranno alla fine (e non all'inizio) dei processi in corso”.

Stefano CucchiIl corpo di Stefano Cucchi vladimir luxuria e carlo giovanardiCarlo Giovanardi interviene su Lorenzo Necci Stefano Cucchistefano cucchiStefano CucchiStefano CucchiStefano Cucchi

Ultimi Dagoreport

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...