“CONTINUIAMO COSÌ, CONTINUIAMO A FARCI DEL MALE” – GIULIANO FERRARA PROVA A SMONTARE LA NARRAZIONE CATASTROFISTA SUL CARO BENZINA: “DICONO: IL PAESE REALE. MA CHI VIVE UNA VITA NORMALE SA CHE NON C’È ALCUN INCUBO NELL’ANIMO DEGLI ITALIANI. C’È PREOCCUPAZIONE, SÌ, CON TONI E RAGIONAMENTI NORMALI” – “CI PRENDIAMO IN GIRO DA SOLI, CI ESPONIAMO AL RIDICOLO, E PER TANTI CHE GEMONO SOTTO IL PESO DI UN’ECONOMIA SCARSAMENTE PRODUTTIVA, TANTI ALTRI FANNO I GIOCOLIERI D’OPINIONE. TANTO CI PENSA LO STATO E PER LUI IL GOVERNO DI TURNO…”
Estratto dell’articolo di Giuliano Ferrara per “il Foglio”
giuliano ferrara foto di bacco (2)
Furiosi per l’energia. La mania della bolletta gratuita e eguale per tutti, come un punto di scala mobile pagato dallo stato. […]
Si dà la caccia in modo maniacale al riscontro d’opinione, ti pago la bolletta, ti metto in grado di fronteggiare a spese della fiscalità generale l’inflazione e la guerra, l’informazione non parla d’altro.
Finché si scopre, ma con un poco di buona volontà era chiaro da subito, che l’energia non può essere gratuita e compensata dallo stato per tutti, che i bilanci delle imprese e delle famiglie, salvo casi davvero eccezionali, sono compatibili con il costo del gas e dell’elettricità […].
UOMO TIENE AL BUIO LA MOGLIE CARO BOLLETTE
Però si procede per inerzia. E viene il momento in cui il carburante per auto e autotrasporto sembra essere schizzato a livelli fantastilionici, e invece non è vero, la media del prezzo, fatta salva la fine dello sconto su alcune accise, questione di centesimi al litro, derubricato il differenziale con certe stazioni di pompaggio e rifornimento sulle autostrade, è più o meno quello di prima.
Dicono: il paese reale. Ma chi vive una vita normale sa che non c’è alcun incubo nell’animo degli italiani, dei consumatori, di chi con il carburante ci lavora, non nella misura indicata dai servizi dei telegiornali e dai notiziari vari dell’apocalisse economica. C’è preoccupazione, sì, con toni e ragionamenti normali.
[…] Ci prendiamo in giro da soli, ci esponiamo al ridicolo, e per tanti che gemono sotto il peso di un’economia scarsamente produttiva, di salari ridicolmente troppo bassi, […] tanti altri fanno i giocolieri d’opinione con bollette, gas, fonti energetiche varie.
Tanto ci pensa lo stato e per lui il governo di turno, e ora c’è anche un governo che non vede l’ora di scaricare il barile dell’energia, delle tasse, dell’ambiente, sulla iper-regolamentazione imposta dalla convivenza europea. Bè, continuiamo così, continuiamo a farci del male.