francesco giorgi eva kaili antonio panzeri

LA GIUSTIZIA ITALIANA È QUELLO CHE È, MA QUELLA BELGA È ANCORA PEGGIO – A SEI MESI DAGLI ARRESTI PER LO SCANDALO QATARGATE, L’INCHIESTA SI STA SGRETOLANDO: LE UNICHE PROVE CERTE SONO A CARICO DI ANTONIO PANZERI E FRANCESCO GIORGI, MENTRE SU EVA KAILI, MARC TARABELLA E ANTONIO COZZOLINO, NON C’È (QUASI) NIENTE, SE NON LE ACCUSE DI PANZERI. MA ALLORA PERCHÉ SONO STATI INCARCERATI O MESSI AI DOMICILIARI, CON BUONA PACE DELLA PRESUNZIONE DI INNOCENZA?

Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per www.lastampa.it

 

FRANCESCO GIORGI EVA KAILI

Francesco Giorgi è tornato a vivere nello stesso appartamento di Eva Kaili, a due passi dal Parlamento europeo, con la loro figlia. L’ex vicepresidente dell’Eurocamera è ormai libera e ha lanciato una controffensiva mediatica per ribadire la sua innocenza e per denunciare il trattamento subìto durante i quattro mesi passati in carcere.

 

Intanto Ali bin Samikh al-Marri – il ministro del Lavoro del Qatar che secondo l’inchiesta belga sul Qatargate avrebbe versato mazzette ad Antonio Panzeri e allo stesso Giorgi per influenzare le votazioni all’Eurocamera – ieri mattina è stato nominato presidente della 111a Conferenza Internazionale del Lavoro a Ginevra, il forum che riunisce delegati governativi, delle imprese e dei sindacati di tutto il mondo.

 

ABDERRAHIM ATMOUN - FRANCESCO GIORGI - ANTONIO PANZERI

A quasi sei mesi di distanza dagli arresti che hanno sconvolto l’Eurocamera e in particolare il gruppo dei socialisti-democratici, l’inchiesta partita da una segnalazione dei Servizi e che pareva destinata a espandersi a macchia d’olio nelle istituzioni Ue si sta via via sciogliendo come neve al sole.

 

Sotto la quale sembrano essere rimasti solo due nomi, quelli di Antonio Panzeri e di Francesco Giorgi. Un ex eurodeputato con tre legislature alle spalle che aveva creato dal nulla l’ong “Fight Impunity” per promuovere il rispetto dei diritti umani, ma che la usava come “centrale del riciclaggio” per ripulire le mazzette ricevute da esponenti del Marocco e del Qatar.

Eva Kaili Francesco Giorgi Niccolo Figa-Talamanca Pier Antonio Panzeri

 

E un giovane, brillante, assistente parlamentare poliglotta che lo aiutava a far funzionare questa macchina, facendogli da interprete e mettendo le mani nei cassetti degli eurodeputati in carica – che spesso si lasciano letteralmente guidare dai loro collaboratori – per provare a indirizzare risoluzioni e votazioni secondo i desiderata dei committenti.

 

Sono loro gli unici contro i quali sono stati trovati solidi indizi di colpevolezza. Sono loro gli unici che hanno ammesso di aver preso parte a questa rete di corruzione internazionale. Dal “Qatargate” al “Quatèr gat”. Non uno scandalo sistemico, ma quattro gatti. Che alla fine potrebbero essere veramente soltanto due.

 

[…] dopo mesi di indagine, il quadro accusatorio fatica ad andare oltre Panzeri e a Giorgi. Continua a ribadire la sua innocenza anche Andrea Cozzolino, eurodeputato Pd (sospeso dal partito), che […] si trova ai domiciliari a Napoli dall’11 febbraio, dopo aver trascorso una notte a Poggioreale.

