CIRO AL BERSAGLIO - IL GIUDICE HA CONFERMATO CHE IN AULA SARANNO RIPROPOSTI AUDIO E VIDEO DELLA SERATA IN CUI GRILLO JR. E I SUOI TRE AMICI AVREBBE VIOLENTATO LA RAGAZZA ITALO-NORVEGESE - ALLA PRIMA UDIENZA ASSENTI CIRO GRILLO, I QUATTRO IMPUTATI E ANCHE LA TESTIMONE CHIAVE, LA MARESCIALLA CHE RACCOLSE LA DENUNCIA DI STUPRO - VERRA'SENTITA ANCHE LA MADRE DI CIRO GRILLO - I LEGALI DELLA DIFESA: "EMERSE INCONGRUENZE DAL RACCONTO DEI TESTE DI IERI"

le due amiche vittime dei presunti abusi

Andrea Bulleri per il Messaggero

 

 

Lui, il figlio del Garante del Movimento 5 stelle, in aula ha scelto di non presentarsi. Così come non si sono fatti vedere al tribunale di Tempio Pausania (in provincia di Sassari) gli altri tre imputati, gli amici genovesi Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. Ma il processo per stupro di gruppo a carico di Ciro Grillo, figlio ventunenne del comico e fondatore del M5s Beppe, è cominciato lo stesso, con un'udienza durata poco meno di tre ore. A parlare di fronte al giudice Marco Contu, ieri all'ora di pranzo, sono stati i primi sei di oltre 50 testi ammessi al dibattimento.

 

Si tratta dei carabinieri di Milano e Genova che per primi raccolsero le testimonianze delle due presunte vittime delle violenze, avvenute - secondo la ricostruzione - la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019, dopo una serata al Billionaire di Porto Cervo. Teatro degli abusi, denunciati dalle due giovani all'epoca diciannovenni, la villa di Beppe Grillo in Costa Smeralda, dove il figlio del comico e i suoi tre amici stavano trascorrendo le vacanze.

 

Il processo si svolge a porte chiuse. Ma secondo i difensori di Grillo junior e degli altri tre imputati, dal racconto dei sei militari di ieri sarebbero emerse alcune «incongruenze» con quanto finora riportato agli atti del procedimento.

 

«È stata una seduta utile ha detto uscendo dall'aula l'avvocata Antonella Cuccureddu, che difende Corsiglia alcune delle dichiarazioni agli atti hanno trovato riscontro, altre no». «Il processo si svolge a porte chiuse per tutelare tutte le parti - ha ribadito il difensore di Ciro Grillo, Andrea Vernazza Stiamo parlando di ragazzi ventenni all'epoca dei fatti: se risultassero innocenti, sarebbero loro le vere vittime».

 

Assenti alla prima udienza anche le due ragazze, che nel corso delle prossime settimane potrebbero essere sentite in audizioni «protette». Le indagini partirono dalla denuncia di una di loro, una giovane italo norvegese che vive a Milano. Rientrata a casa, la ragazza raccontò ai carabinieri di essere stata stuprata dai quattro amici nella villa di Beppe Grillo, dopo una serata trascorsa in discoteca in compagnia di quei giovani che aveva appena conosciuto.

 

Una volta a casa di Grillo jr i ragazzi l'avrebbero costretta a bere vodka, aggiuse, poi l'avrebbero violentata. Abusi che i quattro avrebbero immortalato con il cellulare, con foto e video estrapolati dai carabinieri nel momento in cuii loro smartphone sono stati sequestrati. Agli atti sono finiti anche gli sms che i quattro ventenni si scambiarono tra loro e con le due ragazze. Anche per gli abusi nei confronti della seconda giovane la procura ha ipotizzato l'accusa di violenza sessuale di gruppo. I quattro l'avrebbero fotografata e filmata mentre dormiva su un divano, avvicinandole i genitali al viso e ridendo tra loro. «Rapporti consensuali», secondo la difesa dei quattro giovani. Il processo riprenderà il 6 luglio: tra i testi che verranno ascoltati anche la moglie di Beppe Grillo, Parvin Tadjik, madre di Ciro.