 

Abderrahim Atmoun Andrea Cozzolino Pier Antonio Panzeri

Il Belgio ha chiesto la sua estradizione e la Corte d’Appello del capoluogo campano ha dato l’ok, ma ora bisogna attendere il verdetto del ricorso in Cassazione. In caso di via libera, per lui si aprirebbero le porte del carcere in Belgio e gli inquirenti potrebbero sfruttare la pressione della detenzione preventiva per cercare di costringerlo ad ammettere responsabilità che sin qui lui ha sempre respinto.  […]

 

[…] Cozzolino avrebbe in qualche modo “sostituito” Panzeri nel ruolo di “lobbysta pro-Marocco” all’interno del Parlamento Ue, gestendo i rapporti con Abderrahim Atmoun, ambasciatore di Rabat in Polonia, l’uomo che avrebbe versato denaro a Panzeri e Giorgi in cambio di favori politici.

 

ali bin samikh al marri 3

Al di là dei contatti che ci sono effettivamente stati […], però, non sembrano essere emerse prove di passaggi di denaro né altre forme di corruzione a suo carico. E anche le accuse di Panzeri e Giorgi messe a verbale durante gli interrogatori non sono circostanziate.

 

“Non ho prove, ma dovreste controllarlo” ha detto agli investigatori l’ex eurodeputato. “Gli eurodeputati corrotti sono Tarabella e, indirettamente, Cozzolino” ha aggiunto l’ex assistente. […] Panzeri ha negoziato con la procura un accordo per ottenere lo status di pentito che gli consentirà di scontare un solo anno di pena in cambio della massima collaborazione. Fino all’8 dicembre dovrà restare ai domiciliari nel suo appartamento di Schaerbeek, comune di Bruxelles, dove attualmente si trova con la moglie. Lui è rinchiuso 24 ore su 24, lei è libera.

FRANCESCO GIORGI

 

[…] Le confessioni di Panzeri hanno messo nei guai il suo grande amico, ormai ex, Marc Tarabella.  Agli investigatori aveva raccontato di avergli dato “tra i 120 mila e i 140 mila euro”. Ma il diretto interessato ha sempre smentito e gli investigatori non hanno mai trovato traccia di quei soldi. […]

 

Anche Kaili ha respinto ogni accusa, sostenendo di aver nulla a che fare con i contanti ritrovati nel suo appartamento: era convinta che Giorgi li custodisse in casa per conto di Panzeri. La mattina degli arresti aveva chiamato il padre per cercare di far sparire una valigia contenente 600 mila euro, ma questo non è bastato per provare il suo coinvolgimento diretto nella presunta rete di corruzione internazionale, peraltro sempre negato anche dallo stesso Giorgi.

 

marc tarabella 1

Inoltre gli accertamenti hanno dimostrato che su quelle banconote non c’erano le impronte digitali di Kaili. Così gli inquirenti hanno deciso di toglierle il braccialetto elettronico […]. Presto tornerà in ufficio, annunciano i suoi legali, “per esercitare pienamente i suoi diritti e i suoi doveri da eurodeputata”.

 

[…] L’inchiesta, comunque, continua. E i dossier Ue legati al Qatar sono ancora tutti nel freezer, ma prima o poi dovranno essere scongelati. Per esempio non è stata più approvata la liberalizzazione dei visti per i cittadini qatarini ed è rimasta in stand-by anche la ratifica dell’accordo che spalanca i cieli europei alla Qatar Airways. Ma nei giorni scorsi il Qatar è tornato a far sentire la sua voce.

 

MEME QATARGATE BY MACONDO

Con il taglio delle forniture da Mosca, Doha è diventata un importante fornitore di gas e ora può usare questa sua posizione come arma di ricatto sul fronte energetico. “Quest’anno l’inverno è stato mite – ha minacciato il ministro dell’Energia – ma per l’Europa il peggio deve ancora venire”. Non c’è più nemmeno bisogno delle valigie piene di contanti.

ANDREA COZZOLINO ali bin samikh al marri roberta metsola LA MAIL DI ANDREA COZZOLINO IN DIFESA DEL QATARFRANCESCO GIORGI EVA KAILI FRANCESCO GIORGIfrancesco giorgi Abderrahim Atmoun Francesco Giorgi Pier Antonio Panzeri FRANCESCO GIORGIcozzolino

 

francesco giorgiSigilli agli uffici degli assistenti dell?eurodeputato Andrea Cozzolino a Strasburgo EVA KAILI FRANCESCO GIORGIfrancesco giorgi eva kaili

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…