IL BACIO IN DISCOTECA TRA CIRO GRILLO E LA RAGAZZA CHE LO ACCUSA DI STUPRO

 
 
CIRO GRILLO
Giuseppe Filetto per "la Repubblica"
 

ciro grillo

La marescialla della Compagnia Duomo di Milano che il 26 luglio 2019 raccolse la denuncia di Silvia sarà ascoltata nella prossima udienza. Ieri assente perché in licenza, era la testimone chiave attesa dagli avvocati della difesa di Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S, e dei suoi tre amici genovesi che la notte tra il 16 e il 17 luglio di quell'anno, in Sardegna, avrebbero stuprato la studentessa milanese e fatto violenza sessuale nei confronti della sua amica Roberta (entrambi i nomi sono di fantasia). I legali degli imputati avevano pronte le domande per la carabiniera. Ci riproveranno alla prossima udienza, il 6 luglio.
 

CIRO GRILLO

Ieri sono stati sentiti gli altri sei colleghi: tre di Milano e altrettanti della Compagnia San Martino di Genova. Quelli che iniziarono per primi le indagini, le intercettazioni, le perquisizioni e i sequestri dei telefonini sui quali erano memorizzati i video e le foto di una notte scivolata tra alcol, sesso di gruppo e immagini oscene.
 
Il giudice Marco Contu, come previsto, ha confermato che quel materiale sarà riproposto in aula: saranno riascoltati gli audio e visionati i filmati, prove regine dell'accusa, ma sempre a porte chiuse per tutelare le presunte vittime e gli accusati, tutti poco più che ventenni.
 

ciro grillo

Ieri i 4 imputati non c'erano: oltre a Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Né le due ragazze, anche se la loro presenza sarà inevitabile in futuro.
 
I testimoni ieri hanno confermato quanto verbalizzato agli atti presentati dal procuratore capo di Tempio Pausania, Gregorio Capasso sull'accaduto nella villetta di Cala di Volpe, in Costa Smeralda, in uso ai Grillo. Alla prossima udienza testimonieranno tre vicini di casa del residence, più il tassista che trasportò le due ragazze al B&B di Arzachena dove alloggiavano, e il titolare del Billionaire dove la sera prima i giovani conobbero Silvia e Roberta.
 

ciro grillo e gli amici

L'udienza di ieri è stata passaggio formale di un processo lungo, in cui dovranno essere sentiti 56 testimoni, e che ha già lasciato i segni. Se Silvia si è trasferita in Norvegia, perché - dice l'avvocata Giulia Bongiorno - «in Italia non avrebbe potuto vivere», Ciro studia Giurisprudenza.
 
Dicono che tema di finire in carcere: per violenza sessuale si rischiano fino a 12 anni. La sua foto a bordo piscina diventata icona di questa brutta vicenda fa da contraltare all'immagine dello studente in giacca e cravatta stagista in questi giorni a Palazzo di Giustizia a Genova. Grillo jr. frequenta lo studio legale del suo avvocato Andrea Vernazza, penalista: «Mi chiede dei processi che seguo».
 

ciro grillo

Sua mamma, Parvin Tadijk, moglie di Beppe, avrebbe raccontato che il figlio dopo due anni da incubo «ora sta meglio. E di notte dorme». Vittorio Lauria, invece, ha perso anni di scuola e non riesce a superare l'esame di Maturità. Corsiglia studia all'estero. 

vittorio lauriaPARVIN TADJIK BEPPE GRILLO beppe grillo parvin tadjk ciro grilloBEPPE GRILLO E PARVIN TADJIK

EDOARDO CAPITTAVITTORIO LAURIACIRO GRILLOciro grillo 9ciro grillo intercettato da non e' l'arena FRANCESCO CORSIGLIALE TAPPE DELLA NOTTATA DEL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPOCIRO GRILLO - LA VILLETTA DI CALA DI VOLPE DOVE SI SAREBBE CONSUMATO LO STUPROil caso ciro grillo la ragazza alla lezione di kitesurfCIRO GRILLOS.J. E R.M. IN UNA DISCOTECA DELLA SARDEGNAla ragazza che accusa di stupro ciro grilloil caso ciro grillo la ragazza che lo accusa di stupro e l amica tre giorni dopo la sera insiemevittorio lauria vittorio lauria ciro grilloIL VIDEO DELLA DENUNCIA DELLA RAGAZZA CHE ACCUSA DI STUPRO CIRO GRILLO E I SUOI AMICIFRANCESCO CORSIGLIA

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…